Cultura
7 giugno, 2010

Prodezze fuori area il non palco della musica

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A Roma è nato un nuovo modo di ascoltare la musica: ci si dà un appuntamento misterioso tramite manifesti criptici, si porta qualcosa da mangiare e tra i divani di un salotto del Pigneto ci si gode lo spettacolo

Fuori non c'è nessuna insegna, eppure scendendo nel seminterrato del Pigneto, quartiere centrale delle nuove creatività romane, la musica – quella intima dei live unplugged – cresce scalino dopo scalino. Superata la porta di ferro quello che si trova davanti è una sorta di "salottone" con divani e cuscini comodi. La musica arriva dalla stanza attigua, collegata con un oblò, dove davanti alla silhouette di un giocatore di Subbuteo con il volto di Enrico Albertosi e il tutù di una ballerina classica si esibiscono alcuni tra i più interessanti protagonisti dell'indie italiano.

FOTO Inviti, codici e icone

Un non luogo dove spettatori ben informati condividono, in cambio di qualche ora di musica gratuita, una bottiglia di vino o una torta fatta in casa. Simile all'esperienza degli house concert o dei guerrilla restaurant, a Roma il nuovo modo di vivere la musica si chiama Prodezze Fuori Area. Per assistere a uno degli appuntamenti bisogna aguzzare la vista, leggere tra le righe di misteriosi manifesti in bianco e nero che ciclicamente appaiono sui muri della città o seguire la scia degli indizi lasciati in rete dagli organizzatori.

Tutti under 40, dietro alle Prodezze si nascondono due realtà ben conosciute nell'ambiente musicale romano. Si tratta di Sporco Impossibile, associazione culturale che promuove nuove sonorità i cui uffici ospitano gli incontri, e Kick Agency, che si occupa di servizi per lo spettacolo. L'idea nasce a febbraio, dalla volontà di rovesciare le regole della fruizione artistica e dare una forma altra, e gratuita, di vivere la musica. Ad oggi il "palco non palco" – gli artisti si esibiscono in versioni semiacustiche tra gli spettatori – ha ospitato le prodezze di Brunori Sas, Appino degli Zen Circus e Dente, ma anche documentari come Crollo Nervoso, dedicato alla new wave italiana degli anni '80 e Zemanlandia, sul magico Foggia di Zdenek Zeman. A corredo di ogni esibizione vengono organizzate mostre a tema di illustratori e fotografi emergenti.

L'appuntamento è rigorosamente domenicale, ora aperitivo, per omaggiare il ricordo di una domenica lontana. Quella in cui si viveva ancora il rito del calcio da dopo caffè, quella di 90° minuto, quella raccontata da Sandro Ciotti (che non a caso è tra i telecronisti celebrati dagli organizzatori con degli ironici "santini" commemorativi), legata all'immaginario delle generazioni cresciute tra gli anni '70 e '80. Totocalcio, Subbuteo e figurine, le Prodezze rimandano a un modo di vivere più lento ed innocente contro gli eccessi della modernità.

Il prossimo appuntamento sarà con una band, già Premio Tenco, che ha promosso la rinascita del folk d'autore e "andrà fuori area" con una formazione ridotta. Occhi aperti dunque ai segnali sparsi tra social network e strade, ma senza disperare: chi non riuscirà a scovare il prossimo concerto potrà consolarsi online. Dopo ogni esibizione il sito di Prodezze Fuori Area ospita i video realizzati durante gli show case.

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