Passioni condivise
«Finalmente posso parlare di libri senza sentirmi una secchiona». Adolescenti alla scoperta dei bookclub
Sono sempre più numerosi i teenager che si ritrovano nei circoli di lettura nelle biblioteche, nelle librerie indipendenti o a scuola. Da Mantova a Catania
Catherine ha iniziato alle medie a leggere il genere young adult. Alle superiori è passata al memoir e a «storie realmente accadute». Andrea leggeva «gialli, d’estate» ed era scettico sulle graphic novel: non pensava che potessero «piacevolmente stupirlo». Adriana scrive e legge poesie, «quando mi viene l’angoscia», e si annoia in classe, però il circolo di lettura lo trova stimolante: sta cominciando a leggere romanzi. E finalmente a parlare di libri, «senza sentirsi una secchiona» dice Catherine, che dopo la pandemia ha notato tra i suoi coetanei un nuovo interesse nella lettura di libri, anche grazie alle numerose app e challenge.
Si dice “Bookclub” e si immaginano salotti frequentati da signore di una certa età, con tanto tempo libero a disposizione. E invece no. Adriana, Andrea, Catherine sono solo alcuni dei teenager che da Mantova a Roma, da Catania a Passignano di Trasimeno (in provincia di Perugia) partecipano a gruppi di lettura per adolescenti, organizzati in biblioteca, a scuola o in librerie indipendenti. Iniziative a cui ragazzi e ragazze hanno risposto molto positivamente e che potrebbero diventare una pratica sempre più diffusa, da allargare a più spazi. È quello che spera Marzia Consalvi, la responsabile delle attività culturali della biblioteca Raffaello di Roma e curatrice del circolo Lettura ragazzi.
«La nostra biblioteca si trova ad Anagnina, in periferia, ed è frequentata soprattutto da bambini da zero a dieci anni ed adulti di tutte le età. Sentivo che mancava una fascia d’età: quella degli adolescenti, la più difficile da captare. Eppure la scuola superiore Lombardo Radice è proprio qua, due minuti a piedi, e molti dei ragazzi non c’erano mai venuti a trovare!» Insieme al professore Gabriele Vinci della vicina scuola, è nato questo esperimento, che dopo tre incontri e cinque libri, entrambi non faticano a definire un successo.
«Tanti ragazzi adesso vengono in biblioteca, con la scusa di prendere il libro in prestito da leggere per il circolo e poi si fermano. Vengono per uno, ed escono con due-tre libri» continua Marzia, che considera il fattore economico fondamentale. «Per alcuni scoprire come funziona il prestito, il fatto di non essere obbligati a comprare, anche per le famiglie, è un incentivo alla scoperta e alla sperimentazione» dice, fiera dell’immenso patrimonio delle Biblioteche di Roma, grazie al quale è riuscita a fare arrivare le copie a ognuno dei ragazzi del gruppo lettura. Di questo circolo di Lettura ad Anagnina fa parte Andrea che ha 17 anni e prima non riusciva a trovare libri che lo invitassero a riflettere su di sé e su punti di vista diversi dal suo. «I libri che abbiamo letto affrontano temi che riguardano la nostra vita. Per esempio, “Febbre”, mi ha fatto pensare a persone che non si sentono apprezzate. Abbiamo letto “Oliva Denaro”, che mi ha fatto capire come vivono le ragazze l’essere nate in una società che ha discriminato le donne per secoli, prima non lo immaginavo. Leggere è un modo per avvicinarmi agli altri».
E farlo in biblioteca è anche un modo per uscire dal «contesto classe che è un contesto abituale, in cui ripetono le stesse cose ogni giorno», racconta il prof di Andrea, Gabriele Vinci, della quarta superiore.
«Il dibattito è stato spontaneo e partecipato, i ragazzi si sono appassionati. In una veste più libera rispetto a quella spesso ingessata della scuola, sono riusciti a parlare di temi che nelle aule non sempre vengono fuori: come la libertà di amare con diversi orientamenti sessuali. La letteratura dialoga con la loro vita».
Secondo un’indagine condotta dalla piattaforma di apprendimento online Gostudent in occasione della Giornata mondiale del libro nel 2022 oltre la metà degli adolescenti italiani ha letto di più che nel 2021 e conferma il fatto che la pandemia abbia avuto un effetto positivo sulle abitudini di lettura.
Anche Catherine è d’accordo, lei che del gruppo di lettura per adolescenti della biblioteca di Mantova fa parte da quando era alle medie. Ora frequenta il quarto superiore. «Per curiosità ho cominciato a farne parte e oggi i miei migliori amici sono tutti al gruppo lettura» racconta. «In primavera ed estate ci mettiamo in cerchio in cortile, d’inverno nella sala delle colonne, possiamo guardarci in faccia. Dai libri ho imparato come affrontare l’adolescenza, leggendo storie che possono capitare nella mia vita». Simonetta Bitas, che media questo gruppo di lettura dal 2006, è consapevole che bisogna rendere le biblioteche luoghi confortevoli per attrarre i più giovani. «Ho visto una passione uguale a quella che avevo io alla loro età su temi come l’amicizia e l’amore, ma ho scoperto tante cose nuove: la passione per fantasy e manga, o temi come l’identità di genere.
Tempo fa un gruppo di ragazze mi ha detto che la loro prof è brava ma per suggerire libri no: selezionava solo libri scritti da uomini. Non avrei mai pensato ciò alla loro età: hanno ragione, imparo da loro».
Alla libreria Pagine dal Lago di Passignano di Trasimeno (PG), il gruppo di lettura teen dai 14 ai 18 anni, viene definito una sorta di «cineforum letterario», mentre alla Libreria Pescebanana di Catania, il gruppo di lettura “Spakki i Libri” era pensato per under 35: Umberto Bruno, che lo organizza, si è ritrovato in mezzo a tanti adolescenti.