«Nipote mio, che bello che sei venuto a guardare la partita a casa con nonno, sai come ci divertiamo». «È vero nonnino, sono contento anch’io. Per fortuna che ?ti sei deciso per Dazn». «Cosa? Io veramente avevo la frittatona». «Dai nonno, possiamo passare dalla app integrata se hai Sky Q altrimenti la guardiamo sulla Smart tv, o sullo smartphone o sul tablet. Sempre che tu non preferisca il Pc». «Cucciolo niente politica. «Dai che sta per cominciare, che fai prendi l’Xbox One? » «Oddio, pensavo bastasse il telecomando». «Sì certo, ma dipende sempre dai giga, perché la velocità è tutto». «È vero, il contropiede ?è il momento più emozionante della partita». «Infatti, volendo possiamo connetterci su più dispositivi, sia in casa che fuori». «Fuori? Come fuori? Io voglio stare sul divano, con te, a guardare CR7, ho pure comprato le castagne».
Un dialogo plausibile, tra un Millennial qualunque e un qualsiasi signore che, semplicemente per motivi del tutto personali, abbia deciso di non avere una connessione Internet. Un po’ come quelli che preferiscono lavare i piatti a mano anziché metterli in lavastoviglie, puoi provare a ragionare, che è più comodo, più igienico e che ha costi decisamente contenuti ma se preferiscono i guanti di gomma e il sapone liquido hanno il loro piccolo diritto a non essere discriminati.
Con il Campionato di calcio 2018/2019 invece qualcosa cambia, una sorta di tuffo di non ritorno nell’evoluzione tecnologica, da cui, gioco forza, non si può più prescindere. E quella lavastoviglie andrà comprata per forza, altrimenti i piatti resteranno sporchi. In parole povere, per guardare tutte le 380 partite di campionato sarà obbligatorio avere una connessione.
Se non navighi non tifi. Sette gare su 10 sono su Sky, le rimanenti tre sulla app Dazn, visibile esclusivamente in streaming, anche per ?i clienti di Mediaset Premium. Per chi poi avesse la tecnologia Sky Q l’app sarà incorporata nella homepage. Uno sguardo in avanti, un ritorno al futuro, ?non c’è dubbio. Ma non per tutti. Perché sembra difficile e in effetti lo è, soprattutto per quel signore di cui sopra. A cui il nipote non potrà che rispondere «Ah, non hai la connessione? No Internet? No fibra? No banda? Allora ciao nonno, io vado, poi ti mando un audio».
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Semaforo verde
Nadia Toffa lo ha detto (anzi scritto) chiaro e col sorriso: tornerà presto in televisione con Le Iene e in diretta. Evitando con attenzione l’utilizzo di qualsivoglia aggettivo sul programma per non rischiare di andare fuori tema, calici ?in alto e un brindisi sincero per una notizia che è semplicemente bella. Senza se e senza ma.
Semaforo rosso
Da una recente ricerca emerge che se “il vostro Lui ?si addormenta davanti alla televisione forse la vostra cucina è troppo pesante”. Un consiglio, con la dovuta umiltà: provate a fargli guardare la radio: nonostante la parmigiana bifritta la situazione potrebbe migliorare. Non è detto ma ?è altamente probabile.