Bandite le polemiche delle scorse edizioni quest'anno lo show di Milly Carlucci punta tutto sull'analisi intima dei concorrenti: difficoltà personali, elaborazione del lutto, debolezze e disagi. E poi vai col tango

Cè grossa crisi, qua non sappiamo più quando stiamo andando, diceva il maestro Quelo, alias Corrado Guzzanti. È c’è talmente crisi che la televisione è diventata uno sfogatoio pubblico. Nel senso privato. Ormai i grandi spettacoli (si fa per dire) si basano quasi esclusivamente sulla confessione, sul dolore intimo, sull’impulso irrefrenabile di esternazione dentro la scatola. Che si sa, come risolve la crisi la tv nessuno mai.

 

Basta dare un’occhiata a “Ballando con le stelle”, lo show immarcescibile di Milly Carlucci che, con diciotto edizioni sulle spalle di velluto, ne ha messe in scena di tutti colori. Ma mentre negli anni passati la polemica era il piatto forte ancor prima del debutto, e veniva servito alla sola presentazione del cast con il nome scomodo, la politica che si improvvisava salseira, l’attore no vax, la diva ritrovata e così via, quest’anno sembra aver cominciato la sua cavalcata sotto il segno della seduta analitica. Manca solo il lettino, ma quello non c’è più neanche negli studi professionali. 

 

 

Praticamente un vip si esibisce per due o tre minuti al massimo e poi gli viene dedicato un quarto d’ora di analisi, in cui esterna le sue difficoltà personali, i rapporti andati a male, il lutto, il disagio. Quindi si accendono i riflettori sui suoi punti rigorosamente deboli e su quello si insiste senza pietà alcuna. Dopodiché si passa il vaglio della giuria, che della danza sostanzialmente se ne infischia ma è chiamata a esprimersi sull’aspetto fragile, per dire la sua neanche fosse appunto una seduta di psico tv. 

 

E ha detto bene Selvaggia Lucarelli nella prima puntata dopo il pianto tenerissimo di Lino Banfi che ricordava la moglie appena scomparsa: «Ci siamo commossi tutti con queste lacrime liberatorie perché si capisce che sei vero, mentre in passato tanti hanno provato a strumentalizzare il dolore, monetizzarlo e approfittare della sofferenza in maniera furba per attirare solidarietà. Nel tuo caso invece hai mostrato solo onestà». 

 

E certo, mica si va a una seduta per dire delle balle, qui si sta male sul serio e quale posto migliore per mostrarlo se non un programma televisivo visto da tre milioni e passa di spettatori. Così tra mogli, mariti e figli di, ricorrono le frasi tipo «tira fuori tutto, non ti nascondere, non avere paura, aspettiamo di vedere la parte più nascosta di te» e così via, in un’intromissione nella sfera privata che scava senza sosta, neanche fosse l’annuncio dell’interruzione di un fidanzamento via social. 

 

Peccato che Milly sia sempre così sorridente. Altrimenti potrebbe portare in studio il banchetto di Lucy Van Pelt e chiedere un compenso per i consigli dati: «Psychiatric help 5 cent. The doctor is in».

 

DA GUARDARE 
Sembra l’acqua calda in realtà è l’ennesima idea geniale. Fiorello ha annunciato che sposterà il suo “Viva Rai Due” (che finalmente è pronto a ripartire dal 6 novembre) a Sanremo .«Porteremo un glass da viaggio, piccolino, da mettere davanti al teatro Ariston, per seguire il Festival». E non vediamo l’ora.

 

MA ANCHE NO
Pare che gli appassionati di calcio che ambirebbero persino a seguire una partita della loro squadra del cuore e che daranno a Dazn una bella cifretta sino al 2029, abbiano riscontrato non pochi problemi di audio. Quindi l’anno scorso non si vedeva, quest’anno non si sente. Mancano ancora tre sensi, ma ci stanno lavorando.