La poesia, per sovrascrivere la paura e i traumi della guerra. La leggerezza, per prendere le distanze dalla pandemia. Le donne, per costruire una società più giusta. E tanti eroi contemporanei, per ispirare i più piccoli a sognare in grande. A Bologna sono arrivati i libri illustrati per ragazzi più belli del mondo, esposti alla Children’s Book Fair, dal 21 al 24 marzo. E questa edizione si preannuncia in grande forma. Sono infatti 2.215 i volumi provenienti da sessantadue paesi dei sei continenti, 630 in più della scorsa edizione. Sedici le new entry: Danimarca, Egitto, Hong Kong, Ungheria, Islanda, Indonesia, Iraq, Giordania, Libano, Mozambico, Pakistan, Palestina, Peru, Filippine, Romania e Sudafrica. «Nell’aria c’è una gran voglia di rinascita», sottolinea Elena Pasoli, exibition manager della Fiera: «Per questo abbiamo deciso di aprire a tutti gli editori, non solo agli espositori in fiera, per avvicinare anche chi non sarebbe potuto più venire, data la situazione pandemica, e per sostenere le editorie emergenti. La risposta è stata incredibile. A questo punto credo che difficilmente si potrà tornare indietro e che la nostra missione di scouting, per fare emergere le eccellenze mondiali, si confermi rafforzata».
Come ogni anno, i migliori volumi sono stati insigniti da una giuria internazionale, del prestigioso BolognaRagazzi Award - nelle quattro categorie: Fiction, Non-Fiction, Opera Prima (per autori e illustratori esordienti) e Comics, rivolta a fumetti e graphic novel - più una categoria speciale che, per la seconda volta - e a grande richiesta - è stata dedicata alla Poesia. La giuria ha assegnato anche il premio speciale New Horizons a un’opera particolarmente innovativa. L’Espresso ha seguito, in esclusiva, il dietro le quinte: il lavoro dei giurati, prendendo nota di tutte le novità e le tendenze di questo ricchissimo mondo editoriale che, per vocazione, ha la capacità di incarnare lo spirito del tempo e di anticipare alcune tematiche sociali. «L’editoria per ragazzi, in molti casi artigianale, è indipendente, libera, estremamente sensibile», spiega Grazia Gotti, fondatrice dell’Accademia Drosselmeier. «È un campo in cui si sperimenta senza sosta, sorprendendo spesso il mercato».
Illustrazione di Elena Val in mostra al Bologna Children's Book Fair 2022
Versi per la pace
Partiamo dalla categoria speciale che è stata fortemente voluta e che sembra riscuotere un crescente interesse. «La poesia per ragazzi sta vivendo una stagione molto promettente», racconta Mateja Bizjak-Petit, poetessa, traduttrice e regista. Dal 2011 è a capo del Centre de Créations pour l’Enfance»: «Il connubio tra le illustrazioni e le parole è molto potente, spesso commuovente. È una forma poetica trasversale, accessibile ai ragazzi ma emozionante anche per gli adulti».
Traduttore di Google alla mano, i cinque giurati hanno selezionato i migliori progetti editoriali considerandone gli elementi tecnici, il merito artistico, l’equilibrio tra testo e immagine. Tra storie di bambini invisibili, foreste e animali parlanti, rime, sonorità e giochi di parole, la loro attenzione si è soffermata su una casa editrice di Marsiglia che ha prodotto una serie di quaderni bilingui (arabo e francese) e su un volume sudafricano, dalla grafica molto colorata, che racconta della savana. Il premio però è andato al progetto che hanno ritenuto più incisivo: un piccolo volume dalla copertina retrò, “Immenses sont leurs ailes”, della casa editrice francese Editions Bruno Doucey, scritto da Maurielle Szac, che racconta della vita dei bambini siriani e di quando chiudono gli occhi e inventano storie perché il mondo che li circonda è troppo duro da guardare. Nathalie Novi ne ha dipinto i ritratti espressivi, col risultato che da queste pagine emerge una poesia che ha l’intento di ridare loro il sole. Le motivazioni di questa scelta? Il volume è piuttosto semplice e non costoso, cosa che può aiutare a una maggiore diffusione della poesia.
Voglia di fiction
Immancabili gli albi illustrati, che raccontano una storia in circa trentadue pagine. Non hanno un pubblico preciso e poggiano tutto sull’illustrazione pur conservando un equilibrio perfetto col testo. «Per un bambino sfogliare questi libri è come entrare in una galleria d’arte per la prima volta», spiega Grazia Dotti: «I polacchi sono i più bravi in questa categoria, hanno conservato la loro tradizione pittorica e producono dei prodotti per palati raffinati, tenendosi lontani dal mass market».
Di certo nell’aria c’è voglia di storie avventurose, viaggi e scoperte, come afferma Alessandra Starace, responsabile della Libreria dei Ragazzi di Milano: «Questi due anni hanno portato i ragazzi a confrontarsi con grandi domande esistenziali e spazi chiusi. Ora hanno bisogno di prendere le distanze dalla pesantezza, leggendo storie che li facciano divertire. Non ne possono più del silenzio. È tempo di giochi, indovinelli e barzellette, i bambini amano mettersi alla prova».
Molte delle proposte arrivate a Bologna sono ambientate all’aperto, magari tra le colline, a spasso con un cane. Oppure in vacanza in colonia, per soddisfare la voglia di ritrovarsi insieme. Bellissimo il lavoro di Beatrice Alemagna, edito in Svezia, che illustra vita e situazioni nei parchi giochi. Il volume premiato è canadese: “À qui appartiennent les nuages?”, testo di Mario Brassard, illustrazioni di Gérard DuBois (Les Éditions de la Pastèque, 2021).
L’esplosione del fluo
Se gli americani propongono decine di biografie, i nord europei trattano il senso dell’esistenza e le malinconie dell’infanzia in modo quasi filosofico (e abbastanza tragico, alla Bergman), suggerendo però una chiave di lettura per trasformare il dolore. Dalla nostra piccolezza di fronte alla maestosità delle montagne (molte le storie ambientate tra vette innevate e ghiacciai), fino allo spaesamento della depressione, o al non riconoscersi nel proprio genere, e le ripetute domande sulla morte. Le tematiche legate all’affettività in famiglia sono super aggiornate: il nuovo fidanzato della mamma, ad esempio, è un super creativo che si dimostra un’ottima risorsa per arricchire il bambino di nuovi stimoli. Anche se in confronto al nonno non c’è gara; è lui l’eroe contemporaneo dei più piccoli, un po’ sciamano, che trascorre del tempo con il nipote, portandoselo in giro - nel bosco o sul lago - e incantandolo con le cose e i racconti del suo passato.
Si parla della dignità dei corpi, che sono belli nelle loro differenze, di donne potenti, di arte, di comunione con la natura, di linguaggio (alcuni volumi inglesi e uno spagnolo si concentrano su palindromi e anagrammi), ma non di guerre né di pandemia. Se negli anni scorsi sono usciti parecchi racconti sull’immigrazione, ora si dà per scontata l’integrazione e sono tante le storie con protagonisti figli di immigrati che vivono in Europa.
L’altra novità destinata a fare tendenza è la tecnica, ovvero volumi che parlano di come sia possibile riprodurre le immagini, attraverso la litografia, la serigrafia o la tipografia. C’è voglia di capire come si fanno le cose e come usare le mani, in un modo che forse strizza l’occhio ai tutorial su YouTube. Lo si vede anche nelle proposte crescenti che vedono il colore fluo diventare protagonista e accendere i libri, costringendo gli stampatori a tornare a tecniche di stampa più artigianali (questo colore non si può stampare in digitale, occorre metterlo manualmente dentro la macchina). Novità assoluta i codici QR, che accompagnano i giovani lettori con un sottofondo musicale.
Il premio della giuria è andato a un altro libro canadese, “Monstres Sacrés: Voyage au cœur des volcans”, testo di Julie Roberge, illustrazioni di Aless MC, che sviscera il mondo dei vulcani - scienza, storia e leggenda - di come continuano a dare forma al nostro mondo, da Pompei a Yellowstone.
La storia a fumetti
Prosegue l’incremento nella produzione di comics, già in ascesa negli scorsi anni. Sono molte le proposte che riguardano biografie di personaggi storici e/o famosi, dall’astronoma Williamina Stevens Fleming, passando per la performer Rita Moreno fino a Serge Gainsbourg. Anche qui i racconti sulle donne vanno forte. Ma ci sono anche le classiche storie di formazione a sfondo romantico per adolescenti e quelle fantascientifiche e un po’ paurose, oppure tenere, come quella di un gatto e del suo padrone che abita un faro. Sorprendente il libro di un editore polacco che racconta il cancro nei bambini, in modo serio ma anche lieve. Come leggero è il graphic novel con un titolo ironico che dice tutto: “Il mio miglior amico è fascista” (Rizzoli).
La giuria ha premiato una piccola casa editrice bolognese, Canicola, con “Teatro di natura”, di Michelangelo Setola: l’avventurosa vita di Ulisse Aldrovandi, botanico e naturalista, e fautore di uno dei primi musei di storia naturale. Per la categoria Young Adults ha vinto il francese “Polly”, di Iabelle Pralong, disegni di Fabrice Melquiot (Éditions La Joie de lire). Sempre francese anche il vincitore della categoria Early readers: “Bienvenue à Bibiville”, testo e disegni di Éponine Cottey (Éditions 2024).
Sorpresa Lettonia
Il premio Opera prima è stato assegnato a “Les reflets d’Hariett” (L’Agrume), di Marion Kadi. Un’illustratrice e pittrice francese che vive e lavora negli Stati Uniti.
La storia è quella di un vecchio leone che muore nella savana e della sua ombra che decide di andarsene in città e di adottare una bambina, Hariett. Lei, con quell’ombra felina, si sente fortissima e supera tutte le insicurezze. Il premio New Horizons, per il libro più innovativo, è andato in Lettonia: “Laimes bērni”, testo di: Luīze Pastore, illustrazioni di Evija Pintāne (Liels un mazs).