È Luciano Floridi il nuovo presidente della Fondazione Leonardo ETS, costola della multinazionale italiana aerospaziale Leonardo. La nomina del filosofo dell’informazione rappresenta una novità importante per chi ha l’obiettivo di fare divulgazione tecnologica. Fondatore del Digital Ethics Center alla Yale University, Floridi è riconosciuto a livello internazionale come uno dei massimi esperti di trasformazioni digitali. Ed è proprio nel cuore della trasformazione digitale e scientifica che la Fondazione Leonardo si pone come un punto di riferimento per la formazione delle nuove generazioni, in un mondo in cui narrazione e contronarrazione si collocano sullo stesso livello e in cui le informazioni circolano sempre più spesso senza filtri. In una società in cui, se a dirlo sono un milione di utenti sui social network, due più due fa cinque, come fare a dimostrare che - senza ombra di dubbio - due più due fa quattro e solo quattro? Attraverso le fonti più accreditate, certo, ma anche attraverso le competenze scientifiche e tecnologiche.
Nata nel 2018, il primo obiettivo della Fondazione è quello di contribuire al rinnovamento della didattica nelle scuole di ogni ordine e grado, cercando di ridurre allo stesso tempo il gap generazionale grazie a format divulgativi come documentari e approfondimenti, veicolati in maniera crossmediale attraverso tv, radio, podcast, social e internet (fondazioneleonardo.com). Anche perché la frammentazione dell’informazione rischia spesso di lasciare i ragazzi senza una bussola interpretativa. «Le nuove generazioni», dice Roberto Cingolani, amministratore delegato di Leonardo, «hanno una memoria pronta a ricevere informazioni, il rischio è che le ricevano scorrelate e che diventino cittadini poco consapevoli». Il professor Cingolani sottolinea anche l’importanza di portare una visione informata dei pro e dei contro delle tecnologie. «L’intelligenza artificiale è una cosa bellissima ma, se usata male è pericolosa; bisogna stare attenti a preparare le nuove generazioni a utilizzare qualsivoglia tecnologia in maniera illuminata», aggiunge.
«Non esiste l’intelligenza artificiale. Esistono incredibili, potentissime tecnologie che, nelle mani di un’intelligenza umana capace, potranno fare delle cose straordinarie», chiosa Luciano Floridi. È questa fiducia profonda nel Paese e nei giovani, spiega poi il presidente, che muove gli sforzi della Fondazione Leonardo Ets. «È venuto il momento di rimboccarci le maniche», dice Floridi, lanciando quella che sarà la formula, breve eppure chiara, che guiderà questo lavoro: «Fare meglio, insieme». E per riuscirci, oltre all’informazione, esiste il valore della conoscenza critica. «Il nostro obiettivo è fornire una chiave di lettura per interpretare i cambiamenti in corso, analizzare i dati, metterli in discussione, reinterpretarli», afferma Helga Cossu, giornalista e direttrice generale della Fondazione: «Puntiamo a fornire strumenti critici per una visione consapevole della realtà, cercando di offrire una lettura scientifica ai temi che catturano l’attenzione globale, aiutando a comprendere i meccanismi alla base di questi sviluppi». Con un’attenzione particolare alle donne: «In Italia c’è carenza di menti Stem», aggiunge Cossu: «C’è stato un miglioramento, ma in base ai dati più recenti le donne con una laurea in discipline Stem rappresentano circa il 39 per cento della popolazione laureata».
E allora come avvicinare le giovani generazioni a scienza, tecnologia, ingegneria e matematica? Creando format dal linguaggio accattivante, senza mai banalizzare i contenuti scientifici, da trasmettere proprio nei luoghi più affollati dai giovani: le scuole e i social network. Grazie a un protocollo d’intesa con il ministero dell’Istruzione e del Merito, la Fondazione realizza nel suo centro multimediale “Leonardo Digital Hub”, videolezioni gratuite, visibili sulla piattaforma Edulia Treccani Scuola. Il progetto “A scuola di STEM”, con la supervisione della responsabile Education Ilaria Iacoviello e del capo progetto Alessandro Morbioli, punta a sensibilizzare su intelligenza artificiale, cyber security, smart cities e molto altro. Attraverso le puntate condotte da Massimo Polidoro, Antonio Santamato e Sofia Porta, si vogliono supportare i docenti nell’insegnamento di materie complesse, con l’obiettivo di creare una library digitale da lasciare in eredità al Paese e costruire un ponte solido tra scuola, impresa e società. Proprio per questo, attraverso un contest, i bambini delle scuole elementari potranno vincere una visita negli studi tv, mentre i ragazzi delle scuole medie diventeranno divulgatori per un giorno. Gli studenti delle scuole superiori potranno invece visitare uno dei centri più rappresentativi dell’azienda per venire a conoscenza di tematiche relative alla cybersicurezza e allo Spazio.
La conoscenza, oggi più che mai, non può essere lasciata al caso: richiede un approccio critico, multidisciplinare e consapevole. E, soprattutto, richiede di essere coltivata con responsabilità e visione, affinché le giovani generazioni possano affrontare le sfide del domani con la necessaria lucidità e le giuste competenze. Per fare meglio, insieme.