Da: Francesco
Oggetto: Copertina espresso
Data: 14 novembre 2013 13:50:38 CET
A: Bruno Manfellotto
Gentile Direttore,
mi meraviglio che lei, tra l'altro napoletano, per assicurarsi la vendita di qualche numero in più della sua rivista, lucri sull'immagine, già di per se devastata da 152 anni, di una città come Napoli puntando su un titolone che denigra e butta ancora fango su una situazione, quella della terra dei fuochi, non voluta dai napoletani ma dai facoltosi e senza scrupoli imprenditori del nord. Quindi la esorto ad evitare titoloni sensazionalistici denigratori da giornellattaio ma a difendere la sua città. Un ex lettore napoletano del suo giornale.
Buona giornata
Francesco De Angelis
Da: Max Amante
Oggetto: Risposta a nuova copertina dell' "Espresso"
Data: 14 novembre 2013 15:09:00 CET
A: Bruno Manfellotto
Direttore,
?il giornalismo italiano si basa su cardini vergognosi: Mai inimicarsi i potenti e sputtanare Napoli. Lei, napoletano per giunta, si è vergognosamente adeguato e così facendo ha ulteriormente ferito la sua terra.
Non mi dica che voleva attirare l'attenzione sulla sua città, si offenderebbe ancora. Lei ha consapevolmente violentato l'immagine di Napoli per vendere qualche copia in più.
Provo pena per lei e per questo schifo di paese che, dopo più di 150 anni, ha bisogno ?ancora di massacrare Napoli per potersi sentire appena appena accettabile.?
Con disprezzo
Massimiliano Amante
Da: Marco Esposito
Oggetto: La copertina su Napoli
Data: 14 novembre 2013 16:50:21 CET
A: Bruno Manfellotto
Caro Bruno,
ben vengano tutte le inchieste, giudiziarie e giornalistiche, soprattutto quelle, come la tua, che scova un rapporto fondamentale, del quale si parlava ma che nessuno aveva davvero mai letto.
Però, permettimi, hai ecceduto in allarmismo. Scrivere "Acqua contaminata ovunque" e "Nessuna zona è sicura" vuol dire affossare un territorio che l'Espresso in prima pagina definisce così: "Campania".
La Ferrarelle è contaminata? Il Cilento è veleno? A Capri ci sono tracce di uranio? Pompei è diossina? A Napoli bevi e poi muori?
Sai qual è la mia paura? Quando si dice che "tutto" è veleno, purtroppo il passo successivo (visto che, ovviamente, non tutto è veleno) è pensare che allora "nulla" sia seriamente contaminato.
Questo gioco di allarmismo e negazionismo è pericoloso. Abbiamo, come napoletani ma direi come italiani, il diritto di sapere dove si concentrano i veleni, chi è il responsabile e come se ne viene fuori. L'inchiesta dell'Espresso ci aiuta a capire. La copertina un po' meno.
Ti abbraccio
marco
Da: associazione terra e dignità
Oggetto: Riferimento Dossier e Copertina -BEVI NAPOLI E POI MUORI
Data: 14 novembre 2013 17:49:28 CET
A: Bruno Manfellotto
Gentile Direttore,
le scrivo in merito alla vergognosa copertina del suo giornale,in uscita domani,riguardante un dossier sui veleni di Napoli. Non entro nel merito del dossier non avendolo ancora letto,ma resto basita,sempre più,dalla deriva qualunquista e diffamatoria che ha preso,ormai da tempo immemore,il giornalismo italiano.
"Bevi Napoli e poi muori": cosa si vuole denunciare con una frase del genere? Ancora una volta si prende il "mostro Napoli" e lo si sbatte in prima pagina. Dov'è il giornalismo d'inchiesta in tutto ciò? Dove sono i nomi,i mandanti,le industrie padani,i personaggi politici che hanno avvelenato la mia e la sua terra? Immagino che lei avrà ancora dei parenti a Napoli,magari i familiari più stretti,gli amici d'infanzia: non le rimorde la coscienza pensando a loro,avvelenati dal sistema Italia e SPUTTANATI da gente come lei? E come mai,visto che le piace tanto l'approfondimento,non fa un bel dossier sulla PADANIA AVVELENATA,su una tra le aree più insalubri ed inquinate del pianeta,che vive di una coltivazione irrigata da polveri sottili e scorie nucleari? Come mai,se tanto l'appassiona l'inchiesta,non ci parla dei veleni del fiume Sacco? Forse un titolo del tipo "Bevi Milano (o Roma) e poi muori" le farebbe vendere meno copie? O è solo un asservimento culturale ed ideologico il suo?
Profondamente disgustata per l'ennesimo esempio di pessimo giornalismo,la saluto e le auguro di doverci fare i conti-professionalmente ma soprattutto umanamente-con quei veleni,che,comunque, non saranno mai letali come "certa stampa".
Drusiana Vetrano
Presidente Associazione Culturale e di Promozione Sociale
Terra e Dignità
Da: "Corsi.LAB"
Oggetto: Vergogna per la copertina dell’Espresso su Napoli!
Data: 14 novembre 2013 18:09:45 CET
A: Bruno Manfellotto
Vergogna per la copertina dell’Espresso su Napoli!
Giovanni Corsi
Da: Fausto Ferrara
Oggetto: Copertina L'espresso
Data: 14 novembre 2013 15:19:47 CET
A: Bruno Manfellotto
Carissimo direttore, con la d rigorosamente minuscola.
Le pare il caso di buttare fango in tal modo su una città come Napoli che, sebbene miliardi di grossi problemi, ha un problema ben più enorme ancora da superare:
cioè l'arroganza dei settentrionali imbecilli e degli italioti tutti. E perché no, ci metto anche dei napoletani fessi come Lei!
Le sembra il modo di titolare un giornale di carattere nazionale, riferendosi a Napoli in quel modo.
Capisco che vuole creare attenzione, (forse), o paura. Ma ci dovrebbe essere un limite all'imbecillità umana. Ma vedo che Lei ed i suoi colleghi non avete ancora finito di scavarne il fondo.
Vabbuò,
Le auguro tutto il meglio.
Saluti
Da: Vitantonio Lagrasta
Oggetto: protesta per copertina "bevi Napoli e poi muori"
Data: 14 novembre 2013 19:19:08 CET
A: Bruno Manfellotto
Da meridionalista quale sono,mi sento in dovere di unirmi al coro di proteste ,per la copertina de L'Espresso di cui in oggetto,perchè in primis danneggia le aziende agroalimentari campane e quindi la già fragile economia della Campania e dunque del Sud e poi perchè trovo insensato alimetare il clima di paura e " razzismo" nei confronti di Napoli e di tutto il meridione....tenendo conto che i rifiuti avevano una provenienza geografica specifica!!
Lagrasta Vitantono
Da: Fulvio Nunziata
Oggetto: espresso
Data: 14 novembre 2013 15:09:00 CET
A: Bruno Manfellotto
Non le sembra di contribuire oltre modo all'attacco mediatico contro Napoli con un titoli come quello dell'Espresso di oggi?
è facile fare notizia più difficile è essere un giornalista obiettivo.saluti
Fulvio Nunziata
Da: Buonanno Anna
Oggetto: bevi napoli e poi muori????
Data: 15 novembre 2013 09:22:56 CET
A: Bruno Manfellotto
non è eticamente e deontologicamente giusto approfittare di notizie riguardanti possibili patologie derivanti da roghi provocati da malfattori, per mettere in prima pagina un'offesa generica all'intera città dando cosi' sfogo a offese di lettori anti-meridionali che cavalcano l'onda di un sentimento di odio verso Napoli, derivante anche dai consueti beceri sfotto' da stadio. Questo articolo portera' solo ad ulteriore discriminazione e psicosi, oltre che danni economici, non c'è nulla di costruttivo.
Anna Buonanno
Da: PeppeDM
Oggetto: Parla male di Napoli e poi vendi
Data: 15 novembre 2013 09:29:55 CET
A: Bruno Manfellotto
Gentile Direttore Manfellotto,
Le scrivo da napoletano e da amico di un'associazione anticamorra che a Scampia gestisce beni confiscati alla camorra.
Volevo solo sottolineare il mendace messaggio di copertina dell'attuale numero de L'espresso. A Napoli abbiam sempre bevuto l'acqua dal rubinetto e continuiamo a farlo anche perchè con quella stessa acqua vengono irrigati i frutteti confiscati e se vuole Le mandiamo le analisi di acqua, suolo e prodotti.
Con l'auspicio che almeno Le renda in termini di vendita questa edizione di disinformazione, Le annuncio l'opera di boicottaggio di un'intera Città nei confronti de L'Espresso.
Cordiali saluti
Peppe De Martino
Sorrento (NA)
Da: moon light
Data: 15 novembre 2013 09:33:39 CET
A: Bruno Manfellotto
Gentile Direttore Manfellotto,...
Le scrivo in quanto rappresentante di un'associazione anticamorra che a Scampia gestisce beni confiscati alla camorra.
Volevo solo sottolineare il mendace messaggio di copertina dell'attuale numero de L'espresso. A Napoli abbiam sempre bevuto l'acqua dal rubinetto e continuiamo a farlo anche perchè con quella stessa acqua ci irrighiamo i frutteti confiscati e se vuole Le mandiamo le analisi di acqua, suolo e prodotti.
Con l'auspicio che almeno Le renda in termini di vendita questa edizione di disinformazione, Le annuncio l'opera di boicottaggio di un'intera Città nei confronti de L'Espresso.
Cordiali saluti
Ciro Corona
ASS. (R)ESISTENZA Anticamorra
riporto quanto scritto da Ciro Corona,in quanto indignata
Patrizia Mozzillo
Da: Umberto
Oggetto: Copertina napoli
Data: 15 novembre 2013 10:32:01 CET
A: Bruno Manfellotto
Gentile ditettore sono un napoletano di 56 anni.
Vivo la mia città con tutte le problematiche che lei già conosce. Volevo porle la mia solidarietà per le tante critiche che la copertina del suo giornale sta riscuotendo.
Purtroppo quella frase sintetizza la realtà è proprio così e se il suo intento è quello di scuotere la coscienza dei napoletani e quella dei politici, allora ben venga. La condibido.
Solo spero che si metta anche in evidenza la stragrande maggioranza dei cittadini napoletani che combattono e subiscono.
Cordialmente
Umberto Gori
Inviato da Samsung Mobile
Da: Drusiana Vetrano
Data: 15 novembre 2013 11:35:44 CET
A: Bruno Manfellotto
Gentile Direttore,
le scrivo in merito alla vergognosa copertina del suo giornale,in uscita domani,riguardante un dossier sui veleni di Napoli. Non entro nel merito del dossier non avendolo ancora letto,ma resto basita,sempre più,dalla deriva qualunquista e diffamatoria che ha preso,ormai da tempo immemore,il giornalismo italiano.
"Bevi Napoli e poi muori": cosa si vuole denunciare con una frase del genere? Ancora una volta si prende il "mostro Napoli" e lo si sbatte in prima pagina. Dov'è il giornalismo d'inchiesta in tutto ciò? Dove sono i nomi,i mandanti,le industrie padani,i personaggi politici che hanno avvelenato la mia e la sua terra? Immagino che lei avrà ancora dei parenti a Napoli,magari i familiari più stretti,gli amici d'infanzia: non le rimorde la coscienza pensando a loro,avvelenati dal sistema Italia e SPUTTANATI da gente come lei? E come mai,visto che le piace tanto l'approfondimento,non fa un bel dossier sulla PADANIA AVVELENATA,su una tra le aree più insalubri ed inquinate del pianeta,che vive di una coltivazione irrigata da polveri sottili e scorie nucleari? Come mai,se tanto l'appassiona l'inchiesta,non ci parla dei veleni del fiume Sacco? Forse un titolo del tipo "Bevi Milano (o Roma) e poi muori" le farebbe vendere meno copie? O è solo un asservimento culturale ed ideologico il suo? Oltretutto,questa "ricerca" fatta dagli Americani è vecchia di qualche anno e riguarda soprattutto il casertano ma,si sa,sputtanapoli vende sempre. Oggi più che mai. Ergo,resuscitiamo vecchi dati spacciandoli per notizie clamorose e li modifichiamo a nostro uso e consumo.
Profondamente disgustata per l'ennesimo esempio di pessimo giornalismo,la saluto e le auguro di doverci fare i conti-professionalmente ma soprattutto umanamente-con quei veleni,che,comunque, non saranno mai letali come "certa stampa".
Drusiana Vetrano
Presidente Associazione Culturale e di Promozione Sociale
Da: diego baruffaldi
Oggetto: acqua di Napoli
Data: 15 novembre 2013 17:10:33 CET
A: Bruno Manfellotto
Buon giorno, premetto che devo, e lo farò, ancora leggere tutto l'articolo dell'Espresso che sicuramente sarà interessante.
mi chiamo Diego Baruffaldi e sono di Bolzano.
DI recente sono stato a Scampia e sul campo confiscato alla camorra di Chiaiano.
Ci sono stato, perchè ho conosciuto Ciro Corona ad Aprile, invitando lui e i ragazzi di (R)esistenza a a fare uno spettacolo qui da noi.
Ci sono stato per vedere coi miei occhi la realtà che non corrisponde (se non per l'abitudine (di Scampia per lo meno) di lasciare i rifiuti in strada...senza passaggi quotidiani dell Asia) ai pregiudizi che abbiamo spesso qui al Nord.
Ci sono stato per conoscere in particolar modo il lavoro di Ciro della cooperativa e dell'associazione per cui lavora, a conoscere il Gridas, le persone e i comitati che si incontrano, organizzano e lavorano per sensibilizzare tutti al pericolo delle discariche.
Ci sono stato, e alloggiando presso il campo confiscato, lì, a Scampia e a Napoli ho bevuto l'acqua dal rubinetto con ricordi ben peggiori nelle acque LOMBARDE ED EMILIANE ROMAGNOLE...ora uranio, arsenico e altre sostanze le abbiamo lette tutte qualche settimana o mese fa nei dati riportati dal nostro quotidiano locale sulle acque di Bolzano...l'acqua a Scampia era, sorprendentemente (pregiudizio legato alle acque altoatesine per cui siamo abituati noi e ai ricordi di alcune acque romagnole che avevano del SAPORE) buona, nulla da invidiare a Bolzano Bozen...andate e bevetene tutti a Scampia come qui...su altri posti avrei da dire...sarà, ma l'acqua comprata nelle bottiglie non l'ho vista lì ma mi sembra piu normale in altri posti in Italia...ad esempio Lombardia (che frequento).
Ripeto, leggerò a breve l'articolo, e probabilmente si parlerà anche del centro nord, ma ili titolo no suona bene. La ringrazio
BUON POMERIGGIO
Diego Baruffaldi
Da: caforios49
Oggetto: bevi Napoli e poi muori?!
Data: 14 novembre 2013 17:53:36 CET
A: Bruno Manfellotto
Si rilegga cosa è successo nel basso Novarese alcuni anni fa con l'atrazzina nell'acqua potabile o le fogne a cielo aperto nelle campagne di Castano Primo. Si guardi allo specchio e si domandi : che genere d'individuo sono io?
Un indignato del Sud.
Da: ilariana
Oggetto: R: Re: La solita errata interpretazione
Data: 15 novembre 2013 21:35:36 CET
A: Bruno Manfellotto
Il giorno 14/nov/2013, alle ore 17:53, ha scritto:
Salve Direttore! Ma che razza di copertina ha L'Espresso?! Invece di essere vicino ai problemi della sua terra, visto che è napoletano, permette una copertina simile?! E' proprio per le persone come lei che il Meridione viene sempre denigrato! Si ricordi, poi, che quell'acqua, l'ha bevuta anche Lei.
Ilaria
Da: guidodente
Oggetto: l'acqua di Napoli
Data: 15 novembre 2013 23:15:29 CET
A: Bruno Manfellotto
Egr. Sig. Direttore, prima di scrivere e mettere in copertina certe notizie si documenti. Le falde acquifere del casertano non hanno nulla a che vedere con l'acquedotto che serve la città di Napoli perchè la sua acqua proviene da tutt'altra zona. Mi sembra che il suo giornale goda nel dare notizie negative e nel buttare fango sulla città di Napoli o forse spera cosi' di vendere più copie del suo giornale . Anche se la notizia fosse stata vera non c'era alcun bisogno di schiaffarla in prima pagina, danneggiando cosi' l'immagine e l'economia di un'intera città. Ma questo a lei non interessa, interessa solo parlare male di Napoli sperando di poter vendere qualche copia in più della sua rivista! Si VERGOGNI!!!!!!
Guido Dente
Da: borgodeiti
Oggetto: bevi napoli e poi muori
Data: 15 novembre 2013 23:27:19 CET
A: Bruno Manfellotto
Sono stata felice di sapere che lei insieme alla redazione ha preso una netta posizione in merito all'inquinamento di una parte del suolo campano , felice perché , a volte , anzi spesso, mi sembra che i giornalisti non abbiano il coraggio della verità che dovrebbe essergli propriode. L'attacco di De Magistris è doppiamente vergognoso perché viene da una persona nella quale molti hanno , per ciò che diceva, creduto di vedere una figura che avrebbe iniziato a portare Napoli fuori dal sudicio sia materiale che morale e invece vuole zittire la stampa , difficile immaginare di peggio. SOLIDARIETA E AFFETTO .
Rosanna
Da: graziella iaccarino
Oggetto: I: Grazie a ESPRESSO per BEVI NAPOLI e poi MUORI !!!!!
Data: 16 novembre 2013 16:40:04 CET
A: Bruno Manfellotto
Dal 16 sett. 2008 ho sul cruscotto dell’auto la COPERTINA di Espresso
COSI’ HO AVVELENATO NAPOLI con le confessioni di Vassallo !
E in tanti anni NESSUNO HA FATTO NULLA !
Oggi metterò la copertina BEVI NAPOLI e poi MUORI con la
Indagine che hanno fatto i militari USA residenti in Campania
Per salvaguardare la PROPRIA SALUTE ! Grazie ESPRESSO !
Grazie ! Arch. Graziella Iaccarino-Idelson Napoli
Il giorno 14/nov/2013, alle ore 22:03,
Italia Mele ha scritto:
Siete ridicoli,utilizzate materiale vecchio per cavalcare l'onda del momento,senza preoccuparvi neppure di fare un'inchiesta originale,il vostro unico scopo é quello di fare cassa e contemporaneamente gettare fango sulla mia terra perché invece non scrivete,facendo i nomi, un reportage serio partendo dalle aziende del nord Italia che hanno commissionato lo smaltimento e,a proposito quando parlerete delle mele trentine radioattive ancora oggi a distanza di tanti anni dal disastro di Chernobyl...... O forse questo vi sfugge?
Inviato da iPad
Da: Buonanno Anna
Oggetto: R: Re: bevi napoli e poi muori????
Data: 16 novembre 2013 18:42:11 CET
A: Bruno Manfellotto
Il giorno 15/nov/2013, alle ore 09:22, Buonanno Anna ha scritto:
non è eticamente e deontologicamente giusto approfittare di notizie riguardanti possibili patologie derivanti da roghi provocati da malfattori, per mettere in prima pagina un'offesa generica all'intera città dando cosi' sfogo a offese di lettori anti-meridionali che cavalcano l'onda di un sentimento di odio verso Napoli, derivante anche dai consueti beceri sfotto' da stadio. Questo articolo portera' solo ad ulteriore discriminazione e psicosi, oltre che danni economici, non c'è nulla di costruttivo.
Anna Buonanno
Eugenio Pezone (@EugenioPezone)
17/11/13
@bmanfellotto Leggo il suo editoriale su Napoli. Credete di star facendo qualcosa di utile per la situazione? Vendere copertine
Stefano (@schnitzlerrr)
16/11/13 20:59
@dawac72 @CooperGerstan @bmanfellotto @demagistris Si fan continui controlli,ci dican come li han fatti americani,su quanti campioni etc...
Turismo Oggi (@TurismoOggi)
16/11/13 18:13
Suo editoriale sui veleni di #Napoli. Vero: mai nascondere la verità. C'è anche però una città bella che resiste. Parliamone. @bmanfellotto
Bob Greg (@BobGreg66)
16/11/13 15:28
@bmanfellotto Splendida copertina "Campania: Nessuna zona é sicura"...
Io imprenditore Salernitano oggi sono rimasti 80 chili di mozzarelle. Grazie per il danno arrecatoci a nome degli imprenditori delle prov di Salerno Avellino e Benevento
Denuncia16.10.2012
Napoli, la cenere che uccide