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Federico Fashion Style, il mistero televisivo si infittisce
Il parrucchiere che non teme il peso del glitter è tornato con un ennesimo programma da protagonista. Senza un vero perché
È talmente misteriosa la televisione di questa nuova èra che quando si perpetua un mistero vero la faccenda rischia di diventare interessante. È il caso di Federico Lauri di nome, Fashion Style di cognome, giovane quanto aitante parrucchiere in quel di Anzio, che si è ritrovato senza apparenti motivi a comportarsi come una star del piccolo schermo.
Tra le caratteristiche principali che lo hanno portato al successo ci sono la capacità di imbracciare il phon, la distanza siderale tra la fine dell’orlo dei pantaloni e l’inizio della scarpa e quella vaga somiglianza genetica con la sobrietà tipica dei miliardari di Dubai. Inevitabile, quindi, che con tale bagaglio gli sia stato assegnato di diritto un posto in prima fila.
Nato mediaticamente parlando su Real Time, che gli trovò una collocazione giusto tra un “Castello delle cerimonie” e “Piedi al limite”, negli ultimi anni è stato eletto ballerino piumato tra le stelle di Milly Carlucci, promosso belva sullo sgabello di Fagnani, autore di un’autobiografia, voce della hit “Io sono pazzèsco” e vittima di una multa del Codacons.
Oggi l’uomo che non teme il peso dei glitter è tornato alla ribalta con la versione vip del suo programma, ovvero “Il salone delle celebrità”, in cui signore vagamente famose si affidano all’onda fashion, tanto allo style ci si penserà.
Il mistero di cui sopra si infittisce però già dai brandelli della sigla, che lo vedono vestito da imperatore romano affacciato alla terrazza del Pincio e improvvisamente teletrasportato sulla luna, con tanto di casco, ma da astronauta, senza bigodini. Poi si torna con agio nel suo salone milanese e forse sarà per questo che il nostro appare vestito da Duomo.
La sintesi di una puntata tipo è che una stella del mondo inutile, perlopiù influencer ma non solo, ha bisogno del suo tocco magico. Quindi si passa un’oretta in compagnia di tinture ed extension, ma tanto si sa che il tempo vola quando ci si diverte. Ovviamente nel cast non poteva mancare Valeria Marini, la diva operaia che viene chiamata da chiunque alla bisogna, e che tra la posta del cuore di Pierluigi Diaco e il red carpet di Prime Video trova il tempo di farsi fare un’acconciatura di diamanti proprio dalle mani ingioiellate di Federico.
Certo, sarà per i recenti servizi di “Striscia” che hanno accolto qualche vaga insoddisfazione di alcune clienti, sarà perché in tempi di crisi tutto l’oro presente sul set può risultare invasivo, sta di fatto che il programma è stato trattato un po’ sottotono e messo nella fascia pomeridiana, quella in cui un tempo i bambini guardavano i cartoni animati. Che poi a pensarci, non è che ci sia tutta questa gran differenza.
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DA GUARDARE
Un ulteriore applauso a “M - il figlio del secolo” andrebbe tributato di diritto per il solo fatto di aver scoperchiato tombini sparsi nei luoghi più inaspettati. E da cui sono uscite voci di rabbiosi nostalgici al grido di «Mussolini ha fatto anche cose buone», inviperiti dal successo e dal livello della serie Sky.
MA ANCHE NO
Sanremo sta dando i numeri: dodici conduttori sul palco, in attesa del tredicesimo, trenta cantanti, che raddoppieranno (come minimo) nella serata delle cover, più i quattro giovani e ancora non si conosce quanti saranno gli ospiti. Così a occhio, il festival di Carlo Conti durerà un paio di settimane e non è detto sia una buona notizia.