La mobilitazione in risposta all'emendamento al decreto Scuola presentato dal senatore di Forza Italia Mario Occhiuto. La proposta introduce un contratto “bis” senza copertura per malattia o maternità

Senato, i ricercatori precari hanno protestato contro i contratti senza tutele

Un gruppo di giovani ricercatori precari ha organizzato una protesta davanti a Palazzo Madama. I manifestanti sono stati fermati dalle forze dell’ordine, che in alcuni casi hanno proceduto all’identificazione. Lo riporta l'Ansa. A causare la mobilitazione è stata l'approvazione in commissione Cultura di un emendamento al decreto Scuola, presentato dal senatore di Forza Italia Mario Occhiuto

La proposta introduce una seconda forma contrattuale per i ricercatori precari, meno onerosa rispetto a quella attuale. L’emendamento è pensato per chi ha già conseguito il dottorato e introduce l'incarico post-doc. Prevede contratti da uno a tre anni, anche non continuativi, ma senza copertura per malattia o maternità. Il trattamento economico non potrà essere inferiore a quello di un ricercatore confermato a tempo definito. L'obiettivo del provvedimento è aumentare il richiamo internazionale degli atenei italiani e attrarre i cervelli in fuga dagli Stati Uniti, ora che Donald Trump sta depotenziando le istituzioni accademiche americane. Una strada già intrapresa dalla Francia

"Ma come si può parlare di attrattività internazionale proponendo indennità invece che diritti?". È la domanda posta dall’Associazione dei dottorandi e dottori di ricerca italiani (Adi), che denuncia l’introduzione di “uno strumento giuridicamente anomalo e privo delle garanzie del lavoro subordinato – per attività di ricerca, didattica e terza missione – che costituisce un grave precedente, svilisce la dignità professionale dei ricercatori, contraddice i principi costituzionali di una Repubblica fondata sul lavoro ed espone l’Italia al rischio di infrazione degli obblighi assunti in sede europea”.

 

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