Il colosso americano ha finalmente registrato il successo della missione Project Kuiper. La costellazione di 27 satelliti segna l’inizio di una nuova fase dell’internet satellitare, con Kuiper che sogna di battere il predominio della rete di Elon Musk per diventare il nuovo protagonista nello Spazio

Ritardi, sfide regolatorie e ambizioni miliardarie hanno fatto da scenario al debutto di Kuiper, il progetto satellitare che consentirà ad Amazon di operare nel mercato delle costellazioni satellitari per internet a banda larga. Il lancio è stato effettuato con un razzo Atlas V da Cape Canaveral e la missione Kuiper - con la sua costellazione di 27 satelliti - rappresenta un punto di svolta per il colosso di Seattle, che punta a realizzare una rete orbitale da 3.236 satelliti in orbita bassa terrestre (LEO).

Starlink chi?

La posizione dominante di Starlink - la rete di SpaceX guidata da Elon Musk - non sembra spaventare Amazon, e la rivalità va ben oltre la tecnologia: è una battaglia strategica per il controllo dell’accesso globale a internet nelle aree rurali e sottoservite, ma con importanti risvolti commerciali e geopolitici.

Kuiper: un'ambizione da 10 miliardi

Risale al 2019 il Project Kuiper, uno degli investimenti più ambiziosi di Amazon pari a circa 10 miliardi di dollari. La costellazione sarà distribuita su 98 piani orbitali a un'altitudine tra i 590 e i 630 km dalla Terra. E per accelerare i tempi di messa in orbita della costellazione, Amazon ha già prenotato oltre 80 lanci con Ula, Arianespace, Blue Origin e anche SpaceX, e questo racconta una certa urgenza di essere operativi, asap. Già entro luglio 2026 il programma prevede la messa in orbita di 1.618 satelliti per rientrare nei termini fissati dalla Federal Communications Commission (FCC). Ma i ritardi accumulati negli scorsi mesi potrebbero portare Amazon a richiedere una proroga.

Satelliti di nuova generazione

I nuovi satelliti sono dotati di un rivestimento a specchio che ne mitiga l’inquinamento luminoso.  Ora Amazon rende noto che si lavora in attesa del primo contatto con tutti i satelliti, che avverrà nei prossimi giorni.

Il gigante da battere

Starlink ha avviato la sua costellazione fin dal 2019, con un ritmo di lancio di circa una missione a settimana che ha permesso di portare in orbita più di 8.000 satelliti, di cui oltre 7.000 ancora attivi e più di 5 milioni di utenti serviti in 125 Paesi. L’utenza era inizialmente commerciale e domestica, ma nel tempo la rete si è rivelata asset strategico per governi e forze armate, lo abbiamo visto col suo impiego nel conflitto in Ucraina. Starlink sembrerebbe imbattibile, almeno sulla carta, forte del vantaggio competitivo dovuto all’accentramento di servizi quali produzione di satelliti, servizio internet e capacità di lancio con i vettori riutilizzabili Falcon 9.

Crederci sempre

Amazon però non si dà per vinta e punta sulle sue competenze consolidate in ambito logistico e cloud per costruire un’offerta integrata. Il Ceo Andy Jassy pensa a Kuiper come ad uno dei "four pillar", una delle colonne su cui si basa il futuro di Amazon che punta anche su AWS, e-commerce e Prime. Intanto l’azienda annuncia i suoi programmi di sviluppo satellitare, che prevedono l’avvio dei primi servizi già entro la fine del 2025. Amazon ha lanciato il guanto di sfida a Elon Musk, che immaginiamo sorridere sornione come quando fa gli auguri a Bezos, prima di ogni lancio.
Kuiper intanto ignora le beghe di Terra, e vorrebbe davvero diventare un attore di primo piano nella prossima rivoluzione dell’internet satellitare.


 

LEGGI ANCHE

L'E COMMUNITY

Entra nella nostra community Whatsapp

L'edicola

Il pugno di Francesco - Cosa c'è nel nuovo numero dell'Espresso