L’attore indiano e produttore di film è stato beneficiario di un fondo offshore, insieme a sua figlia Krishna e al figlio Jai “Tiger”, anche lui attore.
La suocera di Shroff, Claude Marie Dutt De Cavey, deceduta nel 2011, aveva creato il fondo, chiamato Media Trust, con sede in Nuova Zelanda, nel 2005. I Pandora Papers includono una fattura pagata al London Fiduciary Trust Group per la gestione riservata del fondo, che è stato chiuso nel 2013. Finora in India nessuno ne sapeva nulla.
Molte delle celebrità che compaiono nei Pandora Papers sono o beneficiari o creatori di trust: fondi offshore che possono essere usati per assegnare future eredità distribuire e proteggere i patrimoni dal fisco o dai creditori.
I documenti includono un “memorandum di desideri”, basato su discussioni tra Shroff e la fiduciaria che gestiva il trust. Secondo il documento, Shroff cercava di essere considerato il primo beneficiario del Media Trust. Mentre, per gli esperti, «la chiave di un vero trust è che gli amministratori siano del tutto indipendenti. C’è un problema quando l'indipendenza esiste solo sulla carta».
La moglie di Shroff, Ayesha, ha dichiarato al consorzio che lei e suo marito non sono affatto a conoscenza che sia mai esistito alcun un trust di famiglia.