Stefano Sandrone
Oggi è un ricercatore del King's College di Londra. L'anno scorso anno è stato selezionato come partecipante al Lindau Nobel Laureate Meeting, in cui una settantina di premi Nobel incontrano la generazione futura di ricercatori più promettenti. Ieri era uno studente impegnato a parlare di scienza alle scolaresche che ogni anno, le prime due settimane di ottobre, raggiungono Bergamo per il festival di divulgazione scientifica. «Il primo contatto con BergamoScienza risale al 2007, grazie al mio professore di biologia, uno degli ideatori» racconta da Londra. «Il ruolo dei giovani nel festival consiste nel portare idee e realizzarle: individuare un tema, scegliere i relatori, preparare la sala, moderare la conferenza, raccogliere i commenti del pubblico. Nel mio caso la partecipazione ha aumentato la passione per le neuroscienze e mi ha fatto iincontrare premi Nobel e scienziati».
Giovanni Albergucci
Giovanni Albergucci ha l'entusiasmo di un liceale che si scopre protagonista di un progetto. Frequenta l'ultimo anno dello scientifico di San Marcello Pistoiese, in classe solo 11 studenti. Elisa Lucchesi, docente di lettere e latino, li ha coinvolti nel volontariato culturale. «L'esperienza di Dialoghi sull'uomo ci ha dato la possibilità di uscire dal provincialismo», racconta Giovanni: «ci siamo occupati di social media sharing coprendo conferenze ed eventi con Twitter. Informiamo il pubblico, postiamo foto, frasi, emozioni. Ho imparato il valore della sintesi. E Dialoghi mi ha permesso di assistere a lezioni magistrali come quelle di Zygmunt Bauman o Eva Cantarella. Oggi applichiamo twitter alla didattica e abbiamo un'aula digitale».
Matilde Vaghi
È a Cambridge per un dottorato di neuroscienze, passione alimentata anche dalla partecipazione al festival BergamoScienza. Il coraggio di scrivere a Trevor Robbins, neuroscienzato, e ottenere un colloquio e un posto da ricercatrice, le viene dal clima di quegli anni. «All'Università Vita Salute del San Raffaele ho incontrato i docenti Gianvito Martino e Andrea Moro, tra gli organizzatori di BergamoScienza, e iniziato a frequentare le prime riunioni. Oggi un Comitato giovani garantisce che il coinvolgimento dei ragazzi sia prioritario: devono essere propositivi, lanciare idee, imparare a rispettare scadenze, verificare fattibilità e risorse, accettare la frustrazione se il progetto non viene accolto. A me l'esperienza ha permesso il contatto personale con ricercatori di alto profilo che si sono rivelati determinanti nelle mie scelte. Un anno, a Bergamo, è arrivato il Nobel Eric Kandel, premiato per i suoi studi sulla memoria, un mito per noi di neuroscienze. Un'estate siamo andati al Festival della Mente di Sarzana per ascoltare il genetista Edoardo Boncinelli, anima di BergamoScienza, quasi fossimo fan di una rockstar. Non per niente chi vive all'estero come me torna a casa per Natale, Pasqua e BergamoScienza!».