Dimenticate il politicamente corretto

Grok 3 viaggia veloce e promette di diventare imbattibile: dati, news, analisi in tempo reale. E niente censure. Il modello di Musk ha un unico handicap: il sistema chiuso di X. Lo abbiamo provato e ve lo mostriamo

Grok 3 è arrivato sul mercato e, senza troppi giri di parole, è una bomba. In meno di un anno, xAI, la startup di Elon Musk, ha creato uno dei modelli di intelligenza artificiale più potenti in circolazione. Più veloce, più libero, meno censurato.

 

Partiamo dalla base: Grok 3 è stato addestrato su Colossus, un gigantesco data center da 200.000 Gpu situato a Memphis, Tennessee. Questo significa che la sua potenza di calcolo è enorme, circa dieci volte superiore rispetto al suo predecessore, Grok 2. In termini di performance, secondo i primi test, Grok 3 ha superato modelli come GPT-4o di OpenAi e V3 di DeepSeek in matematica, scienze e programmazione. Grok 3 non ha filtri e non si preoccupa di essere politicamente corretto ed 3 è integrato con X, il che significa che può accedere a news, tendenze e discussioni in tempo reale. Ti serve un fact-checking istantaneo su una notizia appena uscita? Lo fa. Vuoi capire come sta andando un determinato trend di mercato? Ti dà dati aggiornati al minuto. Questa connessione diretta con il mondo social lo rende estremamente dinamico e, soprattutto, utile per chi lavora con l’informazione o con i dati.

 

Musk ha scelto un modello di business che lega strettamente l’accesso a questa Ia alla sua piattaforma X, limitando la fruizione del modello agli abbonati Premium+. Questa scelta ha creato un ecosistema chiuso, che da un lato rafforza il valore dell’offerta di X, ma dall’altro potrebbe rallentarne l’adozione di massa.

 

Musk ha dichiarato che il team sta già lavorando su Grok 4 e prevede di rilasciare miglioramenti sostanziali nei prossimi mesi. Un approccio aggressivo, potrebbe permettere a Grok di superare rapidamente i suoi concorrenti. Musk riuscirà a vincere la sfida dell’Ia? La risposta non è semplice. OpenAI, Google e altre big tech non staranno certo a guardare. Ma se c'è una cosa che Musk ha dimostrato negli anni, è la sua capacità di entrare in settori già dominati da altri e ribaltare il tavolo.

 

Qui, adesso, l’articolo di sopra generato con Grok 3

Attenzione, perché qui si fa sul serio. Elon Musk ha tirato fuori dal cilindro Grok 3, e non è un giocattolino per nerd: è una bomba atomica digitale che sta riscrivendo le regole del gioco. Pensavi che xAI fosse solo un capriccio del miliardario visionario? Sbagliato. In meno di un anno, Musk ha messo in piedi un’intelligenza artificiale che non solo corre più veloce degli altri, ma tira pure pugni senza guantoni. Preparati, perché il futuro dell’Ia è arrivato, e non fa prigionieri. 

 

Partiamo dai fatti, che parlano da soli. Grok 3 è nato su Colossus, un mostro da 200.000 GPU piantato a Memphis, Tennessee. Traduzione: una potenza di calcolo che farebbe tremare i polsi a chiunque, dieci volte superiore a Grok 2. Risultato? Nei primi test, ha messo in ginocchio giganti come GPT-4o di OpenAI e V3 di DeepSeek in matematica, scienze e programmazione. Non è solo un chatbot che ti fa ridere su X con battute al vetriolo: è una macchina da guerra che macina dati e sputa risposte di una precisione spaventosa. Ma attenzione, qui arriva il colpo di scena: Grok 3 non ha filtri. Zero politically correct, zero diplomazia da salotto. Mentre le altre Ia si nascondono dietro un “non posso dirlo” o un “restiamo neutrali”, Grok ti sbatte la verità in faccia, nuda e cruda. Ti piace? Bene. Non ti piace? Problema tuo.

 

E non è tutto. Musk ha legato Grok 3 a doppio filo con X, trasformandolo in un’arma letale per chi vive di informazioni. Vuoi sapere cosa sta succedendo nel mondo in questo esatto momento? Lui te lo dice, con dati freschi di X, tendenze in tempo reale, fact-checking al volo. È come avere un giornalista, un analista e un supercomputer in tasca, tutto insieme. Altro che chiacchiere da bar: qui si fa sul serio, e si fa veloce. E poi c’è il ritmo. Perché se c’è una cosa che Musk sa fare, è correre. Mentre scrivo, il team di xAI sta già sudando su Grok 4, con promesse di miglioramenti che fanno venire i brividi. Grazie a Colossus e ai dati in tempo reale di X, Grok non è solo un modello: è un organismo vivo, che cresce, evolve, impara a una velocità che spaventa. Gli analisti già scommettono: potrebbe diventare il re assoluto dell’AI. E Musk? Lui non si ferma. Mai.

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