Valeria Virginia Laura Marini lo doveva capire già dalla lunghezza del nome che la sua vita sotto i riflettori sarebbe stata all’insegna della generosità.
Dotata di malcelata intelligenza, la signora Marini non si è mai tirata indietro pur sapendo che i suoi fermagli di strass nei capelli l’avrebbero resa la salvavita di queste aride annate televisive. Da tempo immemore infatti, quando un reality show si riempie pericolosamente di Vip sottomarca sconosciuti ai più, i conduttori invocano la buona Valeria tirandola, impresa non facilissima, per quei minuscoli francobolli di stoffa luccicante altrimenti detti abiti.
Per buttarla più che davanti, letteralmente dentro le telecamere a interpretare se stessa, così che la produzione di turno possa giocarsi il suo nome come stella luminosa nel cielo bigio della messa in onda.
Valeria Marini, costretta da sempre a indossare gli aggettivi da comunicato stampa scadente, in cui “burrosa” equivale a “splendida cornice” o “Sanremo città dei fiori” si è infilata sotto il tendone di Reality Circus per esibirsi ?in volteggi dal trapezio e spaccate tra ?gli elefanti. Poi è stata ospite d’onore sull’Isola dei Famosi, ma giusto il tempo per mangiare due telline. Ha danzato ?sul ghiaccio e lanciato baci stellari e struccati dalla casa del Grande Fratello. Sulla sabbia dell’’Honduras c’è tornata come naufraga vera e propria, e dopo aver fatto partecipare la madre, Vip ?in quanto genitrice di Vip, quest’anno la produzione ?si è lasciata prendere da un guizzo creativo e ha deciso di invitare Valeria per la terza volta facendole indossare, in un delirio di fantasia, ?la coda da sirena.
Ora tocca alla perla dei brutti programmi, la Temptation Island delle celebrità di risulta. Qui il nome ?di Valeria si erge tra ex flirt di Balotelli, personal trainer detti “lenticchio” e secondi posti di passati reality di similare tristezza.
E lei, il cui lato sinistro è solo quello che ostinatamente porge a favore di selfie, ha accettato ligia di regalare luce riflessa ancora una volta. Viene da chiedersi quale gramo destino avrebbero questi simil show che si ostinano a sbandierare le mezze calzette senza l’ondeggiante calza color carne di Valeria Marini.
Viene da chiedersi. Ma se la risposta non arriva, alla fine va bene ?lo stesso.
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Semaforo verde
Margherita Hack, Palma Bucarelli, Rita Levi Montalcini e Krizia: a queste donne gigantesche sono dedicati i docufilm “Illuminate” (domenica 20,30 su Rai Tre) tra repertorio struggente, interviste ben montate e quattro attrici come voci narranti. La fiction sembra un po’ appiccicata ma per il resto scorre che è una bellezza.
Semaforo rosso
Sono 279 episodi e nulla più. Dopo soli 12 anni “The Big Bang Theory”, la sit com più longeva della storia, decide di lasciarci e chiudere i battenti col tepore del prossimo maggio. Si prevedono orde inconsolabili di orfani della famiglia ideata da Chuck Lorre e Bill Prady vagare senza meta nei palinsesti. Non si fa, no no, non si fa.