Un covo di misogini sconvolti dall’arrivo di una donna. Che si sottomette e poi ribalta i ruoli. Il testo di Pinter non invecchia mai

Nella rete di Ruth

Sono trascorsi esattamente 60 anni dalla prima rappresentazione di “The homecoming” (“Il ritorno a casa”) di Harold Pinter. Era il 3 giugno del 1965 quando la Royal Shakespeare Company, con la regia di Peter Hall, andò in scena al Aldwych Theatre di Londra. Erano altri tempi, certo, eppure  quell’opera che consacrò il successo del drammaturgo inglese ancora oggi apre squarci che svelano una voragine fatta di relazioni infernali e di violenza.

 

Erano diversi anni che il testo non veniva rappresentato in Italia. Lo allestì, per esempio, Peter Stein nel 2013, con un magnifico Paolo Graziosi, e Carlo Cecchi nel lontano 1981. In questi giorni è al Teatro Argentina di Roma con il titolo “Ritorno a casa” (traduzione di Alessandro Serra), diretto da Massimo Popolizio, una produzione della Compagnia Umberto Orsini, Teatro di Roma, Piccolo Teatro di Milano. L’azione si  svolge in una casa londinese di periferia, in cui vivono solo uomini: l’ex macellaio Max (Massimo Popolizio), i suoi due figli Lenny (Christian La Rosa) e Joey (Alberto Onofrietti), e lo zio tassista Sam (Paolo Musio), fratello di Max. È un covo di misoginia e il già precario equilibrio viene sconvolto dall’arrivo di Teddy (Eros Pascale), il figlio di Max che insegna Filosofia in America, e di sua moglie Ruth (Gaja Masciale). Ecco, proprio Ruth diventa il perno dello spettacolo, al centro di un ribaltamento di potere. La sua bellezza accende i desideri sessuali dei maschi di casa, che le propongono di restare lì e di prostituirsi, come faceva una volta. Lei accetta, ma detta le regole impugnando il potere. Quella che però potrebbe apparire come una situazione grottesca, in realtà rivela tutta la sua tragicità.

 

Cinismo e humor si mescolano in questo lavoro corale dai ritmi serrati, cinematografici, e con qualche tratto fumettistico (scene Maurizio Balò, costumi Gianluca Sbicca e Antonio Marras). Stavolta Popolizio, perfetto nel ruolo di Max, si mette al servizio della compagnia (in cui è da segnalare uno strepitoso Christian La Rosa). È il lavoro di squadra il segreto per dare forza alle parole di Pinter. Bravi.

Ritorno a casa

regia di Massimo Popolizio

Roma, Argentina, fino  al 25 maggio

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