Passati dalle maglie della tv generalista e dei vaticinatori dell' '199', i tarocchi sono per la maggior parte di noi un divertissment massmediale. Queste carte, però, dalla storia antica e altamente simbolica, formano un alfabeto da sempre amato dagli artisti.
Dal 30 aprile al 18 maggio la galleria romana Mondo Bizzaro espone le opere di ventidue giovani pittori e grafici che hanno voluto reinterpretare la simbologia di queste carte 'magiche'. Ecco come la curatrice, Alessia De Filippi, racconta le opere in mostra.
I Trionfi dei Tarocchi sono i soggetti rappresentati da 22 artisti contemporanei alla Mondo Bizzarro Gallery, dal 30 aprile al 18 maggio. Ne parliamo con la curatrice, Alessia De Filippi.
Come nasce l'idea di Tarot?
Il progetto 'Tarot' nasce con la volontà di presentare la scena artistica underground italiana. Ma l'intento era anche quello di dar conto delle molteplici sfumature che essa assume: i 22 artisti, tra emergenti ed affermati, rappresentano i 22 trionfi seguendo stili diversi, dal pop surrealism, alla street art, all'elaborazione digitale, al disegno. Perché proprio questi artisti in tutta la scena italiana? La scelta del cast era finalizzata al cercare il meglio che ogni genere artistico potesse offrire. Ognuno di essi ha scelto liberamente quale Trionfo rappresentare, e ciò proprio al fine di garantire massima libertà espressiva (ci siamo limitati a contenere gli "spazi" di esibizione).
Ci parli brevemente di loro?
Comincerei da Saturno Buttò, artista veneto conosciuto per la monumentalità delle proprie composizioni, di norma ritratti femminili. Poi c'è Paolo Petrangeli, con i suoi tenui ma intensi colori pastello, le ambientazioni fiabesche di Alessandra Fusi, i romantici personaggi di Luisa Montalto, il bizzarro immaginario di Elena Rapa. Spicca con i suoi mostri e bestie Bafefit, il golden boy recentemente acquisito dalla scuderia di Mondo Bizzarro, per poi passare agli esseri mutanti, umani e sub-umani di Michele Guidarini. A sottolineare come l'ispirazione artistica nasca ovunque, ci sono gli street artist Diamond, JB Rock ed Hogre. E anche le elaborazioni digitali di Francesco D'Isa, amante della sintesi e del segno grafico, i dipinti digitali di Luisa Catucci, gli evanescenti volti femminili di Marco Rea, e poi ancora la rappresentazione delle icone del passato rivisitate in chiave moderna di Gaetano Leonardi.
E a latere dell'esposizione?
Per estendere il progetto la scelta dello spazio espositivo è stata fondamentale: Mondo Bizzarro Gallery era infatti l'unica galleria che permettesse l'incontro di stili diversi e di diverse espressioni artistiche. Così è stato possibile realizzare, con la collaborazione di Elsewhere Factory e BunkaLab, un catalogo artigianale concepito come un mazzo di Tarocchi ad alto tasso artistico. Con lo stesso criterio sono stati realizzati anche gadget a tema che però non svelerò!
Cultura
11 aprile, 2011In mostra alla galleria Mondo Bizzarro di Roma, le rielaborazioni di 22 giovani artisti sul tema delle carte. Per esplorare tutto il potenziale simbolico di questa antica forma di divinazione
L'arte underground incontra i tarocchi
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