Amici bestiali
Come evitare una triste fine ai cavalli da corsa
I purosangue a fine carriera finiscono al macello o nelle corse clandestine. Ma potrebbero essere utilizzati in gare minori. L’impegno della Fise
Belli, versatili, eleganti, capaci di apprendere velocemente. Sono i cavalli purosangue inglesi, quelli selezionati per correre come il vento nelle piste degli ippodromi. Ma che fine fanno al termine della loro breve carriera sportiva? Una gran parte finisce nelle corse clandestine, molti altri sui camion che vanno verso i macelli dei Paesi dell’Est, nonostante non siano animali destinati alla catena alimentare. Scandali, inchieste, notizie di cronaca, testimoniano tutto questo. Il Ministero che ha le deleghe per occuparsi dei cavalli, il Masaf, ha appena sottoscritto un accordo con la Fise, Federazione italiana sport equestri, per il ricollocamento di questi animali.
A Piazza di Siena, durante il concorso ippico internazionale, è stato presentato un accordo per cui il primo cavallo purosangue inglese ritirato dalle corse è stato consegnato a un addestratore per cavalli da Polo. «Abbiamo stretto un accordo estremamente importante», le parole del Sottosegretario del Masaf, Patrizio Giacomo La Pietra, «perché stiamo cercando di dare una prospettiva all’animale guardando sempre al suo benessere, dandogli la possibilità di essere utilizzato in attività di carattere sportivo, terapeutico e sociale. Sono questi i tre pilastri su cui stiamo lavorando».
Intanto a Pisa c’è una giovane donna, Camilla Orlandi, che, insieme al marito allenatore di cavalli da corsa, in dieci anni ha venduto un centinaio di cavalli scartati o a fine carriera. Montati da giovanissime amazzoni, competono nelle gare di dressage e salto a ostacoli. I prezzi di questi animali non superano i quattromila euro, cifre abbordabili rispetto ai prezzi di un cavallo da salto ostacoli. Basta un po’ di buona volontà e la pagina Facebook “Ricollocamento cavalli da corsa” per rendersi conto di cosa possono fare questi quadrupedi figli del vento quando capiscono che non devono più correre.
Con l’accordo tra Masaf e Fise speriamo di vedere presto ad ogni concorso ippico, come succede negli Stati Uniti, categorie riservate ai purosangue riconvertiti agli sport equestri. Gli Amici Bestiali ringraziano anticipatamente.