Ospite della sesta puntata del format “L’Aperitivo”, il podcast di Politica e La Giovane Roma di cui L’Espresso è media partner, è stato Alessandro Cattaneo, deputato di Forza Italia, già Sindaco di Pavia. Rivendica di perseguire una politica concreta e non “cinicamente strumentale”, vicina ai cittadini e alle loro esigenze. “La cosa di cui vado orgoglioso, ancora oggi quando giro per la mia città, è che nessuno mi chiama 'Onorevole', tutti mi chiamano 'Sindaco'”, racconta Cattaneo. Nella sua carriera politica è stato decisivo l’ingresso in Forza Italia e l’incontro con l’allora premier Silvio Berlusconi, personalità da cui ha ripreso - a suo dire - “la grande apertura mentale” utile nella sua esperienza come primo cittadino. Questa la carta che, secondo il deputato, va oggi giocata nei diritti, nel fine vita e nelle liberalizzazioni economiche.
Il rapporto con l’opposizione
Tra Renzi e Calenda, Cattaneo opterebbe per l’ex premier, in quanto “talento della politica” e “molto più politico” rispetto a Calenda. Di Elly Schlein afferma che “si batte per le tesi in cui crede”. Negativo, invece, il parere espresso su Giuseppe Conte: “Sembra recitare troppe parti in commedia, non dice veramente quello in cui crede”, ha aggiunto Cattaneo.
La pace in Ucraina e il ruolo degli Stati Uniti
Cattaneo guarda con ottimismo al raggiungimento di una pace giusta e duratura in Ucraina, per la quale il deputato sottolinea l’impegno profuso dall’amministrazione Trump. “Un’amministrazione nuova, vale per Trump, ma vale anche se avesse vinto Kamala Harris, è un’opportunità per aprire un percorso di pace” […] Forza Italia è amica degli Stati Uniti, sempre”. Sbagliata, invece, l’introduzione dei dazi, “ciò di più lontano ci possa essere dall’imposizione economica liberale”; una misura protezionistica, continua Cattaneo, che può essere contrastata soltanto avanzando la “dimensione europea”, che “ci fa stare al tavolo dei giganti”.
Il futuro di Forza Italia e la premier Meloni
Guardando al centrodestra, Cattaneo non rifiuta a priori l’idea di un eventuale allargamento, che potrebbe saldare il centro e il suo riformismo - a suo tempo rappresentata dal Terzo Polo - attraverso due bussola guida: il dinamismo e l’innovazione. Riprendendo le parole di Antonio Tajani, il deputato forzista sostiene che “lo spazio politico tra Meloni e Schlein è grande”. “Scommetto tre spritz che Meloni arriva alla fine della legislatura”, aggiunge.
Il consiglio per le nuove generazioni
Infine, un monito lanciato ai giovani: coltivare le proprie passioni senza lasciarsi intimorire dai sacrifici talvolta richiesti. “Rimanete voi stessi, non è facile in politica, e andate fino in fondo”, perché alla fine “non c’è soddisfazione più grande che, nel piccolo o nel grande, essere riusciti a trasformare un’idea in una progettualità ed avere cambiato le cose così come le avevate in mente”.
*A cura di Fiammetta Fraggiaro