![](https://static.lespresso.it/fullwidth/01c/660d9614-b99f-9b34-d4f2-fbd085ce701c.webp)
![](https://static.lespresso.it/fullwidth/0e2/ceb65f72-9b8d-9a3f-5fd6-78b12a4010e2.webp)
«L’intelligenza artificiale (Ia) è uno strumento con impatti positivi in diversi campi, dalla medicina all’automazione, ma presenta rischi oggettivi. I dati, infatti, fotografano la paura degli italiani per la possibile perdita di posti di lavoro o per utilizzi potenzialmente non etici. La sua applicazione deve quindi essere assolutamente regolamentata, affinché il progresso vada di pari passo con
le esigenze etiche e lavorative dei cittadini». Gianni Prandi, fondatore e membro del Cda di Vidierre.
![](https://static.lespresso.it/fullwidth/f72/95603b62-3789-194a-f51e-9fc6b8939f72.webp)