Morbida, nervosa, elettrica, allegra, stizzita, felice, impaurita. La coda del gatto ha mille espressioni e significati. Una coda che parla anche agli umani. Chi ha in casa un piccolo felino sa bene quanto la coda sia elemento base per capire lo stato d’animo del micio. La coda dice tutto, basta saperla osservare. Il saluto è quello più facile da interpretare. La coda è portata eretta leggermente vibrante, di solito accompagnata da una vocalizzazione. Solitamente il gatto si avvicina e lascia che la coda si avvolga ai polpacci umani. Si tratta di un saluto amichevole e affettuoso, il gatto è felice di vederci. Anche quando è portata eretta con la punta arricciata a formare una sorta di punto interrogativo, la coda ci indica che il gatto è in pace con noi ed è curioso di sapere cosa andremo a proporgli. A differenza del cane che scodinzola per esprimere felicità, questo movimento nel felino può avere un duplice significato. Se la usa come un braccio e ci avvolge mentre lo accarezziamo va tutto bene se, invece, il movimento è rapido è il segnale di attacco. In mancanza di prede l’attacco può essere indirizzato verso le caviglie dell’umano di turno. Coda bassa e rigida, corpo contratto e sguardo attento, anche in questo caso si sta preparando all’attacco. C’è poi l’atteggiamento neutro: la coda ricade morbida verso il basso e accompagna il movimento sinuoso del corpo. Quando il pelo che la ricopre si attiva come se avesse preso la scossa elettrica, il significato è chiaro: paura e difesa. Drizzando il pelo sia sulla dorsale che nella coda, il micetto tenta di mettere in soggezione l’avversario ma in realtà ha una gran paura. Tentare di prenderlo in quei momenti, è rischioso perché graffierà. In alcuni momenti la coda può anche indicare dolore. Se il micio sta male tiene spesso la coda tra le gambe lungo la pancia o si abbraccia in una sorta di auto conforto. Da non confondere con l’atteggiamento di “acciambellamento”: il gatto fa una sorta di gomitolo, di solito nelle giornate invernali. Se vogliamo provare a capire la lingua dei felini, se davvero vogliamo loro un gran bene, sforziamoci di osservarli. Gli Amici Bestiali ringraziano.
Cultura
4 luglio, 2025Affetto, allerta, dolore. Il gatto comunica non solo miagolando ma con i movimenti. Una lingua che il suo umano deve conoscere
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