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Gli Uomini di Dolce e Gabbana

Per celebrare i suoi 20 anni di moda maschile Dolce & Gabbana presentano a Milano nella loro boutique maschile il volume fotografico 'Uomini', un omaggio alla bellezza virile nella sua accezione più classica. Ed è subito mondanità.

Uomini duri e puri; levigati, flessuosi e scultorei come una statua di Mirone e Policleto. Comunque nudi alla meta per Dolce & Gabbana. Questo e altro nel nuovo libro "Uomini", che viene svelato in apertura della kermesse di Milano Moda Uomo, nella boutique di Corso Venezia 15 in una mostra che, inaugurata con un en plein di mondanità e dolce vita meneghina, resterà aperta fino al 22 gennaio.

La pregiata monografia edita da Rizzoli racconta, attraverso gli scatti sensuali in bianco e nero realizzati dal fotografo Mariano Vivanco, l'eloquente e patinata visione della virilità moderna secondo la coppia di stilisti che hanno fatto del maschio siculo per antonomasia, quello sciupa femmine tutto d'un pezzo immortalato da Visconti nel film "Rocco e i suoi fratelli", l'epitome del loro look elegante e provocatorio.

Il libro rappresenta una suggestiva e paradigmatica estetizzazione del corpo maschile che ritrae alcuni degli uomini più affascinanti delle passerelle: da Noah Mills a David Gandy, passando per Tyson Ballou, Chad White, Miguel Iglesias, Andrès Velencoso e Adam Senn. Fino a Tim Robards e Tony Ward, l'iconico modello e attore un tempo legato a Madonna al quale è dedicata un'intera sezione dell'opera come archetipo di una mascolinità selvaggia e matura, un sex symbol ageless. Per alcuni di loro è caduto anche l'ultimo tabù: i plastici sirenetti si liberano della famigerata foglia di fico come delle loro mutande griffate comparendo davanti all'obbiettivo in costume adamitico ma senza un filo di malizia né di tentazione voyeuristica, secondo i moduli di un'erotizzazione dell'anatomia maschile che è consona all'evoluzione stessa dell'idea del corpo maschile come totem e oggetto del desiderio.

"Quando disegniamo l'intimo per uomo lo pensiamo nel contesto del nudo maschile che ci ha sempre affascinato-spiegano i due designer nell'introduzione al libro-l'arte della sartoria richiede uno studio rigoroso del corpo maschile e negli anni abbiamo imparato ad apprezzarne la bellezza". E così nelle immagini concepite da Vivanco rivivono i miti e gli eroi dell'iconografia classica e pagana reinventati con una sensibilità contemporanea: se infatti,come suggeriscono i due stilisti, Terron Wood seduto ricorda la posa del san Giovanni Battista di Caravaggio, nel ritratto di Antonio Navas c'è l'eco della "Creazione di Adamo" di Michelangelo.

"Questo libro riflette un concetto universale di bellezza maschile - concludono i due stilist i-i corpi tonici dei modelli con i loro muscoli da manuale di anatomia fanno pensare a simboli di virilità eroica: atleti, soldati, divinità; la nostra prospettiva sul nudo maschile quindi non è affatto nuova ma è anzi antica quanto l'idea stessa di raffigurarlo".

Perché la funzione della moda, anche di quella maschile oggi, è alimentare un immaginario collettivo definendo le nuove frontiere dell'estetica e del glamour. E scusate se è poco.

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