I dati lo confermano: secondo l’analisi Nielsen “L’Italia dei libri” per il Centro per il libro e la lettura, a confrontare gli ultimi tre anni non ci sono dubbi: è il terzo trimestre il momento d’oro per i libri. Nell’estate 2013 ne ha letto almeno uno il 31 per cento degli italiani.
Romanzi d’amore, thriller mozzafiato, resoconti dai confini del mondo, passioni assolute. C’è gusto dell’estremo, in estate, perché la libertà dalla routine apre alle emozioni. E a quella promessa di serendipity che ogni libro, esattamente come ogni viaggio, ha in sé: piacere di imbattersi, tra pagine aperte per la prima volta, in una sorpresa. Su libri di carta o versioni ebook. Al mare o in montagna, in campagna, stesi al sole. O in luoghi davvero lontani: magari con quell’ “Atlante delle isole remote” in mano, il sorprendente collage di stranezze firmato Judith Schalansky (uscito l’anno scorso, Bompiani) su terre lontane da tutto e da tutti. Inaccessibili a Google Earth.
[[ge:rep-locali:espresso:285129289]]
DESTINAZIONE MARE
Barche a vela, caicchi, navi da crociera. Le ferie al mare restano le più amate dagli italiani, e forte il fascino della navigazione. La casa editrice Mare Verticale sta portando in Italia le storie di skipper famosi: da Ellen MacArthur a Michel Desjoyeaux, da Olivier de Kersauson a Jean-Luc Van Den Heede. Lezioni di vita e di fatica, come quelle contenute in un classico della letteratura di viaggio, appena ripubblicato: Solo, intorno al mondo di Joshua Slocum. L’avventura, a bordo dello Spray, per tre anni, due mesi e due giorni, attorno al mondo in solitaria. Con la prefazione di Björn Larsson, che ha amato la gioia di vivere di questo rocambolesco personaggio ottocentesco, tra destinazioni esotiche e incontri memorabili: come la vedova di Stevenson o l’esploratore Stanley.
Sulle orme di Slocum si muove il tedesco John Clauss Voss, che nel 1901 parte per il mondo a bordo di una piroga indiana: Gli avventurosi viaggi del capitano Voss è il diario, ripubblicato dopo 50 anni, delle avventure per mare di questo marinaio, cercatore d’oro e cacciatore di foche. I due titoli, pubblicati da Nutrimenti, collana Mare, piaceranno ai lettori che già custodiscono nella stiva “Breviario mediterraneo” (Garzanti) di Predrag Matvejevic: preghiere, aromi, voci e storie sui porti del Mediterraneo. Inclusi quelli dell’Egeo, dove veleggia il direttore d’orchestra Roberto Soldatini: solo, con il suo violoncello. La musica del mare è la sua storia (Nutrimenti). Ad accompagnare i lupi di mare c’è anche Le navi dei vichinghi (Beat) dello svedese Frans Gunnar Bengtsson: l’epica, e intima, saga di Orm il Rosso, per la critica una versione moderna delle “Argonautiche”.
È una piratessa dai capelli rossi la protagonista di Cannella e polvere da sparo (Bompiani) di Eli Brown: avventura old style per terra e per mari con un un cuoco che ha salva la vita grazie alle sue ricette. Decisamente più malinconiche le atmosfere dell’ungherese Zsuzsa Bànk: Il nuotatore (Neri Pozza) parla di solitudine e clandestinità, della cortina di ferro che negli anni Cinquanta taglia in due l’Europa. E dell’unica felicità possibile: l’acqua, anche se di lago. Libertà di inseguire le libellule. E, di notte, di ascoltare i pesci parlare.
VACANZE SPORTIVE
Se Irvin Welsh fa sorridere con La vita sessuale delle gemelle siamesi (Guanda), critica dell’ossessione per il fitness dell’America di oggi, cresce la richiesta di una vacanza attiva. E per chi non rinuncia allo sport anche nei mesi caldi, i titoli da tenere d’occhio sono soprattutto biografie: storie di campioni e della loro tenacia. Come Excalibur, dal nome della Babolat Pure Drive, la racchetta delle prodezze di Sara Errani (Mondadori). Senna. Il destino di un campione (Sperling & Kupfer) di Richard Williams. Compagni di stadio della giornalista Solange Cavalcante (Fandango) e Un giorno triste così felice di Lorenzo Iervolino (66thand2nd): entrambi sul mito di Sócrates e la sua battaglia per la democrazia con il Corinthians di San Paolo. L’ovale rimbalza male (Giunti) è la storia sportiva e privata di Martín Castrogiovanni, Gonzalo Canale e Sergio Parisse, i tre volti più famosi della nazionale azzurra di rugby. Ma il più apprezzato resta Open di Andre Agassi (Einaudi. Stile libero), scritto con il premio Pulitzer J.R. Moehringer: è uscito nel 2011, non accenna a sparire dalle classifiche. Ora la terribile scena del piccolo Andre alle prese col drago sparapalline, strumento di allenamento creato dal padre, è anche spettacolo teatrale, andato in scena a Santarcangelo di Romagna, con il titolo “Us”.
SOTTO L’OMBRELLONE
Imperativo: relax. O impegno condito da ironia. Graffia, fa discutere, gronda irriverenza sin dal titolo Buttanissima Sicilia (Bompiani), invettiva di Pietrangelo Buttafuoco contro l’autonomia regionale siciliana che ha fatto prosperare il malaffare, padroni, pupari, professionisti dell’antimafia, odierni Mastro Don Gesualdo. E rivoluzioni mancate, come quella del governatore Rosario Crocetta. Ma in assoluto, sotto l’ombrellone, è il trionfo dei thriller: da Jo Nesbo, che in Italia ha venduto 120 mila copie (l’ultimo libro è Il pipistrello) alla truppa di italiani che Einaudi ha pubblicato in omaggio ai Carabinieri: da Gianrico Carofiglio, Una mutevole verità, Carlo Lucarelli, Albergo Italia, Maurizio De Giovanni, In fondo al tuo cuore (e, a settembre, Giancarlo De Cataldo). Perché? «Il sangue è linguaggio universale», ha scritto Le Nouvel Observateur in un’inchiesta sulle ragioni per le quali il poliziesco è diventato il genere preferito (anche) dai francesi. «Genere agile per lettori dalla mente agile», ha notato Luis Sepùlveda su la Repubblica. Vacanze in giallo, in classifica, ribadisce il concetto, mettendo in campo sei investigatori di casa Sellerio: da Petra Delicado, la paladina di Alicia Giménez-Bartlett, agli eroi di Alessandro Robecchi, Marco Malvaldi, Gaetano Savatteri, Antonio Manzini, Francesco Recami.
Un’indagine tra le relazioni, che non sono mai davvero come sembrano, è Un giorno per disfare di Raffaele Riba (66thand2and): si apre con l’agghiacciante sequenza di un uomo che si dà fuoco a Disneyland Paris, vestito da Pluto. In libreria arriva Anna Abate, giornalista pendolare tra Roma e Bali, che nell’isola degli Dei ambienta un poliziesco che strappa il sorriso di continuo: Mata Malam (Memori), l’occhio della notte.
In alternativa, romanzi di pura evasione, sotto l’ombrellone: dall’India cara alle lettrici Neri Pozza, che va a colpo sicuro con L’amante di Calcutta di Sujata Massey, storia di una bimba che scopre il piacere dei libri, a La sposa silenziosa dell’esordiente A.S.A. Harrison (Longanesi): l’autrice è morta poco dopo la pubblicazione del libro, ma questo thriller dei sentimenti, con la vita di coppia al centro, è diventato un caso: per cinque mesi nella classifica dei bestseller del New York Times, è già in buona posizione in quella italiana. Nemmeno Maria Perosino c’è più, ma il suo Le scelte che non hai fatto (Einaudi) resta una vitalissima testimonianza di come la complicità tra donne salvi dai rimpianti: perché «le vite che abbiamo scartato per un soffio continuano accanto a noi. Camminano su strade parallele alla nostra, appena qualche metro più indietro, su altre gambe». Un matrimonio in crisi, un marito scomparso, una trama di affetti in piena rivoluzione: ci sono i temi classici del romanzo che si divora sulla spiaggia in Istruzioni per un’ondata di caldo (Guanda) di Maggie O’Farrell, ambientato a Londra in un torrido luglio del 1976. E c’è un matrimonio finito anche nell’ultimo libro di Jamaica Kincaid, Vedi adesso allora (Adelphi): per l’autrice è un libro sul tempo -ma per tutti è autobiografico- che parla di tradimento.
Per riappropriarsi del passato, per rivivere la sua infanzia vent’anni dopo la partenza per la Francia, il congolese Alain Mabanckou torna nella città natale. Le luci di Pointe-Noir (66thand2nd) questo rievoca: la riscoperta di luci, luoghi, ricordi, come la casetta di legno, la reggia della madre. E Case è il titolo dell’ultimo libro del filosofo Ermanno Bencivenga (Cairo): racconti brevi sul rapporto che sei personaggi hanno con le loro case. Riflessione sulla relazione che ci lega ai luoghi in cui abitiamo. Meir Shalev parla del suo: un villaggio, Alonei Abba, nella valle di Itzrael, al centro della scena di Due vendette (Bompiani): negli anni Trenta, buona parte della popolazione di origine tedesca era nazista. Qui si consumano omicidi, faide generazionali, violenze. Dinamiche, ha detto Shalev stesso, che abbracciano l’intero Mediterraneo. E legano il Medio Oriente al sud della Francia, all’Albania. Alla Sicilia.
IN VIAGGIO COI BAMBINI
È la percentuale più alta di italiani che va in vacanza: quella delle famiglie con bambini. Secondo la Doxa, che ha svolto un’indagine per il Touring Club, la crisi sta costringendo molti a restare a casa - quest’anno solo il 46 per cento degli italiani si concederà una vacanza. Ma le famiglie con bambini partono in misura più alta (l’83 per cento). Per Londra, New York, Roma o Parigi? Queste quattro città hanno già le guide ideali: le pubblica Lonely Planet, nella collana Vietato ai genitori: cartine, aneddoti, segreti che spesso neppure i grandi conoscono. Ai bambini in viaggio si rivolge Parlo subito inglese con Geronimo Stilton (Piemme). E, dalla stessa casa editrice, per i più piccoli Il giro del mondo con il Signor Acqua di Agostino Traini è un invito alla scoperta. Se in libreria non si contano le riedizioni del Piccolo Principe, Adelphi pubblica una biografia del ragazzino dai capelli d’oro Antoine de Saint-Exupéry: Il pilota e il Piccolo Principe di Peter Sis, grande autore e illustratore.
VIAGGI IN SOLITARIA
Voglia di un’esperienza intensa. Di stare con se stessi. Di fare reset del passato. Di ritornare su cammini secolari. Ci sono motivazioni diverse dietro i viaggi in solitaria. Viaggiaredasoli.net è un sito e una community vivace. Con un ashtag su twitter, #libriinviaggio, dedicato a chi viaggia senza compagnia. Atteggiamento che predispone a letture affatto scontate. William Shakespeare? Edoardo Boncinelli e Giulio Giorello sorprendono, ragionando di religione, politica e scienza, alla luce di Amleto e Cleopatra. Il risultato è Noi che abbiamo l’animo libero, come la battuta dell’Amleto, omaggio al teatro, metafora del mondo. Per gli appassionati di storia, imperdibile è Augustus. Un romanzo, dall’autore di “Stoner” John E. Williams (Castelvecchi): con questo libro, uscito per la prima volta nel 1972, lo scrittore americano vinse il National Book Award. I lettori forti apprezzeranno I cento libri che rendono più ricca la nostra vita (Garzanti), del critico Piero Dorfles: rassegna di capolavori da rileggere. Con un’idea di fondo: più libri si condividono, maggiore è la possibilità di vivere in armonia con gli altri. Priorità al centro del singolare volume Inventare la pace firmato dal regista Wim Wenders e dalla filosofa australiana Mary Zournazi (Bompiani). I due dialogano su come ritrovare un linguaggio visivo e morale che giovi alla pace: vera sfida del Terzo Millennio. Rievoca la Grande Guerra, ma è un classico che aiuta a resistere, La via del ritorno di Erich Maria Remarque (Neri Pozza): quattro anni di trincea, orrori e, una mattina del 1918, la pace. Ma la trincea è scavata nell’animo. Anche diversi personaggi dei racconti di Tobias Wolff, in La nostra storia comincia (Einaudi) sono soldati. Come gli altri, imperfetti, impauriti dalla morte, assillati dall’ambizione: uomini comuni, fatti apposta per somigliarci.
VACANZE ROMANTICHE
Le donne leggono di più: non c’è statistica che non lo confermi. A ribadirlo è una ricerca di Nectar-IBS.it, sui comportamenti d’acquisto on line. Anche sul digitale sono le donne a comprare più libri: il 59,9 per cento dei clienti del portale ha tra i 18 e i 34 anni, istruzione medio-alta, impiegate o studentesse. Cosa leggono? Narrativa, specialmente. Libri di passioni, emozioni, legami. Come L’illusione della separatezza (Neri Pozza) di Simon Van Booy: un libro che mettendo in collegamento un pilota americano precipitato nel cielo francese nel 1944 ad altri personaggi di molti anni dopo, prova che ognuno è un anello in una catena: altro che sei gradi di separazione. Ma l’amore non è solo faccenda da donne. Lo dimostra Romana Petri, che in Giorni di spasimato amore (Longanesi) affida a un protagonista maschile l’upgrade narrativo della follia d’amore: un sentimento che avvolge Antonio come la sciarpa in copertina, e lo attanaglia inesorabilmente. Lucia, treccia nera e occhi screziati di oro, è svanita un tempo lontano, ma non è mai uscita dalla sua mente. Ci sono, invece, i piccoli eroismi quotidiani, e i compromessi inevitabili di una coppia che vuole resistere, in un altro romanzo, uscito qualche mese fa ma ancora al centro del passaparola: L’amore normale di Alessandra Sarchi (Einaudi. Stile libero). A consolare, sorridendo, ci prova L’hotel dei cuori infranti (Elliott): l’ha scritto Deborah Moggach, la stessa di “Marigold Hotel”. E come nel decadente albergo indiano, destinato ad accogliere, nella trasposizione cinematografica, Judi Dench, Bill Nighy e altri arzilli vecchietti, qui c’è la Myrtle House ad affollarsi di personaggi stravaganti con qualcosa da curare. Di disastro in disastro, è un virus la trilogia di Jamie McGuire: Un disastro è per sempre (Garzanti) è già tra i più venduti in libreria. E Lisa Gardner, Toccata e fuga (Marcos y Marcos), non è un libro romantico ma colleziona appassionati: con ritmo da thriller. E un’indagatrice dai tacchi alti.
PASSIONE NATURA
Cresce la percentuale di quelli che scelgono vacanze in campagna: secondo Confesercenti-Swg, quest’anno è l’8 per cento degli italiani (l’anno scorso il 6). Lo scrittore Sylvain Tesson ha sperimentato sul serio l’immersione nella natura. Il resoconto è Nelle foreste siberiane (Sellerio): uscito l’anno scorso, è un’eccezione rispetto a titoli più nuovi per il fascino che continua a esercitare. «Mi ero ripromesso che prima dei quarant’anni avrei vissuto da eremita nei boschi», scrive Tesson: «Sono andato per sei mesi in una capanna siberiana, sulla sponda del lago Bajkal. Mi sono portato libri, sigari e vodka. Il resto -spazio, silenzio e solitudine-c’era già». È un’apicultrice sarda, coltivatrice di rose e appassionata di essenze, la sorpresa di Il sentiero dei profumi (Garzanti): storia di una donna con un passato di dolore, che conosce l’arte di creare profumi e risvegliare la gioia. L’amore per la natura è il tratto dominante del romanzo ecologista Il mondo di Anna, per adulti e per bambini: ancora (come per “Il mondo di Sofia”). Al mito di Robinson Crusoe si rifà Il ritorno del naufrago (Corbaccio) di François Garde. Arriva in Italia preceduto dal successo in Francia e dal sostegno dei librai: narra la leggenda del selvaggio bianco, sopravvissuto a un naufragio. Per riflettere su identità e differenze.
VACANZE DELL’ANIMA
Perché c’è questo di bello nell’estate: la possibilità di viaggiare “unplugged”, finalmente sconnessi dagli stimoli e dalle informazioni nei quali siamo generalmente immersi. Occasione preziosa per letture spirituali e filosofiche. La mia terra, la mia gente (Sperling & Kupfer) è l’autobiografia del Dalai Lama, ripubblicata e aggiornata per il 50 anniversario dell’esilio. Il cardinale e il filosofo (Mondadori), di Gianfranco Ravasi e Luc Ferry, è un dialogo su fede e ragione. Temi troppo ostici? Nient’affatto, rassicurano gli autori: «Chi vuole abbracciare la fede cristiana somiglia a quell’uomo in piedi su uno scoglio, con gli occhi che si perdono nell’immensità dell’oceano». E anche uno come Spinoza, che un’ondata pop ha rivalutato, può avere molto da dire d’estate. Specie se a fare da fil rouge, come accade nel romanzo Il sogno di Spinoza (Guanda) di Goce Smilevski, è la materialissima storia d’amore con Clara Maria: figlia di un libraio, figura centrale per il filosofo, sarà lei a insegnargli il latino.
Alla forza delle donne, anche quando sono condannate a una non-vita, è dedicato La confessione della leonessa (Sellerio): Mio Couto è nato in Mozambico e cresciuto in Portogallo, ma è nella terra natia che ambienta questa storia senza traccia di modernità, testimonianza, anzi, della naturale aggressività del genere umano. Ma è Tiziano Terzani a guidare la lista dei libri dell’anima: i suoi diari inediti, curati da Angela Terzani Staude e Àlen Loreti, Un’idea di destino (Longanesi), sono riflessioni su felicità, tempo, la Storia.
I VIAGGI LONTANI.
Grande viaggiatore, Terzani ha il respiro dei grandi esploratori. Che aprono la strada, che immaginano i luoghi come saranno molti anni dopo. Come Stefan Zweig: Elliot pubblica Brasile terra del futuro. Lo scrittore austriaco, che aveva lasciato l’Europa nel 1939 in cerca di un luogo più sicuro, vi arrivò nel 1941, e non gli parse granché. Si stabilì a Petropolis, vicino a Rio. Finì per innamorarsi di quella terra. Dal Sudamerica all’India, per il fiume dei fiumi. È uscito l’anno scorso, ma ha da poco vinto il premio Ernest Hemingway Imperi dell’Indo (Adelphi): resoconto del viaggio dalla foce alla sorgente, compiuto a 29 anni, dalla giornalista inglese Alice Albinia. Percorso nel cuore della storia dell’uomo, tra sufi e fondamentalisti, villaggi, rive, santi. Fascino puro come quello che guida Vikram Seth, non ancora noto, anzi solo uno studente indiano della Stanford University, a risalire verso l’India partendo dalla Cina e attraversando il Tibet e il Nepal. Autostop per l’Himalaya, vincitore del Thomas Cook Travel Award, è riproposto da Longanesi.
VACANZE METROPOLITANE
Ma anche senza andare così lontano, un libro può trasformare un viaggio in un’avventura diversa. Se La mia Londra di Simonetta Agnello Hornby (Giunti) piace ai turisti italiani nella capitale inglese, tra fantasmi, chiese e allucinazioni, ha un fascino quasi esotico la città de I misteri di Londra di Paul Féval: era sparito dalle librerie, ora questo viaggio ottocentesco torna da Elliot. Decisamente diversa la guida per chi va a New York: appena entrato nella longlist del Booker Prize, Joshua Ferris è il compagno ideale per entrare nelle atmosfere della città: per come scrive, ragiona, e ciò che racconta: Svegliamoci pure, ma a un’ora decente (Neri Pozza) narra di Paul O’Rourke, appartamento sulla Brooklyn Promenade, studio a Park Avenue, i Red Sox nel cuore.
Un viaggio nei luoghi simbolo di New York, formato saggio ma con una visione alternativa, è American Icons (Franco Angeli) di Arthur Asa Berger dell’università di San Francisco: dal World Trade Center a Coney Island, una lettura originale. Roma, New York, Parigi. E Alessandria, la città perduta. Città d’ombra (Guanda) per André Aciman: luoghi concreti, ma anche posti in cui sparire o inventarsi una vita diversa. Basta un profumo di lavanda per spostarsi da Firenze a Cambridge, da Aix-en-Provence agli Stati Uniti, temporeggiando tra quadri e angoli di strade. Per chi va in Portogallo, Alba sporca di Miguel Sousa Tavares è il vademecum adatto. Non solo perché l’autore di “Equatore” conferma la sua bravura, ma perché racconta un paese, la rivoluzione dei garofani, il presente.
La narrativa fornisce mappe. Come le composizioni scelte dal pianista Ramin Bahrami per raccontare la nostra civiltà: Il suono dell’Occidente (Mondadori) si legge come un romanzo, è una guida alle 14 opere da conoscere.
SULLE ROTTE DI UN DIPINTO
Se chi resta in città può regalarsi un concerto, o del tempo per una mostra, per chi parte c’è un altro filone evidente: libri con l’arte al centro. E quadri rivisti con occhi nuovi: Donna Tartt e Il Cardellino (Rizzoli) hanno fatto scuola. Una veterana del genere, Sara Dunant, che vive tra Londra e Firenze, merita attenzione: La nascita di Venere (SuperBeat) racconta l’incontro tra la pittura fiamminga e quella fiorentina. A Frida Kahlo è dedicata la biografia della croata Slavenka Drakulic, Il letto di Frida (Elliot). Lo sguardo di Rembrandt (Castelvecchi) è un classico di Alois Riegl per entrare nei ritratti dell’olandese.
VACANZE GOURMET
Non sarebbe vacanza senza un occhio alla cucina. Coldiretti, con Ixè, informa che gli italiani in vacanza destineranno alla tavola quasi 5 miliardi: cifra record, che vale un terzo del budget. Per i più golosi c’è Una merenda a New York (Guido Tommasi Editore) di Marc Grossman: trionfo di apple pie, carrot cake e muffins. Per gli amanti dei vini è il fondatore di Winestories.it, il fotografo Mauro Fermariello, a firmare i volumi Andar per cantine (Mondadori): Barolo, Marche, Valpolicella. E poiché La coscienza del cibo (Slow Food) è oggi più che mai decisiva, ricorda Carlo Petrini, un suggerimento arriva da Come cucinare il lupo (Neri Pozza), ricettario per sopravvivere in tempi magri: uscì nel 1942, anni di razionamento dei cibi. Ma la tavola è solo metafora di altri desideri. L’autrice, Mary Frances Kennedy, per John Updike “la poetessa degli appetiti”, è la stessa di “Biografia sentimentale dell’ostrica”. In libreria da pochi giorni, il libro più bizzarro di tutti è pronto per entrare in valigia.