Esa ha lanciato il primo satellite dedicato all’osservazione delle foreste, Biomass. E, a distanza di due mesi, è arrivata la prima suggestiva immagine radar che rivela una porzione della Bolivia, un Paese fortemente colpito dalla deforestazione: è tra le Nazioni con il più alto tasso di perdita di foreste primarie al mondo. Le cause sono molteplici, ma il disboscamento per usi agro-industriali resta il fattore principale. Realizzata grazie ai sofisticati canali di polarizzazione del radar della missione Biomass, l’immagine utilizza i colori per evidenziare la diversità del paesaggio: il verde per le distese di foresta pluviale, il rosso per le pianure alluvionali e le zone umide, le sfumature blu-viola per le praterie. I corsi d’acqua e i laghi appaiono come zone nere.
Tra i protagonisti di questa scena satellitare, il fiume Beni che si sviluppa nelle Ande e scende attraverso le pianure boliviane, puntando verso il Brasile. Il suo corso sinuoso è uno degli ultimi esempi di fiumi amazzonici non frammentati da dighe, e il suo comportamento dinamico è emblematico della vitalità ecologica della regione. Ma il vero punto di forza della missione Biomass non risiede in un singolo scatto. È nella sua capacità unica di osservare ripetutamente le stesse aree e, combinando i dati raccolti, ricostruire l’altezza degli alberi e stimare in modo accurato la biomassa forestale. Un nuovo approccio che permette agli scienziati di quantificare le riserve di carbonio custodite nelle foreste tropicali, fondamentale per monitorare la salute del pianeta e orientare le politiche di conservazione.