In Francia, in Spagna, in Sud America: i giornali stranieri raccontano la scoperta sull'autore del bestseller

Ipnocrazia, l'inchiesta sul filosofo Xun fa il giro del mondo

Dalla Francia alla Spagna, dal Messico all’Argentina. La verità sull’autore di “Ipnocrazia” scoperta da Sabina Minardi e svelata su L’Espresso del 4 aprile, sta suscitando grande interesse.

Jianwei Xun, l’autore, non esiste - se non come nome collettivo di intelligenze artificiali e umani, come ha chiarito Andrea Colamedici, editore di Tlon e artefice dell’esperimento, nella nostra lunga intervista. E la stampa internazionale fa i conti con le questioni che la vicenda solleva: controllo delle fonti, rettifica delle notizie, identificabilità dell’intelligenza artificiale.

L’impressione più grande è, non a caso, nei Paesi latino-americani: “Ipnocrazia” era stato autorevolmente presentato come il probabile libro dell’anno.

A rilanciare L’Espresso è stata per prima, in Spagna, La Vanguardia. La storica testata di Barcellona è tornata sulla vicenda con un’opinione di Isabel Garcia Pagan, che cita il professor Carlos A. Scolari dell’Università Pompeu Fabra: “Negli anni Novanta l’Affare Sokal ha scosso le fondamenta delle scienze umane e sociali. Ora è la volta di Jianwei Xun, il filosofo inesistente generato dall'IA. Da un momento all'altro la vedova di Jianwei Xun apparirà per rivendicare i diritti d'autore...”, scherza.

Anche il quotidiano El País ha raccontato la nostra storia, annunciando di aver rimosso un pezzo nel quale si parlava del libro e del presunto filosofo di Hong Kong, chiedendo a Colamedici spiegazioni e precisando che la versione spagnola del libro uscirà con una postfazione che ricostruisce la verità.

Le Figaro aveva intervistato Xun il 5 marzo scorso, ma la pagina risultava ormai introvabile. Ora il quotidiano francese spiega perché, con un articolo dedicato a “L’affaire Jianwei Xun”: tra intelligenza artificiale ed errore umano.

Riprendono la nostra esclusiva La Voz, portale di notizie dal Venezuela;

Infobae, sito giornalistico con quartier generale a Buenos Aires;

Excelsior, periodico messicano che rilancia ai suoi oltre 2 milioni di follower;

elColombiano, uno dei principali quotidiani della Colombia. E la lista si allunga.

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