L'Italia è al 49esimo posto nella classifica sulla libertà di stampa: il peggior risultato dell'Europa occidentale

La graduatoria annuale di Reporters sans Frontières: il Paese slitta di tre posizioni, dal 46esimo del 2024 al 49esimo del 2025. Prima la Norvegia, in coda Cina, Corea del Nord ed Eritrea. Gli Usa di Trump scendono alla 57esima posizione, dopo la Sierra Leone, per gli "attacchi quotidiani" contro la stampa del presidente

L'Italia passa da 46esima a 49esima nella classifica globale della libertà di stampa, stilata da Reporter senza frontiere (Rsf). Tre posizioni perse, che la condannano a essere il Paese con il risultato peggiore nell'Europa occidentale

 

La libertà di stampa in Italia, scrive l'Ong sul suo sito, ''continua a venire minacciata dalle organizzazioni mafiose, in particolare, nel sud del Paese, come anche da diversi gruppuscoli estremisti che esercitano violenze. I giornalisti si lametano anche di un tentativo della classe politica di ostacolare la libera informazione in materia giudiziaria attraverso una 'legge bavaglio' che si aggiunge alle procedure Slapp (azioni legali che, pur legittime, vengono utilizzate in modo scorretto per colpire chi critica o rivela informazioni su questioni di interesse pubblico, ndr.) frequenti nel Paese'', in riferimento alla legge che vieta ai giornalisti di pubblicare ordinanze preliminari, integralmente o sotto forma di estratti, fino al termine dell'udienza preliminare. "I professionisti dell'informazione - aggiunge Rfs - a volte cedono all'autocensura, sia per la linea editoriale seguita dai loro media, sia per paura di possibili azioni legali come le querele per diffamazione. I sindacati denunciano inoltre la crescente ingerenza politica nei media pubblici".

 

Problematico anche il panorama economico e societario dei giornali: "I media dipendono sempre più dagli introiti pubblicitari e da eventuali sovvenzioni pubbliche. Anche la carta stampata sta affrontando un graduale calo delle vendite. Inoltre, l'annunciata acquisizione di una delle principali agenzie di stampa italiane, l'Agenzia Giornalistica Italiana, da parte di Antonio Angelucci, membro della maggioranza italiana e proprietario di diversi importanti quotidiani italiani, evidenzia la minaccia della concentrazione dei media e dei conflitti di interesse. La crescente insicurezza sta pericolosamente minando il giornalismo, il suo dinamismo e la sua autonomia".

 

In prima posizione si conferma la Norvegia, davanti a Estonia e Paesi Bassi, mentre in coda alla classifica si trovano Cina, Corea del Nord ed Eritrea, rispettivamente 178ma, 179ma e 180ma. "La situazione della libertà di stampa globale nel 2025 è ai minimi storici", avverte l'Ong che ha status di consulente presso l'Onu, "più di metà della popolazione mondiale vive in Paesi con una situazione molto grave". Gli Stati Uniti perdono due posizioni e si ritrovano in 57esima posizione, dietro la Sierra Leone. La direttrice editoriale di Rsf, Anne Bocandé, ha detto all'agenzia France Presse che negli Usa la situazione ''già non appariva brillante'' nel 2024, quando gli Stati Uniti sono stati retrocessi di dieci posti in classifica, ma si è ulteriormente aggravata dall'investitura di Donald Trump, autore di ''attacchi quotidiani'' contro la stampa.

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