Alice ha ancora voglia di perdersi. E questa volta il paese delle meraviglie lo racconta la fotografa olandese Ellen Kooi, con le sue immagini di un mondo sospeso tra sogno e realtà. Qui non ci sono Bianconigli da rincorrere, ma bambini e adolescenti, smarriti e in fuga, come i personaggi dei fratelli Grimm, che l'artista ritrae immersi tra campi, foreste e tempeste.
Lo sguardo è fermo sul soggetto, che assorbe tutto quello che c'è intorno. Le atmosfere sono rarefatte, gli orizzonti densi.
Il paesaggio, come nelle favole, si fa specchio dell'anima e descrive lo stupore e lo smarrimento di questi giovani sospesi tra cielo e terra: imprigionati in un presente senza fine.
La sorpresa è l'arte di Ellen Kooi, che trasmette spesso il senso d'impotenza di fronte alla natura e alla forza degli elementi.
Il suo lavoro è più vicino a quello di un regista di un film che di un fotografo. Disegna gli sketch preparatori, costruisce lei stessa i set e le luci. Dirige i modelli, li anima e li trasforma nei protagonisti di una storia. Allestisce la messinscena e costringe lo spettatore a entrare nella favola, a diventare lui stesso parte del racconto. L'uso del digitale e del fotoritocco sono gli strumenti con cui creare quell'effetto di "de-realizzazione", che ti risucchia nell'immagine. Tutto è studiato, anche il dettaglio più insignificante. Eppure, anche se perfettamente composte, le sue fotografie riescono a mantenere la spontaneità delle istantanee scattate a caso. Il mondo onirico delle meraviglie di Ellen Kooi è in mostra, fino al 22 dicembre, presso l'Istituto Olandese di Parigi.
Cultura21.06.2013
Istantanee di piombo