Come funzionano i buoni lavoro: chi li può acquistare, quali sono i limiti, come si acquistano e incassano

FAMIGLIE, aziende in ogni settore, singoli cittadini, enti pubblici: tutti possono comprare voucher e avviare un rapporto diretto di lavoro con un’altra persona. Solo in agricoltura ci sono dei limiti per le imprese che hanno un volume d’affari superiore ai 7mila euro.

I VOUCHERISTI possono essere pensionati, studenti (soltanto nel weekend o in vacanza però), cassintegrati, impiegati part-time, disoccupati o autonomi. Anche dipendenti pubblici.

I BUONI si possono comprare on line con la “procedura telematica”, attraverso un numero gratuito o il sito dell’Inps, in Posta, tramite la banca o ancora, più semplicemente, dal tabaccaio: 91 milioni di voucher sono stati venduti così. La quota maggiore.

IL VALORE complessivo che si può acquistare in tagliandi è sempre un multiplo di 10, fino a 500. Dal tabaccaio si possono ritirare anche mille euro di buoni lavoro in una sola operazione, duemila in un giorno.

L’UNICO LIMITE  all’utilizzo dei voucher riguarda il lavoratore: dal primo gennaio al 31 dicembre dello stesso anno una persona non può ricevere più di 7mila euro netti in voucher (9.333 considerando i versamenti Inps e Inail), 2mila al massimo a committente. Per le imprese invece non ci sono limiti: possono usare quanti lavoratori
in voucher desiderano.

PER RISCUOTERE i buoni basta tornare dal tabaccaio, in banca, o agli uffici postali, a seconda di dove sono stati acquistati. La validità varia da uno a due anni dall’emissione.