L’Intelligenza Artificiale non è un orizzonte futuro, ma una rivoluzione in atto. In un contesto dominato da colossi globali come Stati Uniti e Cina, l’Italia sceglie una strada autonoma all’intelligenza artificiale. La prima suite AI proprietaria del Paese è la FastwebAI Suite, la piattaforma di servizi e strumenti basati sull’Intelligenza Artificiale Generativa dedicati alle aziende. Nasce da una strategia chiara: controllo end-to-end delle tecnologie, infrastrutture interamente italiane, addestramento su dati locali e conformità all’AI Act. È la dimostrazione concreta di come un’idea - supportata da visione, infrastrutture e collaborazione - possa trasformarsi in realtà.
Llm addestrato in italiano
Il cuore della suite è l’Llm Miia (Modello Italiano di Intelligenza Artificiale), addestrato nativamente in lingua italiana. Una vera novità nel panorama governato dai modelli Llm addestrati prevalentemente in lingua inglese. “Con FastwebAI Suite mettiamo a disposizione di aziende e Pubbliche Amministrazioni un set di soluzioni che garantiscono la sicurezza e il pieno controllo dei propri dati grazie all’eccellenza delle nostre infrastrutture e all’approccio end-to-end” è il commento di Walter Renna, Ceo di Fastweb+Vodafone, che aggiunge: “Oggi vogliamo contribuire a colmare il gap tecnologico dell’Italia e dell’Europa in ambito AI promuovendo la realizzazione di un ecosistema tra soggetti pubblici e privati in grado di giocare un ruolo di primo piano anche nello scenario internazionale”. La necessità di partire da un Learning Language Model concepito in lingua italiana è stata accolta dal Gruppo Mondadori, che ha messo a disposizione contenuti di qualità, nel rispetto del diritto d’autore, ma anche enti istituzionali come Istat, e prestigiose università italiane.
La via italiana all'Ia
Questo approccio ha permesso la creazione del più grande dataset in lingua italiana – circa 1.500 miliardi di token, equivalenti a 11 milioni di libri - in conformità con il diritto d’autore e qualità dei contenuti. Miia è stata addestrata esclusivamente su infrastrutture nazionali. La sicurezza dei dati, che restano sul territorio nazionale, rappresentano un valore aggiunto per questa suite progettata per assicurare la segregazione dei dati. Questo è un punto chiave per Pubbliche Amministrazioni e aziende che gestiscono informazioni critiche. Il modello MIIA è stato certificato conforme da E-Lex – uno degli studi legali più autorevoli in Italia – al Gdpr, al diritto d’autore e all’AI Act. Un advisory board indipendente di esperti etici e scientifici monitora tutte le fasi di sviluppo, garantendo trasparenza e un approccio human-centric.
L'unione fa la forza
Cineca, da sempre punto di riferimento per l’high performance computing, è parte integrante del percorso di Fastweb+Vodafone. L’Emilia-Romagna, come ha ricordato Luciano Floridi - professore presso la Yale University e direttore fondatore del Digital Ethics Center - ospita oggi uno dei migliori sistemi di monitoraggio dati al mondo e uno dei sette poli AI riconosciuti dall’Unione Europea. Non è un caso che proprio qui si sia investito in progetti di trasferimento tecnologico, con l’obiettivo di trasformare la ricerca in soluzioni applicabili.
Un primato italiano
Questo fermento si innesta in un contesto più ampio, dove l’Europa può giocare un ruolo da protagonista. Oggi l’Italia è il primo paese europeo per progetti AI supportati, terzo nel mondo dopo Stati Uniti e Cina. È una posizione di forza che deve però essere accompagnata da visione politica, regole agili e una nuova cultura della regolazione. Non si tratta di scegliere tra regole e innovazione – come si sente da più parti – ma di capire che una buona innovazione nasce da una buona regolamentazione. Lo ha ricordato con forza Luciano Floridi: la vera sfida è costruire una società digitale che non perda di vista il suo fondamento analogico, umano, che diventa lo strumento di successo per costruire il futuro dell’innovazione.