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HitRecord, il social che fa guadagnare grazie alla creatività

di Mauro Pelella   20 aprile 2016

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Nasce un sito che mette insieme la bravura di ognuno per un progetto comune. Si parte da un'idea che tutti possono contribuire a realizzare. Un brain storming collettivo, nato dalla mente dell'attore Joseph Gordon Levitt, che ha già dato vita a film, serie tv, libri e musica. E alla fine gli utenti fanno qualche soldo

Un po' talent scout, molto social, ma con il senso degli affari. Si chiama HitRecord. Immaginate di essere anche solo vagamente creativi. Vi verrà in mente un bel motivetto, l'inizio di un buon racconto, disegnerete un personaggio buffo, ma non avrete da soli i mezzi o le capacità per realizzare i vostri progetti.

Forse varrebbe la pena di provare a collaborare con qualcuno come o più bravo di voi e vedere se da quell'idea può nascere qualcosa di divertente, bello, originale.

E non è tutto, potreste anche guadagnare dei soldi. Come? HitRecord si definisce un social network, ma più correttamente si tratta di una casa di produzione collaborativa. In pratica, il progetto si forma intrecciando i contributi degli iscritti, fino a diventare appetibile per il mercato. Nel 2012 la community produce così “Little Red Hood Redux”, una rielaborazione illustrata di Cappuccetto Rosso.

Si parte dal concept scritto da un utente, un secondo utente disegna l'illustrazione della copertina ed un terzo la impagina, un quarto riscrive la storia secondo le indicazioni del progetto, una miriade di disegnatori e grafici si mettono all'opera per illustrare la storia e alla fine si selezionano collettivamente una cinquantina di immagini. Il libro viene stampato e distribuito.

L'autore del concept è l'utente Little Joe, altro non è che l'attore Joseph Gordon Levitt, 34 anni, la faccia da bravo ragazzo e un sorriso furbetto. Una nomination al Golden Globe, compare in film mainstream, vedi “Il cavaliere oscuro­. Il ritorno”, così come in produzioni indipendenti di successo, come “(500) giorni insieme”.

Come nelle più classiche favole della rete, tutto inizia per gioco. Joseph e il fratello Dan nel 2004 aprono un sito in cui postare i propri video e raccogliere i commenti dei “passanti”.

Col tempo il gioco diventa impegnativo, chi guarda i video inizia a dare suggerimenti su come migliorare e sviluppare i progetti e il sito si trasforma progressivamente in un luogo dove incontrarsi e scambiare idee, un laboratorio creativo. Nel 2010, pochi mesi prima della morte per overdose di Dan, la HitRecord lancia la sua nuova piattaforma e Joseph si ritrova a gestire il tutto.

COME FUNZIONA
A un anno dalla pubblicazione arrivarono i primi soldi per tutti. Al netto dei costi e tolto il 50% che spetta alla HitRecord, ci sono da dividere 22.000 dollari circa. L'utente Little Joe riceverà il 10% di questa somma, a chi ha lavorato alla copertina il 5%, i restanti 17.000 dollari, pari al 75% del guadagno, vengono divisi tra i vari illustratori a seconda della grandezza e della posizione dei disegni.

Se un'illustrazione funzionava, ma è stata modificata per l'uso, una fetta più grande spetta all'autore, una piccola parte a chi l'ha ritoccata. In questo caso, si va da un minimo di 19 dollari, fino ad un massimo di 362. Come ogni social network che si rispetti, bisogna iscriversi e accettare delle condizioni. Chi si registra mette a disposizione le proprie idee, o creazioni, per uso non esclusivo della HitRecord, concedendo altresì agli altri iscritti il diritto di “modificare, riadattare o remixare” con altri lavori il proprio. Ma il gioco non finisce qui.

Se il vostro Record ­così viene definito ogni percorso creativo di un'opera­ cattura l'attenzione del “produttore” del sito, la vostra canzone, il vostro testo, potrebbero uscire dai confini del social e diventare realtà. La HitRecord cercherà sponsor e distributori, venderà la vostra opera collettiva e, se ci saranno guadagni, la metà verrà divisa tra tutti gli artisti che hanno contribuito al lavoro in percentuale relativa al loro apporto.

Ogni sei mesi sul sito vengono pubblicati i dati relativi agli introiti e alle spese. Per ogni nuova produzione, sul social viene pubblicata una “profit proposal”, una proposta di pagamento, per stabilire come dividere gli eventuali guadagni. Tutti gli utenti possono dare la propria opinione e suggerire variazioni, inclusi gli eventuali aventi diritto, per due settimane.

La produzione prende atto, cerca di recepire le indicazioni collettive e definisce il documento. Negli ultimi sei anni la HitRecord ha prodotto libri, corti, dischi, film e la serie tv “HitRecord on TV”, che nel 2014 ha vinto un Emmy Award. Le opere sono distribuite da Amazon o trasmesse da grosse emittenti televisive. L'utente Little Joe, che ha lavorato a “Little Red Hood Redux”, è anche il fondatore e proprietario della baracca.

La comunità che frequenta il sito è cresciuta, con oltre 300.000 “artisti”, e negli ultimi sei anni Joseph ha distribuito introiti per un valore complessivo di quasi due milioni di dollari, in giro per il mondo, con assegni di piccolo taglio, spediti per posta prioritaria.