Guide alla separazione felice, feste per celebrare la ritrovata libertà, dritte per ricominciare a vivere da single e agenzie per trovare nuovi partner. Apre a Milano "Ex – Punto e a capo", la fiera per lasciarsi alle spalle un matrimonio finito

Divorzio, che affare


I divorzi aumentano e l'industria si mette in moto. Annusato il trend è pronto l'affare, perché anche l'elaborazione del lutto ha un prezzo. Così dopo Vienna, Londra e Parigi, il Salone del Divorzio "Ex - Punto e a capo" arriva a Milano (8-9 maggio all'Hotel Marriott). Le offerte per sdrammatizzare l'addio e ridurre i danni della separazione non mancano. Primo passo: l'abbuffata di dolci. Beni rifugio per eccellenza quando si tratta di drammi sentimentali, gli zuccheri si addobbano e celebrano un nuovo inizio con la torta "Rompere in caso di necessità" che lo chef Valerio Angelino ha creato per l'associazione Chiocciola Blu. Ma prima di brindare al giorno del "ricomincio da me" è necessario risolvere le questioni legali.

Per chi non ha una laurea in giurisprudenza viene in soccorso la "Guida breve alla separazione e al divorzio con il gratuito patrocinio": un prontuario scritto dall'avvocato Alberto Vigani per non perdere tempo, soldi e tutelarsi in un momento delicato. Ma se ansia e rancore rischiano di generare errori, "Ciao Amore" la prima agenzia italiana di Divorce Planning è pronta ad affiancarvi in tutto: dall'acquisto della nuova abitazione alla scelta dell'investigatore privato.

Dopo la compilazione delle carte, le parcelle degli avvocati e la divisione dei beni giunge il momento della firma in tribunale e c'è chi vuole immortalarlo. Ecco quindi Gianni Fasolini, il fotografo dei divorzi: "Vengono da me soprattutto coppie giovani e senza figli sui 30-35 anni, oppure ex coniugi con figli già grandi: vite e album fotografici separati". Spenti i flash c'è un'intera esistenza da ricostruire. Meglio cominciare con una festa. L'agenzia U_niq oltre a seguire i divorziandi nel difficile passo alla fine del percorso organizza un momento conviviale con amici e parenti in cui brindare alla vita futura.

I costi non sono proprio alla portata di tutti: per una festa di divorzio per 30 persone si possono spendere 1500 o addirittura 2mila euro. Tutto risolto? Per niente. Ora si tratta di arredare nuovamente casa e riacquistare i beni che nella divisione "questo a te e questo a me" sono stati lasciati al partner.

Dall'Inghilterra è arrivata in soccorso la Lista Divorzio. Come la lista nozze anche in questo caso gli amici del novello single possono recarsi in un negozio (alla libreria Fnac, per esempio) e versare delle quote con cui il "festeggiato" comprerà ciò che più gli aggrada. Per gli oggetti invece di cui ci si vuole liberare è stato appositamente ideato in fiera un piccolo angolo degli orrori dove far confluire i più brutti regali del partner e qualsiasi cosa che lo ricordi. Fine di una storia certo, ma non fine dell'amore. Una volta elaborato il lutto si è pronti a ricominciare con la ricerca dell'anima gemella e le organizzazioni disponibili a facilitare l'incontro non mancano. Dai siti internet specializzati come Parship.it, Vitadasingle.net e Citysingle.it, alle agenzie matrimoniali attente alle esigenze di chi - reduce da un divorzio - necessita di maggior tempo e attenzioni.

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