I 70 anni de L'Espresso
16 luglio, 2025A pochi giorni dall’improvvisa scomparsa del segretario generale del Partito comunista italiano, L’Espresso dedicava all’uomo e al politico una lunga apertura che comprendeva anche il ricordo di Giorgio Bocca
Con la sua “sardità”, il suo stile, il suo carattere e le sue idee, Enrico Berlinguer aveva cambiato per sempre il partito comunista italiano, scriveva Giorgio Bocca su L’Espresso del 17 giugno 1984. Aveva introdotto il pluralismo e l’eurocomunismo, rompendo il legame storico con il partito sovietico. Aveva tuttavia portato sulle spalle un peso forse più grande di quanto riuscisse a sopportare. Il Pci dopo di lui sarebbe stato in ogni caso un’incognita, secondo Bocca, era grazie a Berlinguer che il partito aveva ritrovato la sua «morale». Proprio a Bocca, dunque, il giornale aveva affidato il primo degli articoli dedicati alla memoria del segretario del Pci, scomparso pochi giorni prima (11 giugno). Seguiva poi il pezzo firmato da Fabrizio Coisson e Francesco De Vito sul futuro del partito e sulle prospettive dei successori di Berlinguer a capo delle tante anime del Pci. «Navigare in questo arcipelago comunista sarà un’impresa assai più ardua» scrivevano. Pochi giorni dopo la scelta del segretario ricadde su Alessandro Natta.
Abbiamo raccolto una selezione delle copertine più iconiche, suddivise per decennio. Scorretele, sarà come passeggiare nel tempo. E votate quelle che, secondo voi, sono le migliori. Ogni mese, sbloccheremo un nuovo decennio, fino ad arrivare ai giorni nostri. Le copertine più apprezzate diventeranno le protagoniste di una mostra dedicata ai 70 anni de L'Espresso.
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