Intervista

Giorgio Vallortigara: "La matematica è un istinto che abbiamo tutti"

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Tutti abbiamo il "senso del numero". E i professori devono imparare a sfruttarlo. La parola al professore di neuroscienze e direttore del centro Mente-Cervello di Trento

Giorgio Vallortigara, professore di neuroscienze e direttore del centro Mente-Cervello di Trento, è convinto che la matematica è un istinto che abbiamo tutti. Come spiega anche nel recentissimo “Cervelli che contano”, scritto con Nicla Panciera e pubblicato da Adelphi. Gli abbiamo chiesto come si può migliorare l’insegnamento della matematica.

Perché i ragazzi italiani hanno risultati così insoddisfacenti nei test di matematica?
«Non è un dato riferibile all’intera scuola italiana. L’anno scorso qui in Trentino gli studenti si sono classificati tra il quarto e il quinto posto. E il Trentino è tra le poche zone in cui il risultato ai test di matematica negli istituti tecnici è simile a quello dei licei. Quindi è un problema di come funzionano le scuole: di quanto bene sono finanziate e sostenute… »

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Quali errori si fanno oggi?
«Il problema è che nella testa dei bambini c’è già molta matematica! Non sono contenitori vuoti, possiedono un sistema, di cui li ha dotati l’evoluzione biologica, che chiamiamo ANS (Sistema Numerico Approssimato). Chi ha un buon “senso del numero” ha anche buone capacità nella matematica formale, quella che si impara a scuola. Ad esempio, se si mostrano su uno schermo di computer pallini gialli e blu in diverso numero, con il compito di dire se ce ne sono di più gialli o blu, i bambini di età prescolare mostrano molta variabilità nelle prestazioni. E dopo qualche anno di scuola, i più bravi nel test ?sono anche più bravi in aritmetica. Ma l’esercizio del senso del numero può migliorare ?le prestazioni e l’apprendimento della matematica a scuola. Lo psicologo Stan Dehaene, per esempio, ha sviluppato giochi al computer per esercitare nei bambini questo istinto».

Com’è la preparazione dei ragazzi che arrivano all’università? Che differenza nota tra chi arriva dal classico e chi dallo scientifico?
«Non noto una grande differenza tra tipologie di scuola, bensì tra singole scuole. ?Il che mi fa sospettare che la grande differenza la fanno gli insegnanti. Come sempre, ?un bravo insegnante può riuscire a farti amare la matematica per il resto della vita».