Si chiama dieta Barf, acronimo di bones and raw food, cioè ossa e cibo crudo. Ed è la nuova frontiera dell’alimentazione per cani e gatti. Un’alternativa a crocchette e umido, che va molto di moda tra i proprietari. Ma ci sono dei rischi che potrebbero coinvolgere anche la salute umana, secondo quanto è emerso a Parma durante il meeting della Federazione dei Veterinari Europei.
«Le diete animali a base di carni crude sono considerabili un “rischio emergente” sulla base della definizione che ne dà l’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare: qualsiasi rischio, noto o di recente individuazione, la cui esposizione è in crescita o rappresenta una novità degna di attenzione. E l’alimentazione animale con carni crude preoccupa gli esperti per le ripercussioni sulla sanità pubblica e per il rischio di trasmissione di agenti patogeni, sia agli animali domestici che alle persone», si legge sulla rivista on line Anmvi Oggi.
I rischi provengono dalle feci dei nostri quattro zampe. La carne cruda può contenere batteri patogeni e virus, che rimangono vivi e attivi nelle feci, contaminando terreni e non solo. Secondo i dati della sanità pubblica della Gran Bretagna, l’aumento di casi di salmonella nell’uomo sarebbe da ricondurre alla crescita della pratica di dieta Barf per gli animali da compagnia. E poi l’influenza aviaria, che in Polonia è stata registrata su un gruppo di gatti che mangiava carne cruda. Addirittura l’organo di stampa dei veterinaria Anmvi Oggi, riporta un consiglio per tutti i medici diffuso dalla Federazione Europea: «I medici veterinari dovrebbero sensibilizzare i proprietari di animali domestici sui rischi associati all’alimentazione dei pet con carne cruda, inclusi quelli derivanti da mancanza di igiene e da una manipolazione non appropriata». Una notizia da non sottovalutare. E voi cosa mettete nella ciotola del vostro Amico Bestiale?