Un principe, un generale e una spruzzata di rosa. L’editoria sfodera i suoi numeri più aggiornati e tira le somme di un anno che ha visto nuovi, interessanti fenomeni con i quali fare i conti: il self publishing approdato più volte in classifica, il romance come il genere letterario più amato, la crescita forte dell’audiolibro, un peso sempre più importante dei social e dei booktoker, l’avanzata dell’intelligenza artificiale destinata a rivoluzionare tutto, dai processi produttivi alla roccaforte del copyright.
Il mercato delle vendite di narrativa e saggistica, nelle librerie fisiche, on line e nei supermercati, è stabile rispetto al 2022, annuncia l’Associazione italiana editori al consueto appuntamento sul mercato del libro, realizzato in collaborazione con Nielsen BookScan e presentato il 6 dicembre, in apertura della Fiera della piccola e media editoria Più libri più liberi.
Gli italiani, in questi 11 mesi, hanno speso in libri 1.283 milioni, un dato in crescita dello 0,3 per cento rispetto all’anno precedente. Le copie vendute sono state 85,7 milioni, in calo dell’1,3 per cento sull’anno precedente. La quota di mercato dei piccoli e medi editori si è attestata al 50,1 per cento.
Per quanto riguarda i generi, nei primi undici mesi del 2023 gli italiani hanno letto più romanzi di autori italiani e meno di autori stranieri rispetto al 2022: la narrativa italiana è cresciuta del 5 per cento, quella straniera del 4,7 per cento. Crescono le scrittrici italiane del romance: nel 2019 erano le autrici del 16 per cento dei libri di questo genere, nel 2023 sono diventate il 40 per cento. Cala il fumetto, dopo tre anni in cui è triplicato: -13 per cento rispetto al 2022. In lieve flessione l’editoria per bambini e per ragazzi (-0,7 per cento), anche se i libri per la popolazione fino ai cinque anni restano il segmento più ricco. Ritrovano ossigeno le guide di viaggio e l’editoria turistica, anche se i valori non sono ancora quelli precedenti al lockdown (+15,9 per cento rispetto al 2022; -11 rispetto al 2019).
Cresce la saggistica di divulgazione e dedicata ai temi di attualità (+5,5 per cento), e anche quella pratica: manuali non universitari e di self help (+6,6 per cento). In generale quello italiano è un mercato dove pesa di più il catalogo che i bestseller: la quota dei primi 100 titoli più acquistati non arriva al 9 per cento.
La stabilità di mercato è un’ottima notizia, però non racconta tutto, fanno notare i piccoli e medi editori. Ci sono misure che sono servite al settore, e il cui violento ridimensionamento rischia di rendere il mercato ancora più fragile: come l’App per i diciottenni, il bonus da 500 euro destinato alla cultura, che dal prossimo anno sarà assegnato solo a neomaggiorenni il cui nucleo familiare abbia un ISEE inferiore a 35 mila euro (una Carta Merito andrà anche a chi ha ottenuto 100/100 all’esame di maturità). Servono politiche di sostegno alle imprese. Serve soprattutto una legge di sistema per il libro, che davvero promuova la lettura come arma di crescita di un Paese intero.
I dieci titoli più venduti nei primi 11 mesi del 2023:
- Spare. Il minore, Prince Harry, Mondadori
- Dammi mille baci, T. Cole, Always Publishing
- La portalettere, F. Giannone, Nord
- La vita intima, Niccolò Ammaniti, Einaudi
- Il mondo al contrario, R. Vannacci, Autopubblicato
- Tre ciotole, M. Murgia, Mondadori
- Come d’aria, A. D’Adamo, Elliot
- ELP, A. Manzini, Sellerio
- Le otto montagne, P. Cognetti, Einaudi
- Due cuori in affitto, F. Kingsley, Newton Compton