Economia
2 settembre, 2025Articoli correlati
A dirlo è il rapporto dell'Agenzia europea per la difesa. +19% rispetto al 2023, mai cifre così alte. Il numero uno dell'Eda: "Per arrivare al 3,5% servirà una spesa totale di oltre 630 miliardi all'anno"
Nel 2024 l'Agenzia europea per la difesa (Eda) ha registrato la spesa più alta dall'inizio della raccolta dei dati. Nel suo rapporto annuale sui dati relativi alla difesa (per il periodo 2024-2025), l'Eda sottolinea come la spesa per la difesa dei 27 Stati membri abbia raggiunto una cifra senza precedenti: 343 miliardi di euro. Si tratta di un aumento del 19% rispetto al 2023, che tocca l'1,9% del Pil - avvicinandosi sempre di più a quel 5% richiesto dagli Stati Uniti di Donald Trump -. È la prima volta che gli investimenti nella difesa superano i 100 miliardi di euro.
"L'aumento, determinato in gran parte dai livelli record di acquisti di attrezzature e dai crescenti investimenti in ricerca e sviluppo, riflette la determinazione degli Stati membri a rafforzare le capacità militari dell'Europa in risposta all'evoluzione del contesto di sicurezza", riporta l'Agenzia europea per la Difesa.
Una spesa ingente per gli standard del vecchio continente, ma ancora ben lontana da quella sostenuta dall'alleato oltreoceano. Per questo, continua il rapporto, è necessario continuare a investire nel settore e nella collaborazione tra le forze armate comunitarie.
"L'Europa sta spendendo cifre record per la difesa al fine di garantire la sicurezza dei nostri cittadini, e non ci fermeremo qui. Questi investimenti saranno destinati a tutti i settori, dalla ricerca e sviluppo all'approvvigionamento congiunto e alla produzione di componenti essenziali per la difesa", ha sottolineato l'Alta rappresentante dell'Unione europea, Kaja Kallas. "È incoraggiante vedere gli Stati membri dell'Ue portare la loro spesa per la difesa a livelli record. Il raggiungimento del nuovo obiettivo della Nato del 3,5% del Pil (in armamenti tradizionali, ndr) richiederà uno sforzo ancora maggiore, con una spesa totale di oltre 630 miliardi di euro all'anno. Tuttavia, dobbiamo anche cooperare strettamente, trovare economie di scala e aumentare l'interoperabilità", ha aggiunto il numero uno dell'Eda André Denk.
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