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Cultura
giugno, 2011

Sirene e marinai, viva Gaultier

A Montreal una retrospettiva celebra il vulcanico couturier francese. Dai corsetti creati per Madonna e Kylie Minogue, alle collezioni etniche, alle maglie 'simbolo'. Per raccontare 35 anni di stile all'insegna dell'audacia

Raffinata, avanguardista e piena di humour. La moda di Jean-Paul Gaultier, amatissima dalle star della musica come Madonna, Kylie Minogue e Lady Gaga, si è imposta sulla scena internazionale con la sua audacia sin dalla prima collezione di prêt-à-porter del 1976. Considerato uno dei più grandi couturier degli ultimi decenni, lo stilista francese è da sempre interprete di una società multiculturale, fuori dagli schemi e capace di valorizzare ogni forma di diversità.

Un'immaginazione sconfinata e una tecnica virtuosissima unite a una grande umanità e una visione del mondo senza discriminazione: queste sono le qualità che rendono Gaultier unico nel panorama della moda internazionale. E' sinteticamente, il giudizio che ne dà Nathalie Bondil, la direttrice del Montreal Museum of Fine Arts (MMFA), che dal 17 giugno al 2 ottobre dedica all'enfant terrible della moda d'oltralpe la mostra "The Fashion World of Jean-Paul Gaultier: from the Sidewalk to the Catwalk". Per omaggiare i suoi 35 anni di attività saranno esposti circa 120 capi, di alta moda e di prêt-à-porter, creati tra il 1976 e il 2010, insieme ad accessori, bozzetti, disegni, fotografie e costumi di scena.

La mostra mette in rassegna alcuni temi ricorrenti nelle creazioni dello stilista francese, che fonda la propria maison di alta moda nel 1997. Le sirene ma soprattutto i marinai costellano il mondo di Gaultier, che fa della maglia a righe bianche e blu il suo segno di riconoscimento. Anche il boudoir è molto presente nel suo immaginario, tanto da portarlo a trasformare con ironia l'intimo: i suoi reggiseni conici e i suoi abiti corsetto sono il simbolo del potere femminile. Il latex, la pelle, i lacci e le reti avvolgono le donne di Gaultier, rendendole guerriere metropolitane dalla sensualità esagerata, rese ancora più estreme dalle linee futuristiche e dai materiali insoliti come il vinile, la lycra, il neoprene e i tessuti in 3D che ritroviamo in molte collezioni dello stilista, appassionato di fantascienza e di tecnologia avanzata.

Due sono le città che più hanno ispirato il couturier di Arceuil. Parigi (è nato nei dintorni della capitale) con i suoi simboli, da Pigalle alla Tour Eiffel, e le sue protagoniste: Kiki di Montparnasse, Arletty, Juliette Gréco. E Londra, con il movimento punk. Numerose, invece, le influenze culturali ed etniche rintracciabili nelle sue collezioni, così com'è continuo il riferimento allo streetwear.

Ampio spazio è dedicato in mostra anche ai costumi realizzati da Gaultier per film, spettacoli teatrali e di danza, show televisivi, videoclip e tour di star musicali. Tra le collaborazioni eccellenti quella con Pedro Almodóvar per i vestiti del film "Kika" e "La mala educación", con Luc Besson per "Il Quinto elemento", con rock star del calibro dei Red Hot Chili Peppers, con i protagonisti della musica pop come Prince, Rihanna, Beyoncé. Il sodalizio artistico con Madonna inizia, nel 1990 quando Gaultier crea per il fortunatissimo 'Blond Ambition Tour' gli indimenticabili corsetti a cono.

Dopo Montreal, la mostra (prodotta e organizzata dal MMFA in collaborazione con la Maison Jean-Paul Gaultier) si sposterà al Dallas Museum of Art (dal 9 novembre 2011 al 12 febbraio 2012) e poi al Fine Arts Museums of San Francisco "de Young" (dal 24 marzo al 12 agosto 2012).

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