Atmosfere oniriche, alternanze di pieno e vuoto non solo nelle fotografie che Xavier Comas e Kanako Sasaki dedicano al paese del Sol Levante, ma anche nei suoni elettronici dei più interessanti gruppi shoegaze e di musica elettronica

Sognando il Giappone

Se l'essenza della modernità è data davvero dalla "presenza del passato nel presente che lo supera e lo rivendica", il Giappone è un paese profondamente moderno. E l'icona della sua raffinata attualità non è tanto da cercare nell'estremo profilo metropolitano e nel caos ordinato che lo satura, ma piuttosto nelle parentesi che si aprono al suo interno, per interromperlo e rimetterlo in moto. Più che di contraddizione o di fuga, è una questione di ritmo.

Un'alternanza di pieno e vuoto, di suoni e silenzi, di velocità e pause che ha ben colto l'occhio di uno straniero nella sua prima, densa, immersione tokyoita, il fotografo spagnolo Xavier Comas. Attratto da "l'enorme labirinto di stazioni, corridoi, scale, banchine" della metropolitana di Tokyo, Comas si è lasciato risucchiare per qualche mese dalla vita sotterranea della città e ha scoperto che il tempo, là sotto, si dilata e rallenta, che le persone cambiano e la comunicazione si trasforma. Fotografando i treni, le stazioni e i loro abitanti di passaggio ha imparato la nozione giapponese di ma, parola intraducibile che indica un intervallo, un vuoto che si apre nel tempo e nello spazio. "Un concetto molto sottile - spiega Xavier - che al di là del semplice spazio fisico, implica un'esperienza sensoriale del vuoto". E che permea, più in generale, la vita quotidiana giapponese, ma che diventa palpabile nello spazio indefinito della metropolitana, molto più di un non luogo, un'area vaga dove la gente sottratta al movimento perpetuo e baluginante del mondo esterno, si ritrova nel riserbo dell'attesa e nell'intimità del silenzio. Dove pubblico e privato si guardano e abbassano gli occhi. Pasajero - questo il titolo del progetto - è la prima di una serie di indagini e riflessioni fotografiche di Comas sul Giappone e altri Paesi orientali.

Dal bianco e nero esplorativo ed emozionale di Xavier Comas al colore immoto e rarefatto di Kanako Sasaki. Ancora più straniati e onirici, nella loro costruzione formale, i momenti di sospensione fissati dalla giovane fotografa giapponese. Nelle immagini che compongono la serie Wanderlust non c'è traccia della realtà sociale del Paese: protagoniste, ma sempre in una collocazione di scarto, sono per lo più giovani fanciulle solitarie, raramente visibili in volto, presenti e allo stesso tempo ai margini di un'inquadratura perfetta, di una composizione ferma e impeccabile. Una deriva asettica ed estetizzante, un "mondo fluttuante", spiega l'autrice, influenzato dai romanzi e dai dipinti della tradizione giapponese. Nata nel '76, Kanako Sasaki ha studiato giornalismo negli Stati Uniti, per poi dedicarsi alla fotografia e fare quindi ritorno in patria.

Il ritmo del modernissimo Giappone trova la sua dimensione onirica anche in ambito squisitamente musicale. Dalla scena nipponica arriva uno dei più interessanti gruppi shoegaze di questi giorni, gli Asobi Seksu. Gli shoegazer sono proprio, alla lettera, i musicisti che tendono volgere lo sguardo in basso, a "guardarsi le scarpe": un genere che dalla seconda metà degli anni '80 è tornato recentemente in auge, in forma nuova e contaminata. Ne fanno parte anche i Cruyff in the Bedroom e i Luminous Orange: l'eco della New Wave inglese si scioglie nella loro musica in una sonorità liquida, eterea e romantica.

Vuoto e rarefazione toccano un picco sperimentale con l'elettronica isolazionista e ultraminimale di Ryoji Ikeda, che da anni lavora intorno alla purezza del suono elettronico spingendosi ai limiti della gamma tonale percepibile dall'orecchio umano: perché, spiega, "l'ascoltatore possa diventare consapevole del suono nel momento in cui scompare". Altro grande protagonista della scena musicale giapponese contemporanea è Aube (al secolo Akifumi Nakajima): tra ambient, suoni dronici e registrazioni d'ambiente, si muove in un arco sonoro che va dal rumore puro alle più impercettibili sonorità.

LEGGI ANCHE

L'E COMMUNITY

Entra nella nostra community Whatsapp

L'edicola

Un Leone contro Trump - Cosa c'è nel nuovo numero dell'Espresso

Il settimanale, da venerdì 16 maggio, è disponibile in edicola e in app