Ogni qualvolta in Italia si entra nell’editoria si pensa subito al passaggio in politica, un salto obbligato quasi a giustificare l’impegno economico in un settore asfittico che può solo dare visibilità e ritorno esclusivamente in una sfera d’azione politica.
Io sono un altro tipo di editore.
Credo fortemente nella comunicazione, nella sua grande missione di poter migliorare, informare, educare ed intrattenere le persone.
Il mio impegno è per creare un giornale cartaceo che ritrovi lo spirito di una lettura lenta che cambi l’umore, l’atmosfera e la vista sulla vita, che sia di inchiesta ma anche di proposizione, che possa scatenare la passione per la politica come per l’economia, che gridi per le grandi ingiustizie, che sia vicino ai deboli, che sia per il green e per la pace, per ridurre le disuguaglianze, che sia contro le criminalità, che racconti i volti nuovi che cambieranno il mondo, che sia coraggioso, il giornale di chi ha voglia di cambiamento.
E poi tanto digitale.
Stiamo preparando un giornale 4.0, unico.
Un Net-Zine ovvero un network e magazine, i lettori saranno proattivi con una grande partecipazione.
L’Espresso diventerà una media company moderna aperta e rivoluzionaria. Sposando fortemente il digitale in tutte le sue declinazioni: video, radio, TV, e-book, podcast, blog, e-commerce, intrattenimento.
Sarà un’azienda del digitale innovativa in cerca di nuove soluzioni, sarà un giornale sorprendente. Ci saranno news ma anche notizie fuori dal tempo di cui c’è sempre bisogno. Sarà fatta da giornalisti ma anche da gente curiosa intelligente e che ce l’ha fatta, saprà accompagnare il cambiamento e parlerà i linguaggi ibridi e contaminati dei giovani. Una vera piattaforma per promuovere la collaborazione tra soggetti pubblici e privati. I temi trattati spazieranno dal problema delle risorse idriche, ai computer quantici, della space economy, alla sharing economy, fin tech, edutech e tanto altro. Un giornale che terrà conto dell’uomo potenziato che grazie agli smartphone potrà fare, dire e imparare alla velocità della luce.
Avremo una redazione funambolica spinta dalla passione per un giornalismo di verità ed inchiesta. Non avremo nessun rapporto di soggezione e di dipendenza. Il nostro giornale sarà un vero contenitore di fatti e di opinioni un motore attivo che promuove inchieste, rivela retroscena e suscita scandali.
Il giornale veicolo di identità ed orgoglio. I nostri lettori saranno coloro che vogliono una vita intensa, essere capiti, ascoltati e vivere da protagonisti. Una vera rivoluzione nel settore.
L’Espresso è colui che ha saputo esprimersi, da oggi rilanciamo pensando di far esprimere tutti.