Negli ultimi anni si è parlato molto del ruolo dei giovani nella politica, spesso sono stati descritti come disinteressati, intellettualmente poco impegnati e distanti dalla cosa pubblica. Ma questo ritornello, purtroppo ancora diffuso non tiene conto di una realtà molto più complessa e variegata. Oggi più che mai, i giovani non sono solo il futuro della politica : sono il suo presente. Ma per arrivare appunto al presente che ci interessa, dobbiamo partire dal passato. Era il 18 Aprile 1982, quando a Milano, Enrico Berlinguer pronunciò queste parole:" I giovani non devono solo prepararsi al domani, ma essere protagonisti oggi ", una frase solenne in quel momento storico, ma tutt'ora carica di significato. 

Il contesto aveva una sua connotazione precisa, era infatti il congresso nazionale della Federazione giovanile Comunista Italiana. Ma per i migliaia di giovani che lo ascoltavano, era un modello da seguire, un modello che li spingeva anche ad iniziare a fare politica. Se pensiamo che in quarant'anni la quota di giovani elettori sotto i 35 anni è diminuita di più un terzo, beh, forse non possiamo dire che è solo colpa loro. Dove sono finiti oggi, i modelli politici da seguire ? Se si vuole dare linfa nuova alla classe dirigente del nostro Paese, si deve puntare sui giovani come modelli di buona politica, facendoli crescere, ma non con gli slogan, non come manichini in vetrina o scudi da schierare in prima serata, ma bensì come fanno gli agricoltori, che si prendono cura dei propri campi pensando agli anni avvenire. Ecco perché è essenziale che i giovani partecipino alla politica, per costruire modelli nuovi e creare finalmente per loro e per le generazioni che verranno, un futuro ma al presente.

Classe 1996, vicentino, vive a Villaverla dove è consigliere comunale delegato alle Politiche Giovanili, Agricoltura e Promozione del Territorio. È segretario della sezione cittadina della Lega. È inoltre direttore commerciale di un'importante azienda della sua provincia.