E' stata chiusa senza un motivo apparente la pagina di Facebook del fotoreporter sardo Antonello Zappadu, sulla quale venivano spesso scritte note e pubblicate foto su Berlusconi. Zappadu è il free lance autore delle celebri fotografie 'rubate' da una collina degli incontri di Berlusconi con le ragazze seminude nella sua villa in Costa Smeralda.
«Nella mia pagina Facebook», dice Zappadu, «ho pubblicato spesso post di riflessione o spunti sulle foto dove veniva ritratto l’ex premier ceco Topolanek nudo a Villa Certosa, foto che stanno facendo il giro del mondo fuorché in Italia, dove sono ancora sotto sequestro da parte del Garante della Privacy».
Potrebbe essere questo il motivo della chiusura? Non si sa. Un'altra ipotesi, su cui riflette lo stesso Zappadu, è che invece la chiusura abbia a che fare con la recente pubblicazione di un post in cui il giornalista parlava della presunta relazione tra Umberto Bossi e Luisa Corna e accennava al fatto che la notte in cui il leader della Lega aveva avuto l'ictus i due fossero assieme.
Proprio la settimana scorsa inoltre, sulla sua pagina Facebook, Zappadu aveva postato una sua intervista in cui parlava di altre foto, risalenti al 2006, di Silvio Berlusconi in compagnia di Lele Mora ed Emilio Fede, in un locale della Costa Smeralda in compagnia di giovani ragazze. In quell’occasione il Cavaliere, da quanto emergeva dalle foto, ospitava sulle sue ginocchia una ragazza, ne accarezzava un'altra, allungava le mani dietro la schiena, sussurrava qualcosa all'orecchio di una terza signorina.
Non si ha finora una risposta ufficiale di Facebook sui motivi della cancellazione, che come noto, in Italia ha soltanto un ufficio commerciale e pubblicitario ma nessun responsabile che risponda delle arbitrarie cancellazioni degli account.
Secondo Zappadu, non è da escludere l'ipotesi che ai vertici del social network siano arrivate segnalazioni sulla presunta 'inappropriatezza' dei contenuti da parte di persone vicine al Pdl. Molto spesso basta un discreto numero di segnalazioni, anche 'orchestrate' per convincere Facebook a chiudere lo spazio in questione, senza svolgere serie indagini di merito.
Retromarce03.02.2011
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