Ornella Vanoni e gli altri ragazzi irresistibili: ogni programma ha un cantante in quota cento

E poi l'onnipresente Al Bano, l'elegante Remigi... Fateci caso: ormai non esiste una trasmissione che non ospiti una vecchia gloria musicale. Tra  tenerezza diffusa e briciole di preziosa memoria. Con qualche (triste) eccezione

Mentre il mondo tenta di darsi una svegliata grazie a una meravigliosa ragazzina con le trecce, la nostra tv si abbarbica con le unghie e con i denti alle vecchie glorie. Possibilmente dotate di ugola d’oro dei tempi che furono. L’elenco parla da sé: vuoi per sincero rimpianto, vuoi per quella pigrizia endemica che permette agli autori di seppellire chissà dove il seme della curiosità, non c’è programma, show o talk che non chieda almeno un contributo a un cantante dall’esordio in bianco e nero, quasi che nel Paese assorto in un triste silenzio ideativo la nostalgia sia capace di evocare quantomeno una nota di colore. Così Memo Remigi è l’elegante, Iva Zanicchi l’opinionista, Shel Shapiro il giurato. Da La 7 a Rai Uno.

Ad Al Bano invece, visto che è stato negato l’ingresso in Ucraina, sono state spalancate le porte più o meno di qualunque altro studio a dimostrazione che la quota cento in realtà è più simile ai lavori forzati di quanto si voglia credere. Intanto mentre Fausto Leali regala acuti, la deriva trash naufragata sull’isola dei non famosi ha avuto bisogno della pubblica umiliazione a carico di Riccardo Fogli, amabile ex Pooh ridotto a pelle e riso. Amadeus invece è passato in cassa a riscuotere il meritato frutto del duro lavoro dopo aver messo insieme l’italiano vero di Toto Cutugno, le mossette ibernate della brunetta dei Ricchi e Poveri e i gorgheggi dell’onnipresente Orietta.

Dopo anni di effetto annuncio Adriano Celentano ha tenuto sulle spine il suo pubblico nascondendosi dietro i muscoli di un cartone, mentre Canzian detto Red occupa gli studi saltellando da un’intervista all’altra.

Infine c’è lei, divina tra le divine, la signora Vanoni da Milano. Tornata alla ribalta dopo un’apparizione folgorante a Sanremo in cui è riuscita in una sola arricciata di labbra a far sbellicare sanamente ben più della comica titolare, Ornella è contesa come una star della prima ora, e pazienza se le scappa un pisolino a metà serata. Il suo bacio con Patty Pravo ha oscurato Madonna e le sue sorelle, cancellando in un battito di ciglia la sua data di nascita ferma al secolo scorso solo per vezzo.

Alla fine l’effetto che resta di questo desiderio spasmodico da revival più che della polvere sui trumeau è quello della tenerezza diffusa, briciole di preziosa memoria lasciate sulla tavola comune da chi a buon diritto sa che ormai può dire ciò che vuole.
Perché come “I ragazzi irresistibili”, ogni aneddoto e ditata sulla giacca altrui gli verrà perdonato con l’indulgenza che merita.

A meno che non abbia chiesto un martello troppo a lungo. E abbia deciso di usarlo a caso, in testa a chi non gli va.  

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