Sentiamo sempre parlare di "cervelli in fuga". Una serie tv invece racconta le storie dell'imprenditrice Kayo Fujiwara, dell'archeologo Gabriel Zuchtriegel, del linguista John Trumpel. E di altri stranieri che hanno scelto di trasferirsi qui. E di mettere le loro intelligenze al servizio della patria di adozione

Ma guarda quanti bei talenti d'importazione

L'Italia esporta talenti in quantità. E non ne importa altrettanti. Quante volte leggiamo articoli allarmati sulla "fuga dei cervelli"? Sui tanti giovani che partono per l'estero perché non trovano lavori adeguati, e sui pochi che invece fanno il percorso contrario, dal momento che il nostro paese non ha molto da offrire a persone intraprendenti e ambiziose? Chi vuole sentire un'altra campana, dia un assaggio a "Voglio vivere in Italia", una serie in dieci puntate con i coachsurfer Simone & Anna che ci portano a conoscere una scelta di "cervelli d'importazione".

La nuova stagione della serie (che inizia il 6 giugno alle 21.10 su laF, canale 135 di Sky, e continuerà dopo l'estate), parte da Salerno: una  zona d'Italia diventata famosa per la belleza della costiera amalfitana, ma che oggi attira l'attenzione dei media più per storie di malavita e di cronaca nera. Qui Simone & Anna vengono ospitati da persone davvero molto diverse, come il tedesco Gabriel Zuchtriegel, direttore responsabile del Museo Archeologico Nazionale di Paestum (lo si vede nella clip in anteprima), e la giapponese Kayo Fujiwara che ha fondato una scuola internazionale, la fisioterapista argentina Suzy Perez e il pallanuotista serbo Vojislav Cupic. Incontriamo anche Paul Kone, un giovane interprete che ha alle spalle un'odissea da migrante, dalla famiglia benestante distrutta dalla guerra civile in Costa D’Avorio, al barcone che lo ha portato in Italia, dove ha trovato affetti, sostegno e anche un lavoro.

Il viaggio prosegue a Cosenza, divisa in due tra un centro storico affascinante ma degradato e i quartieri moderni vivacissimi anche grazie al campus di UniCalabria, polo d’eccellenza informatica che attira talenti come il  russo Yaroslav Sergeyev, professore di analisi, e i giovani informatici Carolina (Costarica) e Seif (Tunisia). Tra i "nuovi cosentini" incontrati da Simone & Anna c'è la francese Antoinette Strauss, artista e wedding planner, e il linguista gallese John Trumper, che vive a Cosenza da trent'anni ed è un grande conoscitore dei dialetti calabresi. Per finire con il musicista maliano Baba Sissoko, maestro del genere Tamani e discendente da una grande dinastia di poeti e cantori del Mali.


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