Instancabile animale di scena, la Streep, 58 anni, è protagonista di quattro film del 2007 e altrettanti in uscita nel 2008. Da pellicole impegnate come 'Rendition' di Gavin Hood, in cui interpreta uno dei capi della Cia che dà l'ordine di torturare un innocente sospettato di terrorismo, al dramma 'Leoni per agnelli' di Robert Redford, nel ruolo di una giornalista che un rampante senatore repubblicano (Tom Cruise) cerca di manipolare. Nel mezzo di questo turbillon la Streep appare serafica, calma, bellissima, e si presenta a questa intervista a New York senza trucco, con i lunghi capelli biondi legati in una semplice coda di cavallo.
In 'Leoni per agnelli' lei interpreta una reporter: com'è stato, dopo tanti anni di interviste, essere dall'altro lato della barricata?
"Non creda che ci sia una grande differenza tra lei e un attore. Parte integrante del lavoro di un giornalista, soprattutto in politica, è saper affrontare un'intervista con la consapevolezza che l'intervistato ti dice un sacco di bugie, quindi devi scavare per trovare la verità. In un certo senso è quello che fa un attore: rivangare la superfice e cercare la verità nascosta sotto le apparenze, quello che lo anima e che fa muovere quella particolare storia".
Lei è stata descritta come un'artista e donna brillante, divertente, ambiziosa, intuitiva. Secondo lei, qual è la sua più spiccata virtù, quella che davvero la definisce?
"L'impazienza, che è anche il tratto peggiore del mio carattere: senza l'impazienza non avrei fatto nulla nella vita. Credo di avere un'altra virtù, una virtù che manca del tutto a George Bush: sono capace di ammettere gli sbagli fatti. E ho molta energia vitale: sono adrenalinica per natura".
Anche il suo film 'Rendition' è al centro dell'attenzione in questi giorni. Un commento?
"È stato incredibile negli ultimi giorni aprire il giornale e vedere che la tortura è ancora un argomento di dibattito: è incredibile che i legislatori si permettano di porsi la domanda se sia o meno contro la nostra Costituzione".
Vede speranze di cambiamento fra i giovani?
"Ho quattro giovani americani intorno, i miei figli, e guardandoli crescere sono convinta che le cose possano cambiare molto rapidamente. Credo che il pendolo stia cominciando la sua fase di oscillazione in una direzione diversa, più attenta all'ambiente".
Nel lavoro, i suoi figli seguono i suoi passi?
"Mio figlio fa il musicista a Los Angeles e per mantenersi lavora in una galleria d'arte, Mamie (che ha interpretato il ruolo della Streep da giovane nel recente 'Evening' con Vanessa Redgrave, ndr.) sta recitando in teatro a Williamstown, Gracie è all'università e il più piccolo sta finendo il liceo. Sono tutti molto presi dalle loro vite, e ovviamente riceveranno tutti i necessari incoraggiamenti da noi genitori, qualunque decisione prendano".
Ultimamente lei sta lavorando tantissimo, non abbiamo mai visto tanti suoi film in produzione. Lei sfata il concetto che non ci sono ruoli per donne oltre i 50 a Hollywood.
"Credo che sia anche un effetto del periodo in cui viviamo. Ci sono più film su argomenti importanti e complessi, adatti ad attrici della mia età. Questo è anche dovuto al fatto che ci sono più donne in posizioni decisionali, e in questo senso la situazione sta migliorando rispetto a quando ho cominciato: alle donne al potere non interessano solo belle ragazze di 20 anni".
"No, ma ho vissuto tutto questo attraverso le crisi delle mie figlie, soprattutto quando erano più giovani: per me basta che si mettano una T shirt e sono bellissime, mentre loro si sentono sempre orribili, un concetto rinforzato dall'industria della moda e della pubblicità. Lo vedevo già io da ragazzina, quanto le pagine delle riviste di moda mi facessero sentire inadeguata. Ho passato anni a cercare di convincerle che è quello che fanno nella vita che conta, non il loro look, ma è difficile convincerle. Per fortuna io non ho di questi problemi: la mia faccia mi va bene com'è, i capelli pure".
Quali sono i vestiti preferiti nel suo armadio?
"Cerco di minimizzare, di avere il meno possibile. Ci sono tre cose di cui non mi stanco mai: un certo paio di jeans, una camicia e una giacca che mi piace particolarmente. Ho ancora cose dai tempi dell'università: è tragico, ma poi sono le cose che le mie figlie mi portano via, perché tutto quello che è vintage è adorabile. Tanto io in quei vestiti non ci entro più. Il problema è quando mi devo vestire per qualche occasione elegante: allora meno male che c'è Valentino, che adoro e che è sempre molto generoso con me. È un genio: è imbarazzante pensare da quanti decenni è sempre al top del mondo della moda".
Nel film che ha appena finito di girare, 'Mamma mia', lei canta dall'inizio alla fine...
"È stato bellissimo. Chiunque abbia lavorato con un gruppo di musicisti sa che la musica dà una grande gioia. C'è un grosso valore nel fare film come 'Rendition' o 'Leoni per agnelli', ma poi li devi equilibrare con un'infusione di gioia nel mondo".
Conosceva gli Abba?
"Sì, ma erano vent'anni che non sentivo la loro musica, non avevo più pensato a loro. Ma quando ho preso in mano il copione di 'Mamma mia' e abbiamo cominciato le prove, mi sono resa conto che mi ricordavo tutte le parole delle loro canzoni. Hanno proprio segnato un periodo della nostra vita, quei ragazzi".