Grazie al paracadute fiscale voluto dal governo Meloni appena insediato, la sua Mesit ha risparmiato milioni. E poi c'è la +Valli.Tv, un'altra società in cui è socio, che gode di contributi e garanzie pubblici. E infine sulla villa in Sardegna...

Per il vicepremier, ministro delle Infrastrutture e leader leghista Matteo Salvini, la pace fiscale è una priorità. Va tolto il cappio ai tanti cittadini che devono quattrini al Fisco solo perché hanno fatto «piccole irregolarità», dice. Per lui, il saldo e stralcio è un pensiero fisso: probabile che non ci dorma la notte. E infatti, appena insediato, questo governo ha messo a segno la rottamazione quater, consentendo a chi si è beccato un accertamento di non pagare sanzioni e interessi. Un bel respiro di sollievo per i poveri cittadini vessati, fra cui anche Davide Carlo Caparini, amico e compagno di partito di Salvini, fresco di matrimonio con la leghista Silvia Sardone, consigliera comunale a Milano, europarlamentare e volto noto della Lega.

 

Lui, ingegnere, bresciano, 56 anni, leghista figlio d’arte – Bruno Caparini, fondatore della Lega assieme a Umberto Bossi, è suo padre – è imprenditore nell’azienda di famiglia Mesit e politico di lungo corso: in Parlamento mette piede nel 1996 e lì resta fino al 2018 assumendo una sfilza di incarichi, dalla presidenza della commissione Bicamerale per le questioni regionali, alla vicepresidenza della Vigilanza Rai; approda nel 2018 in Regione Lombardia e ci resta fino al 10 marzo 2023, in qualità di potente assessore al Bilancio e creatore di Aria, agenzia regionale che avrebbe dovuto mettere fine agli scandali e agli sprechi di Formigoni. Aria, però, finisce ko nel periodo Covid e viene impallinata da Guido Bertolaso, oggi assessore alla Sanità lombarda, chiamato a riparare i danni di Attilio Fontana, di Caparini e dell’allora assessore alla Sanità, Giulio Gallera. Forse per questo, o forse perché si sono un po' incrinati i rapporti con la sua buona stella, cioè Giulia Martinelli, ex compagna di Matteo Salvini, potente presenza nel cerchio magico leghista, sta di fatto che nel 2023 Caparini perde lo scranno da assessore, ma resta presidente della commissione Bilancio in Regione.

 

Dicevamo che Salvini pensa anche a lui, a Caparini, quando parla di rottamazione, perché tra il 2015 e il 2017 l’Agenzia delle Dogane emette tre accertamenti per 2,7 milioni alla Mesit, l’azienda fondata dai Caparini. Il revisore del bilancio 2022 di Mesit scrive che, «vista la particolare situazione che ha portato la società a chiudere con una perdita di 3,241 milioni di euro, dovuta per lo più agli avvisi di accertamento delle Dogane per gli anni 2015-2016-2017», non può esprimere un giudizio. Insomma, non si prende alcuna responsabilità. Va detto che Davide Caparini è solo amministratore di Mesit, società di ingegneria ceduta nel 2013 da Davide Caparini per il 47,5 per cento a un trust e finita nei guai nel 2019, quando il dipartimento di Giustizia americano accusa due cittadini russi, due italiani e un americano di violazione delle sanzioni alla Russia e cospirazione per aver tentato di vendere una turbina a Gazprom per estrarre gas nel mar Artico. Uno dei due italiani è Bruno Caparini e la società coinvolta è Mesit, oggi nelle mani del trust Praesidium, ma amministrata da Davide. Anche lui, come il padre, con ottime frequentazioni russe: proprio mentre Salvini finiva nel vortice dello scandalo Metropol, Davide Caparini e Attilio Fontana concludevano un’importante visita istituzionale a Mosca, per «implementare i buoni rapporti di cooperazione tra Lombardia e Russia», scrive Caparini nel suo blog.

Il personaggio
Politica, cuore e affari: quei conflitti d'interesse di Silvia Sardone
07-02-2024

La Mesit, fino a due anni fa, pareva viaggiare in acque piuttosto tranquille, e i suoi bilanci erano all’oscuro della stangata tributaria da 2,7 milioni. Infatti, negli anni precedenti al 2022, non c’è alcuna traccia delle sanzioni, nessun accantonamento straordinario, non una riga sugli accertamenti o un eventuale contenzioso, nonostante avrebbero dovuto figurare almeno a partire dal 2018: forse qualcuno deve essersi dimenticato il fascicolo in un cassetto e chissà se qualcun altro, all’Agenzia delle Entrate, in quella delle Dogane o alla Commissione tributaria ha dato una sospensiva. La questione emerge, anzi, esplode nel 2023, probabilmente per due motivi. Primo, perché questo è l’ultimo anno in cui è possibile spalmare il gigantesco buco sui cinque anni successivi, grazie alla sterilizzazione delle perdite prevista da una norma varata in epoca Covid, evitando quindi di mandare a gambe all’aria la società. Secondo perché quando è stato approvato il bilancio, cioè a giugno 2023, Salvini e l’attuale governo Meloni avevano già dato il via libera alla rottamazione quater. Un tempismo perfetto e un’immensa grazia ricevuta per Mesit, che pagherà solo l’ammontare dell’accertamento, senza il peso di sanzioni e interessi pregressi. Di certo, i pasticci e le omissioni fatte nella gestione Mesit non sono un bel biglietto da visita per un politico di rango come Caparini che ha gestito il corposo bilancio della Lombardia e presiede la Commissione Bilancio.

 

Allegramente i Caparini, attraverso Mesit, partecipano come soci a un’altra società, la PiùValliTv, televisione locale della Valcamonica, dove i Caparini sono una potenza, e dove risiede il loro bacino di voti. Nell’aprile 2021, il rappresentante Mesit nell’assemblea dei soci per l’approvazione del bilancio, è Teresina Gasparotti, mamma di Davide Caparini, scomparsa ad agosto 2020. Un fantasma, insomma, si prende una bella fetta di responsabilità. Perché dal 2018 a oggi la piccola televisione sopravvive solo grazie a generici contributi pubblici, più i rimborsi Mag alle emittenti locali per le campagne elettorali, più le garanzie Covid, più gli stanziamenti da Regione Lombardia, e riuscendo con destrezza a gestire la voce “Imposte anticipate”. Altrimenti la televisione camuna sarebbe sprofondata sotto il peso delle perdite. Nel dettaglio, la tv ha un volume d’affari annuo da 500 mila euro, debiti per 1,8milioni circa, puntellati da 214,6 mila euro di contributi pubblici ricevuti tra il 2018 e il 2022, e svariati finanziamenti dalla Regione dove, in quegli anni, Davide Caparini è assessore al Bilancio, nonché amministratore unico della Mesit dal 2022. La Regione Lombardia concede a PiùValliTv altri 60 mila euro di contributi a fondo perduto tra il 2020 e il 2022. Poi ci sono le garanzie sui prestiti, autorizzate dalla poco nordica Banca del Mezzogiorno MedioCredito Centrale, per un totale di 264 mila euro: grazie alla banca del Sud, l’azienda del Nord, con socio leghista, continua a lavorare. La povera tivù bresciana ha anche pessimi clienti: negli ultimi due anni ha detto addio a oltre 250 mila euro di fatture che non verranno mai riscosse. La situazione è così ingarbugliata che per due anni consecutivi uno dei soci della tv, Walter Bianchi, ha votato contro l’approvazione dei bilanci, sottolineando le difficoltà di incasso dei crediti, le incongruenze nella gestione delle imposte anticipate e l’insostenibile debito. Per fortuna c’è il finanziamento pubblico a sostenere l’informazione locale.

 

E per fortuna al fianco di Davide Caparini c’è Silvia Sardone, eurodeputata della Lega, che è il suo miglior sponsor alla corte di Salvini. Sardone e Caparini convolano a nozze lo scorso giugno e, correttamente, la voce fuori campo del video per il matrimonio vip a Porto Cervo dice: «Matrimonio non è solo sposare la persona giusta. Ma è trovare la più grande fortuna della vostra vita». Chissà se e in che modo Sardone è intervenuta per rendere più leggero il peso delle sanzioni alla Mesit. Comunque, la Sardegna deve essere davvero un luogo del cuore per la coppia, che trascorre le vacanze a Piccolo Pevero, nella casa vacanze dei Caparini. Anzi, no. Per il Fisco e per il Comune di Arzachena quella era e continua a essere la residenza della madre di Davide, la suddetta Teresina Gasparotti: il villino da 264 metri quadrati che si affaccia sulla spiaggia Piccolo Pevero di Porto Cervo, una delle zone più esclusive della Sardegna, è di proprietà della Praesidium Trust, con diritto d’abitazione, in regime di separazione dei beni, ancora intestato a Teresina Gasparotti, che non c’è più da tre anni. Di sicuro, risultando prima casa di qualcuno, per i Caparini non c’è mai stato il rischio di incappare nell’Imu.

 

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La replica di +Valli.Tv al nostro articolo
Al solo fine di ristabilire la corretta informazione si precisa che:
1) I contributi pubblici ottenuti dalla società +Valli.Tv Spa e contabilizzati nei relativi bilanci di esercizio, sono stati ottenuti in modo pubblico e trasparente, attraverso la partecipazione ai bandi indetti dallo Stato per sostenere le imprese che operano nel settore delle telecomunicazioni. I bandi in oggetto sono stati accessibili ad ogni operatore del settore avente i requisiti richiesti dalla legge, e i contributi ottenuti dall’emittente televisiva sono stati quantificati e assegnati sulla base dei criteri determinati dal legislatore.

 

2) Le considerazioni espresse dalla giornalista sui bilanci d’esercizio approvati dalla società +Valli.Tv sono frutto di un approccio superficiale ed operati senza riscontro alcuno, giungendo a fantasiose conclusioni e ipotesi volte esclusivamente a screditare la società. A titolo di esempio nel vostro articolo si parla di debiti per circa 2 milioni di euro ma non si precisa che, di questi, una parte rilevante (circa € 430.000,00) sono costituiti da finanziamenti infruttiferi dei soci: di fatto sono debiti che la società ha nei confronti dei suoi stessi soci. Inoltre, il capitale di rischio, cioè il patrimonio netto della società, nell’anno 2023 supera gli € 950.000,00. Quindi il rapporto tra fonti di finanziamento proveniente da terzi e fonti di finanziamento proveniente dai soci è, in pratica, paritario.

 

3) A tacere delle illazioni relative alle imposte anticipate, per le quali ci si chiede se la giornalista, prima di addentrarsi in tematiche che dimostra di ignorare, sia a conoscenza della normativa in materia. E’ sufficiente evidenziare che le stesse sono state rilevate sulla base della disciplina legislativa tutt’ora vigente e con il parere favorevole del collegio sindacale (organo di controllo composto da tre illustri professionisti).

 

4) Inoltre, si precisa che, alla data odierna, l’emittente +Valli.Tv Spa non è coinvolta in alcun contenzioso. Non vi sono creditori insoddisfatti o impagati e i ricavi presenti in bilancio sono in prevalenza frutto della vendita di prodotti e servizi pubblicitari.

 

5) Peraltro, è sbalorditivo come un articolo contenuto in un settimanale a larga diffusione si soffermi ad analizzare il bilancio di una società di piccole dimensioni NON pubblica e neppure ad azionariato diffuso. Ma che, in ogni caso, fornisce da anni un servizio di libera informazione dando lavoro a vari giornalisti e operatori, e che non meritava di essere destinataria di affermazioni tanto superficiali ed imprecise, quanto lesive e denigratorie. 

Da ultimo, si evidenzia che il socio MESIT più volte menzionato nel censurato articolo, è un socio di minoranza, titolare di una quota inferiore al 9,5% del C.S., e che non esercita né può esercitare, alcuna influenza dominante all’interno dell’assemblea dei soci e, tanto meno sugli Organi amministrativi e del C.D.A.

 

La nostra risposta
Ringraziamo l'avvocato per la replica e confermiamo quanto scritto nell'articolo. In seguito alla vostra lettera, abbiamo ulteriormente approfondito l'analisi dei bilanci estendendola al periodo 2016-2018 proprio per accertarci di aver ben compreso la situazione di +Valli.Tv, società che ha, fra i suoi azionisti la Mesit, azienda controllata da un trust e amministrata da Davide Carlo Caparini, già deputato della Repubblica, ex assessore al Bilancio della Lombardia e oggi presidente della Commissione Bilancio della Regione. Proprio Caparini, presiede le assemblee della +Valli.Tv e approva, insieme agli altri soci, il bilancio. Ora, già nel bilancio 2016 si scopre che, in base a quanto scritto dal Collegio Sindacale nella Attività di vigilanza sull'amministrazione, «si è provveduto all'integrale svalutazione dei costi ed oneri per complessivi 540.401,61 euro sostenuti nei passati esercizi (…). Tali svalutazioni sono state effettuate poiché sono venuti meno i presupposti di legge in materia di iscrizione e valutazione di immobilizzazioni immateriali, (…); inoltre non vi è la ragionevole certezza della loro recuperabilità nei futuri esercizi».

 

E poco oltre, sempre i revisori dicono che : «Sempre con riferimento alla situazione patrimoniale al 30.7.2017 si è proceduto alla rilevazione di sopravvenienze passive per l'importo di euro 638.410,85. In ossequio al generale principio di prudenza, non essendo certa la loro esigibilità, anche in virtù della loro remota iscrizione in bilancio, si è preceduto alla rilevazione di componenti negativi di natura straordinaria per l'eliminazione di contributi (…) per l'importo complessivo di 635.934,22 euro. (…) Si è proceduto infine alla rilevazione di perdite su crediti ritenuti inesigibili per l'importo di 64.230,53 euro. Anche tale rilevazione è stata effettuata, accertata l'insolvenza di taluni clienti». Dunque, già i revisori in anni passati evidenziano le difficoltà della società +Valli.Tv.

 

Inoltre, dall'analisi dei bilanci, si scopre che Angelo Balzarini, che è stato amministratore unico della Mesit dal 1987 all'11/5/2018 è stato presidente del Collegio sindacale di +Valli.Tv dal 28/6/2016 al 23/52018 e sindaco dal 2014. Quindi, il presidente del Collegio sindacale di +Valli.tv era anche amministratore unico di Mesit: due incarichi in conflitto.

 

Nel merito delle sue obiezioni:

 

Siamo certi che i contributi pubblici siano stati ottenuti in modo lecito, partecipando a bandi di gara: l'articolo non lo mette in dubbio. Anche se, nel dettaglio, solo il bilancio 2022 assolve agli obblighi di pubblicità e trasparenza in merito a sovvenzioni, sussidi, vantaggi, contributi e aiuti previsto da ex art.1, comma 125, della legge 4 agosto 2017 n.124. Detto altrimenti, solo nel bilancio 2022 è possibile avere un prospetto dettagliato dei soggetti erogatori e relativa descrizione. Ecco perché nell'articolo ci limitiamo a dire “generici contributi pubblici”, poiché non era possibile entrare nel dettaglio di ciascun finanziamento. A tal proposito, vorremmo chiedervi di specificare come mai, sia nel 2021, sia nel 2022 la +Valli.Tv riceve un finanziamento da 12.255,30 euro dalla Regione Lombardia: una identica cifra. Inoltre, il 30/3/2022, ovvero mentre Davide Caparini è assessore al Bilancio, la Regione Lombardia autorizza un pagamento per “Altre spese correnti” a favore di +Valli.Tv spa, per un ammontare di 14.789,63. Potrebbe cortesemente dirci a cosa corrisponde tale contributo?


Per quanto riguarda la situazione finanziaria della società. Oltre ai 417mila euro di debiti verso soci, nel 2022 la società ha 560mila euro di debiti verso le banche, e 244mila euro di debiti tributari, per un totale di 1.515.557 di debiti complessivi. Nel dettaglio i debiti non assistiti da garanzie reali equivalgono a 1,3 milioni, quindi la gran parte.


A proposito dei ricavi in bilancio, dal Conto Economico è facile capire che, ad esempio, nell'ultimo bilancio 2022, se non ci fossero stati i 32.804 euro di contributi in conto terzi, non sarebbe stato possibile l'utile d'esercizio da 7.112. Cioè, senza quella voce a bilancio, l'anno avrebbe chiuso con una perdita di 25.692 euro. Lo stesso dicasi per l'anno precedente: contributi in conto terzi per 14.456 mila euro; utile per 1.196. Se non ci fossero stati i contributi l'anno avrebbe chiuso con una perdita di 13.260 euro. Lo stesso nel 2020: contributi in conto terzi per 12.989 euro; utile per 6.282. Senza contributi l'anno avrebbe chiuso in perdita. Stessa situazione per il 2019 e il 2018.

 

L'interesse mediatico nazionale rispetto alla situazione di +Valli.Tv deriva proprio dalla presenza di Davide Caparini, un politico di primo piano, esponente della Lega, sposato con l'eurodeputata leghista Silvia Sardone, con cariche in Regione Lombardia e presente nell'assemblea dei soci di +Valli.Tv, in qualità di amministratore della Mesit, società che, per altro, è controllata da un trust. Ed è ancora più di interesse mediatico nazionale sapere che, nell'aprile 2021, il rappresentante Mesit nell'assemblea dei soci per l'approvazione del bilancio, fosse Teresina Gasperotti, la mamma del politico Davide Caparini, scomparsa ad agosto 2020. Chiediamo a lei, in qualità di avvocato, di definire un simile errore.

 

Infine, a proposito delle imposte anticipate e dei crediti, vorrei ricordarle che nel bilancio 2021 il socio di +Valli.Tv Walter Bianchi dichiara di non approvare il bilancio per le seguenti motivazioni:
-Crediti v/clienti euro 514.835,00 rispetto al fatturato prodotto nell'anno di competenza (570.000 euro), evidenziano seria difficoltà all'incasso;
-Imposte anticipate euro 55.235; esposta senza criteri prudenziali visto l'andamento della gestione caratteristica che da anni non presenta marginalità tali da garantire negli anni un sostanziale recupero.
-Debiti euro 1.804.000 in continuo aumento in quanto non sostenuti dalla gestione, ma coperto con ulteriori debiti bancari (di cui in parte a breve) e finanziamenti soci.

 

Gli indici sia economici che finanziari, possono incrinare nel tempo la continuità dell'impresa con quanto ne consegue. Quindi, quanto scritto dall'Espresso viene confermato da uno dei soci, che per queste ragioni vota contro l'approvazione del bilancio.