Dall'Oscar del 2006 la sua carriera è stata inarrestabile

Bella, Brava e “bankable”: Marion Cotillard, oltre al talento, ha la fortuna di garantire successo al botteghino sia in Europa che negli Stati Uniti. C’è chi ha calcolato che, ad oggi, i film dove è apparsa da protagonista hanno incassato più di tre miliardi di dollari nel mondo. Non male, considerando che nel 2006, quando Olivier Dahan la scelse per impersonare Édith Piaf nel biopic “La vie en rose”, i finanziatori tagliarono i fondi ?al regista, perché avrebbero preferito Audrey Tautou, allora più famosa a livello internazionale. Come siano andate le cose è noto: Marion diventando Piaf ha vinto l’Oscar come miglior interprete femminile (ed è stato il primo mai andato a una performance ?in francese). Da allora la sua carriera non si è più fermata.

Christopher Nolan, dopo averla diretta in “Inception”, pur di riaverla ha rinviato nel 2012 l’inizio delle riprese di “Il cavaliere oscuro - Il ritorno” perché lei era incinta del primo figlio. Nel frattempo l’attrice si è dedicata anche ai cartoon e ai video musicali, dando la voce (sia in inglese che in francese) alla Rosa del “Piccolo Principe” di Mark Osborne, interpretando la protagonista di “Avril et le monde truqué” di Christian Desmares ?e Franck Ekinci e apparendo nel videoclip mistico/noir “The Next Day”, al fianco ?di David Bowie e Gary Oldman.
Cinema
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A Londra, in occasione di un’anticipazione del film “Assassin’s Creed”, Cotillard era raggiante. Con la nuova gravidanza ancora invisibile, ha annunciato «dopo aver fatto cinque film nell’ultimo anno, ora mi prenderò una pausa perché voglio dedicarmi solo ?ai miei figli. Non mi farà male restare a casa per un anno». E in effetti, dopo essere stata “Lady Macbeth” per Justin Kurzel accanto a Michael Fassbender - la stessa squadra ?di “Assassin’s Creed” - l’attrice è stata protagonista di altri quattro film: “Mal di pietre”, dal romanzo di Milena Agus amatissimo anche in Francia, poi ha girato “Juste la fin ?du monde” del golden boy del cinema canadese Xavier Dolan, quindi “Les fantômes d’Ismaël” di Arnaud Desplechin e infine “Rock ’n Roll”, diretto e interpretato ?dal suo compagno, Guillaume Canet.

E così, da brava madre amorevole, l’attrice parlando con i giornalisti ha elegantemente schivato ogni pettegolezzo, cogliendo invece ogni occasione per parlare dei grandi problemi del mondo. Nonostante i rigurgiti di nazionalismo xenofobo che infettano il pianeta, l’attrice si dice certa che «Marine Le Pen non sarà mai presidente della Francia, perché noi siamo meglio di così», ribadendo altresì che «nemmeno Donald Trump ?ha alcuna speranza negli Stati Uniti, perché l’America non eleggerà mai un pazzo: è ?il passato del tycoon che ne bloccherà la corsa. Certo è comunque spaventoso ?che una persona del genere sia arrivata fino alla candidatura alla presidenza».

«Trump e Le Pen sono solo due degli esempi allarmanti che dimostrano come, ?in tutto il mondo, ci sia ormai una totale mancanza di fiducia in chi governa», ?conclude l’attrice. «I politici sono diventati rappresentanti degli interessi ?delle grandi società, anziché della gente». E Brad? I fanatici del gossip ?si rassegnino: Marion ha cose ben più serie a cui pensare.