Quelle voci da radio, star sul palcoscenico

Dai microfoni al teatro il passo è molto breve. Lo dimostra il successo di 'Anche se sei stonato', lo spettacolo di Max Paiella e Marco Presta del 'Ruggito del coniglio' di Radio 2. Ma gli esempi sono tanti

Circa 12 mila e 500 spettatori per quattordici repliche al Teatro Olimpico di Roma: è il traguardo inaspettato dello spettacolo “Anche se sei stonato” per la regia di Francesco Brandi. Un testo scandito da canzoni, nel segno della grande tradizione che riporta ad artisti quali Lelio Luttazzi o Johnny Dorelli, interpretato da due star della radio: Marco Presta e Max Paiella. Tutte le mattine, accompagnano il risveglio degli ascoltatori di Radio2 dai microfoni esilaranti e strafottenti de “Il ruggito del coniglio”, oltre 281 mila amici su Facebook, di cui Presta è autore e conduttore insieme ad Antonello Dose dal 1995. Una scommessa iniziata per caso. “L’idea è nata la scorsa primavera ed ho scritto la commedia in soli 15 giorni: una follia”, racconta Marco Presta, voce profonda e un diploma all’Accademia d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”. “A forza di trascorrere 7/8 ore insieme al giorno, in una sorta di rapporto allievo-maestro, sono venute fuori proprio come un coniglio dal cilindro melodie orecchiabili come Quando penso a te e storie di normale quotidianità, legate alle vicende di Giacomo e Valerio, i personaggi che interpretiamo. La definirei una commedia sofisticata con ironia”.

Nessuna ricerca di punti di contatto con la trasmissione radiofonica, anche se il pubblico romano si è basato sulla credibilità dei due artisti. “La radio ci offre la possibilità di interagire con persone che non vediamo ma che sentiamo molto, soprattutto attraverso le telefonate in diretta. Siamo abituati alla velocità e al trasformismo: abbiamo realizzato musical Bignami e, ogni settimana, proponiamo personaggi nuovi, sia legati all’attualità come il sindaco di Roma, Ignazio Marino, e l’ex sindaco, Gianni Alemanno, sia di fantasia come Dario Baldan Bani, il cantautore timido o la rapper Putrida, l’avvocato Foro Fores e il comandante Ceccarelli”, sottolinea Max Paiella, che propone a teatro anche il one man show “Sono d’accordo su tutto”.

E, nel traino della radio, ha creduto molto anche il produttore dello spettacolo, Roberto Imbriale, amministratore unico di LSD Edizioni che fa capo all’attore Claudio Greg Gregori: “Trovavo inspiegabile che due artisti di talento come Marco e Max non avessero ancora un pubblico teatrale. Abbiamo investito 150 mila euro per produrre uno spettacolo che viaggia fra commedia musicale anni ’60 e film di Woody Allen. Il botteghino ha risposto alla grande e ci stiamo organizzando per un tour che toccherà molte città italiane”, dice Imbriale che ha prodotto con LSD Edizioni anche lo spettacolo “Un calcio in bocca fa miracoli”, tratto dall’omonimo libro di Marco Presta, edito da Einaudi nel 2011.

Hanno iniziato con i loro sketch su Radio2 sei anni fa anche Corrado Nuzzo e Maria Di Biase: il programma era Zazzarazà e loro commentavano le notizie del giorno e si cimentavano nel radiodramma “I dolori del giovane Inverter”. L’hanno seguente, sono approdati a Black Out, la produzione radiofonica più longeva della rete (1978), condotta tutti i week end da Enrico Vaime: “La radio mi entusiasma per il suo linguaggio e perché permette di sperimentare. E questo è un grande aiuto per la nostra vena comica”, dice Nuzzo, salentino con esordi a Radio Mare, emittente privata di Castro, studi al Dams e poi corsi di mimo e teatro con Natalino Balasso. Coppia da quindici anni anche nella vita, Corrado e Maria fanno rivivere nei loro siparietti la verve di Raimondo Vianello e Sandra Mondaini: “Il personaggio radiofonico a cui sono più legata è la studentessa, nato in un laboratorio teatrale a Bologna, città dove mi sono trasferita dal Molise per studiare matematica”, ricorda Maria Di Biase. “Il nostro debutto fu al Wolf con lo spettacolo Condominio varietà. Abbiamo sempre raccontato i problemi di tutti i giorni. All’italiana”.
Corrado Nuzzo e Maria Di Biase

Negli spazi lasciati liberi dalla radio e dalla tv (Quelli che, su Rai2 e Zelig su Canale 5), il duo porta in giro per l’Italia uno spettacolo dal titolo pirotecnico: “Paradossi e Parastinchi”. Crisi, separazione, guerra, morte e altre storie a lieto fine”, per la regia di Massimo Navone. “La scienza studia i fatti, noi indaghiamo i disastri che fanno le persone normali”, spiegano divertiti. E, con il vecchio amore per il teatro, anche per loro è arrivata la grande occasione: uno spettacolo con la ‘s’ maiuscola, tratto da “Gli impiegati dell’amore” di David Foenkinos in cui saranno diretti dalla celebre regista franco-belga Marie-Pascale Osterrieth: “Ci ha visto per caso su Internet e ci ha contattati tramite Facebook. Me ne sono accorta dopo un mese”, racconta Maria. “E’ un testo particolare in cui la radio sarà presente sul palcoscenico e ci saranno 15 minuti di buio totale. Narra la storia di due timidi che lavorano insieme e la nascita del loro amore. Insomma, una commedia romantica dopo tante risate”.

Voce ufficiale di Radio Italia e doppiatore per eccellenza del cinema di casa nostra (sue le voci di Hugh Grant, Russel Crowe, Robert Downey jr.), Luca Ward si sveglia presto per anticipare con accento privo di inflessioni la giornata astrale che verrà. La sua esperienza in radio arriva da lontano: “Ho debuttato piccolissimo, nel 1967, a Firenze, con gli sceneggiati radiofonici in cui i protagonisti erano attori teatrali del calibro di Aroldo Tieri e Arnoldo Foà. Poi, negli anni, sono stato la voce di Diabolik, Sandokan, Tex. Ma mi ritengo un figlio d’arte visto che mia madre, Maresa, conduceva Il mattiniere. Una grande scuola”, ricorda Ward. “Per me la radio è il mezzo di comunicazione più forte in assoluto. E gli ascoltatori sono in costante aumento”. La stagione 2015 de Il Sistina di Roma, diretto da Massimo Romeo Piparo, lo ha voluto protagonista del musical “Tutti insieme appassionatamente”. “Una sfida che ho accettato con entusiasmo, allenando il fisico e le corde vocali. Ho sempre avuto una grande passione per le commedie americane e mi piacerebbe cimentarmi in ruoli leggeri alla Walter Matthau o alla Tony Curtis”, conclude Ward.

Tutti pazzi per lei o Tutti pazzi per RDS, come il titolo della trasmissione che conduce da 8 anni con Max Pagani e il comico Barti Colucci su Radio Dimensione Suono? Forte di un premio Cuffia d’Oro 2014 e di oltre 345 mila followers, Rossella Brescia da Martina Franca “esorcizza” il momento attuale attraverso i microfoni divertiti e scanzonati dell’etere: “Considero la radio come una bella chiacchierata con tante persone e, a volte, forse racconto troppo di me: sveglia all’alba, canovaccio di base, lettura dei giornali e via fino alle 9. Ma il mio sogno nel cassetto sarebbe quello di fare interviste a briglia sciolta”, confessa Rossella che, lasciati gli studi radiofonici, si allena duramente per affrontare il palcoscenico. “La danza va di pari passo con la radio e, in questi mesi, sono impegnata su due fronti: da una parte, con lo spettacolo Carmen Medea Cassandra-Il processo insieme a Vanessa Gravina (spettacolo che sostiene la campagna di Intervita contro la violenza sulle donne “Le parole non bastano più”), dall’altra con Amarcord, un omaggio al cinema di Fellini, entrambi con la regia e coreografia di Luciano Cannito”. Nel tour è compreso anche il Teatro Petruzzelli di Bari. Ballando nel ruolo di Gradisca ma sempre “pazza” per RDS.
                              

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