La locuzione non va confusa con il verbo. E lo stesso accade con 'a fianco' e 'affianco'. Per non fare errori, basta leggere qui. Segnalateci nei commenti gli svarioni che più vi infastidiscono o sui social con l'hashtag #italianoEspresso

A volte vuol dire ogni tanto, talvolta. È una locuzione, cioè una frase fatta che serve a descrivere una situazione. È formata da due parole staccate: a, preposizione semplice, e volte, plurale di volta, parola che indica il tempo o il momento in cui avviene un fatto.

Chiariamolo una volta per tutte: non lo potete scrivere tutto attaccato. Se infatti scrivete avvolte state usando il participio passato plurale femminile del verbo avvolgere. Avvolte significa arrotolate, coperte con un panno. Le coperte possono essere avvolte attorno a voi, i regali sono avvolti quando li ricoprite con la carta per fare un pacco dono, le cotolette sono avvolte nel pan grattato e fritte. A volte le coperte vengono riposte avvolte: vuol dire che ogni tanto le coperte vengono messe nell’armadio ripiegate.
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Stesso problema c’è con a fianco. Che vuol dire “di fianco, di lato”. Anche questa è una locuzione, una frase fatta. Va scritta staccata. Se scrivete affianco tutto attaccato, state usando la prima persona singolare del verbo affiancare. Quando ho un giovane collega che viene in ufficio per la prima volta io affianco a lui qualcuno di più esperto, nel senso che gli metto vicino un tutor perché lo istruisca. Mentre se vivo a fianco di una fabbrica non sto usando un verbo, ma uso la locuzione a fianco per spiegare il posto in cui mi trovo/vivo, cioè attaccato ad una fabbrica.

Se scrivete io vivo affianco alla fabbrica non si capisce nulla di quello che volete dire: affiancate alla fabbrica che cosa? O le volete tenere la manina? Non vi preoccupate, la fabbrica non ha bisogno che le facciate da baby sitter o le rimaniate vicino per confortarla. Scrivete a fianco e finita là.