Sempre più spesso, parlando con coetanei, sento crescere un sentimento di sfiducia. Frasi come “In Italia non c’è futuro” tornano con insistenza, lasciandomi un duplice effetto: delusione ma anche responsabilità. Da giovane impegnata in politica non posso ignorarle: credo sia nostro compito restituire fiducia e prospettive. La presenza dei giovani nelle istituzioni non è un dettaglio ma una condizione per il rinnovamento democratico. Non basta rappresentare una generazione: occorre portare idee nuove, visioni che nascono dal presente e guardano al futuro. Spesso incontriamo diffidenza dagli adulti che, forti dell’esperienza, tendono a sottovalutare i giovani. L’esperienza da sola non basta a leggere i cambiamenti sociali e tecnologici: serve dialogo sincero, non gerarchico. Se vogliamo uno Stato capace di funzionare, serve una nuova classe dirigente motivata e preparata. Capisco chi pensa che andare all’estero sia la via più semplice, ma non è la mia: preferisco restare e lottare perché l’Italia torni un Paese dove sia possibile sognare. Oggi il nostro sistema fiscale e burocratico soffoca chi vuole mettersi in gioco: non basta denunciarlo, va cambiato. Servono libertà economica, fiducia nell’iniziativa privata, che premi chi rischia, aprendo veri spazi ai giovani imprenditori. Sono valori concreti, che mi guidano in Forza Italia. Vorrei tornasse l’orgoglio di partecipare alla vita politica, a prescindere dal colore. Perché la democrazia vive di confronto, non di pregiudizi.

Classe 2005, è stata eletta CdA presso l’università degli studi di Bergamo. È Segretario provinciale di Forza Italia giovani Bergamo, e membro del Consiglio Nazionale del medesimo partito. È stata la più giovane candidata alle ultime elezioni comunali di Bergamo a soli 18 anni.