Un gruppo di ragazze che si oppone alla prepotenza e alla violenza dei maschi. Nell'America degli Anni Cinquanta. Ma non così diversa dal nostro presente. Così 'Foxfire' insegna che ribellarsi è giusto

Di fronte al giudice che la condanna, Legs (Raven Adamson) non si piega. Guardandolo in volto, la quindicenne mantiene fede alla propria rivolta. «Questa corte non ha giurisdizione su di me», gli dice sicura. L'uomo resta silenzioso. La sua risposta sta nel suo sorriso appena accennato, sarcastico. Quale speranza può avere, la giovanissima Legs, contro la prepotenza d'uno Stato classista e maschile? Racconta appunto la storia di una rivolta, "Foxfire - Ragazze cattive" ("Foxfire", Francia, 2012, 143'). Tratto da un libro di Joyce Carol Oates, e girato in inglese, il film di Laurent Cantet e del cosceneggiatore Robin Campillo è ambientato nella provincia americana degli anni Cinquanta, con la sua intolleranza, la sua chiusura, la sua violenza.

Contro tutto questo, e contro le angherie crudeli dei suoi coetanei maschi, reagisce Legs, presto seguita da un piccolo gruppo di compagne. Denominatesi Foxfire, e sempre più fiere della loro militanza, le ragazzine imparano a difendersi e ad attaccare, senza tener conto della legge. È infatti per aver rubato un'auto che Legs viene spedita in riformatorio, impaurita ma non domata.

Quando poi esce, torna tra le sue Foxfire ben decisa a vincere. A dargliene il diritto è la convinzione che per lei, e per le donne in genere, non ci siano né giustizia né rispetto, nel mondo della prepotenza maschile. Per la giustizia e il rispetto è dunque la sua rivolta. Questo, giorno dopo giorno, azione dopo azione, annota nelle sue cronache battute a macchina Maddy (Katie Coseni), sulla cui memoria è costruito il film. E però, giorno dopo giorno, azione dopo azione, la giustizia e il rispetto cedono il posto alla forza, alla violenza, alle angherie.

Così capita alle rivolte che dimentichino le proprie buone ragioni, e che finiscano per tradire se stesse. Ma proprio quando questa "involuzione" sta per compiersi - quando un uomo sta per essere ucciso - Legs sa ritrovarle, le sue buone ragioni. E sa affrontare il rischio di pagare per quel che ha fatto. Così, piena di coraggio responsabile, la ricorda Maddy, crucciata dal rimpianto d'una rivolta interrotta, d'un futuro sognato e perduto. D'altra parte, qualche anno dopo quei fatti, le capita tra le mani un quotidiano su cui spicca una foto scattata sulla Sierra Madre, dove la guerriglia sta per abbattere la dittatura di Fulgencio Batista. In mezzo ai ribelli c'è una donna. Potrebbe essere Legs, di nuovo. Se così fosse, il sorriso di quel tal giudice sarebbe confutato.

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