Parla lo scrittore di romanzi erotici Ryan Field, autore di cinquanta libri di indubbio successo. 'Il mio lettore tipo? Quello che non separa il sesso dal sentimento'

Ryan Field ha cominciato a scrivere romanzi erotici con uomini come protagonisti vent'anni fa, quando lavorava come redattore di Playgirl magazine. Adesso ha pubblicato oltre 50 libri, alcuni dei quali con pseudonimi che tiene gelosamente segreti. Il suo ultimo lavoro si intitola "Shakspeare's lover".

Come ha cominciato a scrivere romanzi erotici per uomini?
«Ho iniziato quando avevo 18 anni e facevo l'università. Mi ha fatto inziare a scrivere la mancanza di libri che desideravo leggere. Esistevano già allora i romanzi erotici per uomini ma mancava loro la componente romantica: senza romanticismo l'eros perde significato. Così ho deciso di provare a scriverli io stesso».

A quale tipologia di lettore si rivolge? «A chi crede che sesso e amore siano inseparabili. E penso che i lettori siano sempre più in cerca di questo connubio. Ritengo anche che i lettori cerchino romanzi con un finale lieto che li sollevi dallo stress della vita reale. La lettura di un romanzo, non importa quale sia il tema, deve aiutare a fuggire dai problemi. E dalle lettere che ricevo mi sembra che la fuga dalla realtà sia proprio ciò di cui i lettori sono avidi».

A cosa fa particolare attenzione?
«Alla reazione dei lettori. Mi piace sapere cosa pensano, e accetto volentieri le loro opinioni. Ricevo lettere dalla Colombia, dal Medio Oriente, sia da uomini che da donne, da posti in cui i lettori stanno inizando ora a scoprire il genere del romanzo rosa con uomini come protagonisti. Imparo molto da cosa mi dicono».

Quanto c'è di suo in quello che scrive?
«Molte delle scene erotiche dei miei libri si basano sulla mia esperienza di uomo. Non direi la verità se dicessi il contrario, e non mi vergogno a dirlo. Io adoro gli uomini a cui piace il romanticismo, e sono stato abbastanza fortunato da conoscere molti uomini forti e romantici nella mia vita. Soprattutto italiani. Gli uomini italiani sono amanti potenti, passionali e articolati che sanno come combinare sesso e romanticismo. Ma la trama dei miei libri è pura finzione. Quando scrivo un romanzo voglio essere trascinato via dalla realtà esattamente come i miei lettori. Mentre scrivo mi capita spesso di immedesimarmi in uno dei personaggi».

Chi sono i suoi punti di riferimento della letteratura erotica?
«Sinceramente non ne ho nessuno. Cerco di non leggere altri autori così da non esserne influenzato. Ma sono un fan di Anaïs Nin. È meravigliosa: un classico. Leggo anche molti blog che parlano di storie d'amore tra uomini. Adoro la critica italiana Elisa Rolle, di cui leggo quotidianamente il blog».

Che ruolo hanno i lettori digitali nel genere di letteratura che scrive?
«Grazie ai lettori digitali molte persone, sia negli Stati Uniti che nel resto del mondo, che prima non avevano accesso al mio genere di romanzi adesso possono acquistarli. E chi legge romanzi erotici non sempre lo dice agli amici. Per molti è un mondo segreto che non vogliono o non possono condividere. I lettori digitali aiutano a mantenere questo segreto. Si può leggere un romanzo erotico sull'aereo senza che nessuno se ne accorga. È una cosa molto civile».

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